Nasce la Carta d'Identità Alimentare: ecco come funziona - InformaCibo

Nasce la Carta d’Identità Alimentare: ecco come funziona

Racchiude con poche e semplici informazioni lo stile alimentare dell'utente che sceglie di compilarlo

di Donato Troiano

Ultima Modifica: 27/06/2019

Arriva la prima carta d’identità alimentare e tutto diventa più semplice per vegani, crudisti, celiaci e intolleranti vari.

La Carta di Identità Alimentare è un documento digitale ed è gratuito.

Ma oltre ad essere gratuita, la tessera è indirizzata – viene spiegato – non solo a persone che possono avere problemi di intolleranze ma anche ad individui con semplici preferenze nella scelta degli alimenti da ordinare.

Come si fa ad ottenere il proprio documento?

Ecco come fare. Registrandosi al sito (QUI iscrizione utente) sarà possibile compilare la propria Carta d’Identità Alimentare che si potrà ricevere via email in formato Pdf.

Dopo aver creato il proprio account, si riempono i campi «Stile Alimentare» (ovvero «Alimenti che non gradisci», «Allergie diagnosticate», «Diagnosi di un medico»). Tutti i dati personali sono protetti e non saranno divulgati a terzi.

Si tratta di “una vera rivoluzione digitale gratuita“, spiega l’imprenditore vicentino Pietro Ruffoni ideatore del progetto e CEO di HealthyFood, azienda tutta italiana specializzata nel campo alimentare e della ristorazione.

“Se è vero che sono sempre di più gli Italiani che mangiano fuori casa, oltre 7 milioni, e che cresce l’attenzione dei consumatori verso l’healthy food – aggiunge Ruffoni – è altrettanto vero che è sempre più difficile conciliare le esigenze alimentari di tutti, quando si esce a cena fuori. Trasparenza e condivisione sono le parole chiave del nostro progetto – conclude Ruffoni – che si propone di far sì che tutti coloro che abbiano particolari esigenze si sentano meno soli e più supportati nel manifestare la loro necessità”.

Dai dati che abbiamo elaborato – spiega ancora Pietro Ruffoni che con il suo Team di nutrizionisti e sviluppatori lavora al progetto da oltre due annisi evince che in Italia la difficoltà a digerire il lattosio interessa circa il 40-50% della popolazione. Se si sommano vegetariani e vegani si arriva a 4 milioni di persone senza contare che in 10 anni i celiaci sono aumentati del 220%. Il cambiamento è già in atto, nel mercato e nelle persone. E con Carta d’Identità Alimentare vogliamo portare avanti un’azione di sensibilizzazione nei confronti del mondo della ristorazione affinché sia sempre più attento e trasparente verso gli utenti che al giorno d’oggi sono giustamente sempre più esigenti e ancora hanno difficoltà a rispettare il proprio stile alimentare, o più semplicemente i propri gusti, quando mangiano fuori casa: il 60% degli Italiani mangia al ristorante almeno 6 volte in un mese”.

Rendere più sicuro un pasto fuori casa per chi soffre di intolleranze è importantissimo -dice la nota diffusa dai promotori della “Carta“-, così come lo è garantire la massima trasparenza anche per coloro che, per scelta, hanno deciso di non consumare determinati alimenti.

Sempre più italiani mangiano fuori casa

In base alle ultime stime, sono sempre di più gli Italiani che mangiano fuori casa, oltre 7 milioni e non a caso il 2018 è stato l’anno record per la ristorazione di casa nostra (circa 150mila aziende contro le 30mila nel 2011) con un turn over di 85 miliardi di euro (dati Fipe, Federazione italiana pubblici esercenti).

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