Olio Officina Food Festival il 24, 25 e 26 gennaio al Palazzo delle Stelline a Milano
di Informacibo
Ultima Modifica: 24/01/2013
TUTTI UNITI INTORNO ALLA GRANDE “O” PER CELEBRARE L’OLIO DEMOCRATICO
L’olio ricavato dalle olive è un bene di tutti, per tutti. Appassionati ed esperti si danno appuntamento il 24, 25 e 26 gennaio al Palazzo delle Stelline a Milano. Nel capoluogo lombardo prende corpo un grande movimento culturale nato per mettere in evidenza i condimenti e, in particolare, l’ olio da olive.
“Il condimento – sostiene Luigi Caricato, il direttore del festival – diventa un ingrediente fondamentale e determinante, perché consente non soltanto di esaltare gli altri alimenti, ma diventa egli stesso un alimento funzionale, decisivo nella buona riuscita di una dieta”. Così, attraverso Olio Officina Food Festival si ripensano i tanto bistrattati condimenti, ridando loro un ruolo di primo piano e mettendoli in stretta relazione con altre materie prime alimentari inquadrandoli ora sotto un’altra prospettiva.
Tanti i focus su temi chiave che saranno presi in considerazione. Vastissimo il programma, che parte da un’area strettamente legata agli usi dei condimenti in cucina, con la presenza di chef, maestri di cucina, ma soprattutto di biochimici, nutrizionisti, oleologi e tante altre figure che ruotano intorno all’olio da olive e ad altri condimenti, l’aceto in primis. Si va così ad affrontare un percorso che comprende vari ambiti di azione, dalla via salutistica e del benessere alla via olistica propriamente detta, dall’analisi storica e antropologica a quella culturale in senso stretto, fino a giungere a considerare i territori della letteratura e della sociologia. Si va inoltre dal design all’economia, fino a concentrarsi con grande attenzione sull’analisi sensoriale e sui valori del paesaggio.
“Ciò che preme evidenziare, è il farsi strada di una nuova visione dell’olio da olive. Oggi, per fortuna, si può parlare a buon diritto di “olio democratico”, disponibile per tutti, visto che le nuove tecniche estrattive, oltre alle nuove economie in atto, consentono ormai di rendere popolare un prodotto, l’attuale olio extra vergine di oliva, fruibile e accessibile da tutti. Resta solo il compito di vigilare sulla qualità e genuinità degli oli – ammette Caricato – che è poi l’unica via per acquisire la piena consapevolezza al momento degli acquisti posti davanti allo scaffale. Oggi, attraverso la conoscenza diretta del prodotto, senza intermediazioni che disorientino il consumatore, è posibile far da sé, senza commettere errori”. A Olio Officina Food Festival chiunque può, in tutte le sale del Palazzo delle Stelline, confrontarsi con le produzioni olearie d’eccellenza, quelle prodotte in ogni angolo del mondo, oltre che in ogni angolo dell’Italia tutta, nelle sue distinte anime regionali.
La seconda edizione di Olio Officina Food Festival ha assunto dunque, quest’anno, un respiro ancora più internazionale, non soltanto perchè l’India è stata eletta a “Paese d’Onore”, ma anche perché ci sarà la presenza di oli provenienti da ogni angolo del mondo, presentati in un contesto unico, frutto di importanti innovazioni capaci di riservare grandi sorprese a partire dall’e-taster, un tecnologico oil bar del futuro gestito e ideato dall’Onaoo, la storica organizzazione di assaggiatori di olio di oliva che proprio a Olio Officina Food Festival festeggeranno il trentennale delle fondazione.
Si torna così ancora una volta a parlare di olio da olive e di condimenti a Milano, con la seconda edizione di Olio Officina Food Festival che nel 2013 si apre con focus sulle donne, andando alla ricerca del “lato femminile dell’olio e del cibo”. Sì, perché le donne stanno assumendo un ruolo chiave e determinante nella svolta orientata alla qualità delle produzioni, oltre che al modo di presentare il prodotto e di comunicarlo. Anche un’altro storico sodalizio sarà presente in massa a Milano, con le sue “adepte oliandole”. Si tratta dell’associazione nazionale delle “Donne dell’Olio”
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Olio Officina Food Festival 2013…ed a Milano è subito festival
La seconda edizione di Olio Officina Food Festival si rivolge ad operatori del settore, amatori e curiosi di quella cultura materiale relativa all’olio come condimento e non solo, e intende riformulare l’abituale approccio con i grassi,
e più in generale con i condimenti, in cucina, dettato com’è finora
consuetudine e da un sentire comune che non da un
sano spirito di confronto dialettico e formativo
di Mariella Belloni – foto di Giulio Ziletti
Milano 10 gennaio 2013. Dopo il felice esordio dello scorso anno torna l’evento “Olio Officina Food Festival”, un progetto culturale e di esplorazione che proviene da un’idea e dalla direzione di Luigi Caricato, giornalista e scrittore esperto del settore oleario.
