Parma Alimentare al Sirha di Lione con sei aziende parmigiane
di Informacibo
Ultima Modifica: 19/01/2017
Come spiega Alessandra Foppiano, Executive Manager di Parma Alimentare: "Nel 2017 puntiamo a dare continuità alla crescita dell’export alimentare parmense, che nei primi nove mesi del 2016 ha fatto registrare un +2,3%. Se consideriamo gli ultimi 10 anni, è passato da un fatturato di 765 milioni di euro (2005) a un fatturato di 1,5 miliardi di euro (2015). La mission di Parma Alimentare è quella di facilitare la creazione di nuove alleanze di business, coinvolgendo attivamente anche quegli attori medio-piccoli che incontrano più difficoltà nel misurarsi con i mercati esteri: proprio le esportazioni rappresentano il principale motore di crescita del settore, se pensiamo che nel decennio considerato la quota di fatturato estero è passata dal 12 al 19%".
La presenza a Lione di Parma Alimentare ha solide motivazioni. "Il Sirha abbina a una forte connotazione di eccellenza una spiccata identità ho.re.ca.: il pubblico dei visitatori è infatti composto da chef, ristoratori, hotelier, distributori e manager del settore – continua Alessandra Foppiano -. Si tratta di professionisti alla continua ricerca di produzioni di qualità: un pubblico per cui il cibo è sinonimo di identità culturale, sensibile al richiamo del made-in-Italy e al fascino del brand Parma, che beneficia anche dell’investitura da parte di UNESCO a Città Creativa della Gastronomia. Inoltre Sirha è un salone fervido di ispirazioni e di innovazione: sono 750 le novità in vetrina che concorreranno all’assegnazione dei Grands Prix Sirha Innovation. Per un imprenditore parmense venire a Lione significa quindi avere l’opportunità di cogliere le tendenze in atto nel mondo ho.re.ca. Anche l’elemento geografico ha una sua importanza: nel 2016 la Francia si è confermata primo mercato export per l’industria food & beverage parmense, con una quota del 19,8%, per un valore (riferito ai primi nove mesi) di 225 milioni di euro".
Per quanto concerne la destinazione geografica, nel 2016 oltre metà delle esportazioni parmensi è stata diretta in quattro Paesi: la Francia, appunto, seguita da vicino dalla Germania, e poi da Stati Uniti e dal Regno Unito. Proprio gli Usa si sono rivelati il mercato più vivace per i prodotti alimentari made-in-Parma: la crescita nel 2016 è stata a doppia cifra, trainata principalmente dai prodotti lattiero-caseari (+14%) e dalle conserve animali (+16%), che hanno beneficiato dell’abbattimento di alcune barriere. Non è un caso che il calendario di fiere programmato da Parma Alimentare per questo 2017 preveda, a giugno, la partecipazione al Summer Fancy Food Show di New York. Altro appuntamento imperdibile sarà quello con l’Anuga di Colonia, previsto a ottobre.
A Lione lo spazio di Parma Alimentare ospita una delegazione di Parma Quality Restaurants: il Consorzio nato a dicembre 2016 per volontà di alcuni ristoratori parmensi, desiderosi di farsi ambasciatori della cucina parmigiana in Italia e nel mondo. Ai visitatori del Sirha gli chef presenti intendono offrire in degustazione una selezione di eccellenze made-in-Parma.
L’edizione 2017 di Sirha sarà palcoscenico di eventi prestigiosi, a cominciare dai concorsi: il premio Bocuse d’Or, che festeggia quest’anno la sua XXX edizione e che vedrà la partecipazione di chef in rappresentanza di 20 Paesi, la Coppa del Mondo di Pasticceria, con 23 équipe al via, e, per la prima volta, il Concorso Internazionale dei Giovani Panettieri, con i concorrenti a sfidarsi su 7 prove. Oggetto di interessanti dibattiti saranno invece il tema della sicurezza alimentare e il potenziale dei social network in termini di sviluppo del business per le imprese del settore alimentare.
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