Nizza (Barbera superiore) ha ottenuto il riconoscimento Docg
“È un grande giorno per tutti gli amanti del Nizza” ha dichiarato Gianni Bertolino, Presidente dell’Associazione Produttori
di Donato Troiano
Ultima Modifica: 15/02/2019
E’ arrivato il riconoscimeto comunitario: con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della UE si è concluso il percorso di riconoscimento del Nizza Docg, che va definitivamente ad aggiungersi alle Denominazioni di Origine tutelate dal Consorzio Barbera d’Asti e vini del Monferrato.
«E’ l’ultimo atto di un lungo e complesso iter avviato nel 2014, su istanza dei produttori, che abbiamo portato avanti passo per passo, a partire dal Comitato vitivinicolo regionale, passando per la Commissione tecnica nazionale fino al Comitato vitivinicolo nazionale. Siamo ovviamente felici –ha detto Filippo Mobrici, presidente del Consorzio di tutela della Barbera d’Asti e dei vini del Monferrato- che sia stato messo questo ultimo, definitivo tassello che consente al Nizza di fregiarsi di un marchio di qualità garantita riconosciuto in tutto il mondo».
“È un grande giorno per tutti gli amanti del Nizza – dichiara Gianni Bertolino, Presidente dell’Associazione Produttori – che conferma la qualità del nostro vino. Consapevoli di ciò abbiamo deciso di intraprendere questo lungo percorso, partito nel 2008 con la creazione di un’apposita sottozona nel disciplinare della Barbera d’Asti e concluso oggi, con il riconoscimento a livello comunitario. Il risultato ottenuto premia gli sforzi di tutti i produttori di Nizza Docg e garantisce loro un prodotto di altissima qualità, capace di rappresentare adeguatamente il Monferrato in tutto il mondo”.
Il Barbera d’Asti Superiore Nizza è prodotto in una zona ristretta che comprende 18 comuni intorno a Nizza Monferrato (oltre a Nizza, sono Agliano, Belveglio, Calamandrana, Castel Boglione, Castelnuovo Belbo, Castelnuovo Calcea, Castel Rocchero, Cortiglione, Incisa Scapaccino, Mombaruzzo, Mombercelli, Vaglio Serra, Vinchio, Bruno, Rocchetta Palafea, Moasca, San Marzano Olivero).
Anche se il disciplinare prevede una vinificazione con Barbera minimo al 90%, i 60 membri dell’Associazione produttori tengono di rigore il 100% di uve Barbera. Con una superficie iscritta di 330 ettari e circa 200 ettari rivendicati, la denominazione ha un potenziale di un milione di bottiglie.
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