Cucina, letteratura, scienza e poesia: tutti questi saperi saranno riuniti al Palazzo delle Stelline di Milano, dal 24 al 26 gennaio per la seconda edizione del grande happening culturale dedicato ai “condimenti per il palato e per la mente”. E’ il lato femminile dell’olio e del cibo il tema portante di questa edizione. Sì perchè le donne stanno assumendo un ruolo chiave e determinante nella svolta orientata alla qualità delle produzioni, oltre che al modo di presentare il prodotto e di comunicarlo.
Anche un altro storico sodalizio sarà presente in massa a Milano, con le sue “adepte oliandole”. Si tratta dell’associazione nazionale delle “Donne dell’Olio”.
L’obiettivo del festival è soddisfare la necessità di volgere lo sguardo a nuovi percorsi esplorativi, attraverso l’adozione di linguaggi e stili interpretativi inediti e inusuali, diventando un luogo di confronto. Da qui l’impegno a non confinare l’attenzione ai soli condimenti che soddisfano il palato, ma di estendere lo sguardo anche ai condimenti che nutrono la mente. All’interno del festival, pertanto, accanto all’officina, è previsto un apposito spazio per il salotto e l’intrattenimento.
Riflettori puntati sull’Olio Officina Food Festival in occasione della conferenza stampa tenutasi oggi a Milano, al Palazzo delle Stelline, per entrare nel vivo di una manifestazione che è giusto mettere in evidenza. La prestigiosa struttura quattrocentesca, proprio di fronte alla chiesa di Santa Maria delle Grazie, ospiterà per tre giorni la kermesse milanese.“
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La presentazione della seconda edizione di “Olio Officina food festival” 2013
Ciò che preme evidenziare, è il farsi strada di una nuova visione dell’olio da olive. Oggi, per fortuna, si può parlare a buon diritto di “olio democratico”, disponibile per tutti, visto che le nuove tecniche estrattive, oltre alle nuove economie in atto, consentono ormai di rendere popolare un prodotto, l’attuale olio extra vergine di oliva, fruibile e accessibile da tutti. Resta solo il compito di vigilare sulla quantità e genuinità degli oli – ammette Luigi Caricato – che è poi l’unica via per acquisire la piena consapevolezza al momento degli acquisti posti davanti allo scaffale. Oggi, attraverso la conoscenza diretta del prodotto, senza intermediazioni che disorientino il consumatore, è possibile far da sé, senza commettere errori”. A Olio Officina Food Festival chiunque può, in tutte le sale del Palazzo delle Stelline, confrontarsi con le produzioni olearie d’eccellenza, quelle prodotte in ogni angolo del mondo, oltre che in ogni angolo dell’Italia tutta, nelle sue distinte anime regionali.
Sia ben chiaro, però: Olio Officina Food Festival non è solo “condimento per il palato”, ma anche “condimenti per la mente”, come recita opportunamente il lancio della grande kermesse, giunta quest’anno alla seconda edizione. C’è tutto un palazzo storico di Milano che si trasforma in un teatro di saperi, sapori, suoni e parole. Sì, perché ci sarà spazio anche per lo spettacolo, la sera: danza indiana, in omaggio all’India olearia, eletto quest’anno “Paese d’Onore” del festival: flamenco, in omaggio alla Spagna, altro Paese oliandolo d’elezione, leader mondiale insieme con l’Italia nel campo degli oli da olive; quindi musica classica per violoncello e pianoforte; un’assolo di saxofono; e poi ancora musica mongola e un concerto per pianoforte e voce di Alberto Fortis, in attesa del suo nuovo album in lavorazione proprio in questi giorni. C’è tutto un mondo che ruota intorno a questo grande evento, perfino una serie di mostre, tra cui quella di Jose Carlos Bellantuono, dal titolo “Flussi vegetali”, e altre performance, come quelle degli artisti di “Arte da mangiare”, capitanati da Ornella Piluso; e poi si affronta anche il tema caldo di “Olio ed Eros”, con le vignette realizzate al momento, nei chiostri di Palazzo delle Stelline, dal vignettista e artista Valerio Marini.
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Gli scatti di Giulio Ziletti a Milano alla presentazione
di “Olio Officina food festival” 2013
“Olio Officina Food Festival” non risparmia però l’attenzione per il mondo della gastronomia cui, più tradizionalmente, sono associati i condimenti. Infatti, nel corso delle tre giornate, sarà allestita un’area cooking per imparare a utilizzare, in modo innovativo, gli oli nella preparazione dei piatti. A seguire, una specifica area degustazione, con scuola di assaggio e di cucina. Per i cultori della materia è previsto anche un approfondimento dedicato al rapporto tra gusto e salute. Un rapporto talvolta destinato a diventare contrasto ma che, nel caso dell’olio d’oliva, riesce a trovare il suo massimo equilibrio.
Spazio però anche alla scienza, alla quale saranno dedicati alcuni incontri che tratteranno nel dettaglio la materia. Per esempio, è infatti da ricercare tra le regole dell’insospettabile chimica il segreto dell’emulsione, un procedimento che ha portato sulle nostre tavole la citronette, la vinaigrette, o ancora il pesto alla genovesee la salsa aurora. Inoltre, le proprietà nutritive dell’olio d’oliva, che contiene importanti elementi come l’acido oleico, i polifenoli e le vitamine, sono al centro della ricerca scientifica che si occupa di stabilire quali alimenti aiutano a scongiurare l’insorgere di malattie.
La seconda edizione di Olio Officina Food Festival ha assunto dunque, quest’anno, un respiro ancora più internazionale, non soltanto perché l’India è stata eletta a “Paese d’Onore”, ma anche perché ci sarà la presenza di oli provenienti da ogni angolo del mondo, presentati in un contesto unico, frutto di importanti innovazioni capaci di riservare grandi sorprese a partire dall’e-taster, un tecnologico oil bar del futuro gestito e ideato dall’Onaoo, la storica organizzazione di assaggiatori di olio di oliva con sede a Imperia che proprio a Olio Officina Food Festival festeggeranno il trentennale della fondazione.
Il programma è molto denso e propone degustazioni e corsi, convegni, spettacoli teatrali, concerti, percorsi olistici, approfondimenti su analisi sensoriale e un’area dedicata ai bambini dove si gioca e si cucina con i bimbi. A Olio Officina Food Festival la giornalista e maestra di cucina Giovanna Ruo Berchera. Saranno preziosissimi i suoi consigli, in modo da avere il giusto approccio con gli oli da olive in cucina. A Olio Officina Food Festival è tempo di continue riflessioni. Venerdi 25 gennaio, nell’area cooking, si ragionerà intorno agli extra vergini ottenuti senza la frangitura dei noccioli. A parlarne Roberto Rossi, uno chef che è nel contempo anche un produttore d’olio in Toscana, patron del ristorante “Il Silene” a Seggiano. Spazio anche all’economia, con lo storico dell’agricoltura Alfonso Pascal. E’ un evento che contiene una nutrita serie di eventi.
Per l’intera durata del festival c’è poi l’area degustazione con degustazioni guidate e anche con finger food in cui è possibile individuare gli abbinamenti olio-cibo più adatti volta per volta alla buona riuscita delle varie preparazioni alimentari. Ci sarà un’area a disposizione dei visitatori per tutta la durata della manifestazione, in modo da capire la vera qualità e le molteplicità espressive dei condimenti. Non soltanto oli italiani, però. Sarà possibile degustare addirittura oli dell’Uruguay, con l’oleologo Marco Scanu, Paese che si candida a essere il Paese d’Onore per l’edizione 2014.
Ad aprire il festival sarà lo chef Ciccio Sultano, in dialogo con lo scrittore Nicola Dal Falco. Lo chef siciliano presenta “la variante Sultano”. “Sono un barocco d’avanguardia – dice di se stesso lo chef, intendendo due cose: la scelta di aggiungere piuttosto che di togliere, e l’idea che l’avanguardia coincida con la personalità. Solo chi trova il suo stile è moderno. Il resto è emulazione, accademia, forse paura – aggiunge Sultano -“.
Luigi Caricato, spinto dalla sua evidente passione per le donne, per la giornata inaugurale della rassegna, il 24 gennaio, ha voluto la presenza di due figure femminili di primo piano: l’eclettica cuoca scrittrice spagnolo-italiana Marina Cepeda Fuentes e la narratrice Laura Bosio, sempre attenta ai temi della spiritualità e della mistica, ma anche ai valori della terra e del buon cibo, proprio a significare che l’olio rappresenta la nostra terra con il nobile lavoro dell’uomo che la lavora. La nostra terra è insieme l’espressione più viva e incisiva della nostra cultura, è la nostra anima che si riconosce in ciò che mangiamo. Da qui ospite d’eccezione lo chef Pietro Leemann, tra i più grandi interpreti della cucina vegetariana mondiale; e infine, a rappresentare la cucina indiana, sarà presente all’inaugurazione anche Shekhar Reikhi, del ristorante Sarla.
A chiudere Olio Officina Food Festival sarà quest’anno chi lo ha aperto alla prima edizione, ovvero il maestro Gualtiero Marchesi, il quale presenterà il “Codice Marchesi”: Un momento centrale, utile per la riflessione, perchè la ricetta, fatta e letta a dovere, è, senza mezzi termini, una voce d’enciclopedia in cui si può trovare tutto: geografia, clima, storia, tradizione oltre e soprattutto all’estro collettivo e individuale. Ed ecco dunque, da qui, il rapporto tra bello e buono; il culto, ma non la tirannia della tecnica; la dedizione nei confronti della materia in cui riconoscere la filosofia delle forme; il cammino verso la purezza; l’eleganza contrapposta al lusso.
A Milano Olio Officina Food Festival edizione 2012
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