Mosnel festeggia i suoi primi 180 anni di vita ‘col botto’
di Informacibo
Ultima Modifica: 20/06/2016
Una storia che si avvicina ormai ai due secoli, a differenza della maggior parte delle aziende del territorio. Ben cinque generazioni di vignaioli hanno contribuito alla costruzione del patrimonio Mosnel. Oggi nelle lungimiranti mani della famiglia Barzanò, che tra i primi sostennero la neonata DOC Franciacorta nel 1968, Mosnel raccoglie questa preziosa eredità per consegnarla rinnovata alle generazioni future. L’indissolubile legame tra prodotto e territorio è tenacemente custodito con le cure ai 39 ettari vitati di proprietà, suddivisi in 15 vigneti e condotti tutti secondo la viticoltura biologica. La scelta di allevare i propri vigneti secondo la viticoltura biologica è frutto di una sensibilità a 360°, una visione che ha portato MOSNEL a compiere con coerenza tante altre azioni coordinate tra loro.
Una realtà che, nel 1954 Emanuela Barboglio decise di prendere in mano per trasformarla, con una visione decisamente all’avanguardia, da cascinali con mezzadri in una azienda vitivinicola moderna. Da allora la ricerca della qualità ha sempre permeato la filosofia di produzione del MOSNEL e Emanuela Barboglio è stata fino alla sua morte, nel 2007, protagonista di tutte le tappe evolutive del territorio. I figli Giulio e Lucia Barzanò le hanno dedicato il Millesimato più prestigioso della Cantina, EBB Extra Brut, Chardonnay in purezza prodotto solo con il mosto in fiore, fermentato in piccole botti di rovere e affinato per almeno 36 mesi. Ma l’intera gamma di spumanti – dai Brut, PasDosé, Rosé all’elegante Satèn Millesimato, fino all’unico Parosé e al progetto artistico del PasDosé Riserva QdE – è un tributo all’eleganza delle bollicine di Franciacorta.
Il Mosnel festeggia 180 anni di storia annunciando l’ampliamento della cantina: l’agricola di Camignone di Passirano si prepara a investire 2,5 milioni di euro per la costruzione di una nuova struttura da 1.200 metri quadrati distribuiti su tre livelli, con due piani interrati. Il progetto ha ottenuto un finanziamento di circa 830 mila euro nell’ambito delPsr della Regione Lombardia: se non sorgeranno impedimenti i lavori potrebbero partire nella primavera 2017.”Abbiamo bisogno di nuovi spazi – spiegano i proprietari Lucia e Giulio Barzanò -. Lavorare nei fabbricati storici è spesso complicato specie per chi, come noi, persegue una filosofia produttiva basata su affinamenti piuttosto lunghi che necessitano di ampia disponibilità nello stoccaggio”. C’è quindi anche questo importante passaggio a segnare i festeggiamenti di un anno significativo per l’azienda.
La Franciacorta è un territorio incantato sul Lago d’Iseo, in provincia di Brescia che si estende fra dolci colline moreniche. Qui, a pochi chilometri del capoluogo, nel centro storico di Imboccando la Contrada, dai vigneti a destra e sinistra, si incontrano tipici esempi di cascine lombarde del XVII, XVIII sec. da decenni adibite a cantine per vasche d’acciaio, botticelle di legno e cataste di affinamento del Franciacorta Docg del MOSNEL. Qui si trova anche lo spazio di accoglienza “Quelli che il vino…”. Proseguendo per la Contrada sulla sinistra vi è un importante insieme di tre Palazzi dei secoli XVI e XVII; due di questi hanno conservato le loro linee originali, la villa principale ha subito nel corso dei secoli diverse trasformazioni assumendo l’aspetto attuale in seguito ai radicali restauri del periodo neoclassico. Proprio la facciata di quest’ultima, residenza della famiglia Barboglio, ha ispirato il logo dell’Azienda. A Nord dei Palazzi si trova il parco romantico disegnato nei primi del 1800 attorno ad un maestoso Cedro del Libano e movimentato da vialetti fra piante plurisecolari.
I Franciacorta MOSNEL
La gamma del MOSNEL comprende tre Franciacorta Senza Annata, tre “millesimati” e un outsider che per ora è custodito in cantina.
I Senza Annata sono sempre composti da quattro diverse tipologie di vini base: Chardonnay “di riserva” (cioè di annate precedenti) vinificato in acciaio, Chardonnay dell’ultima vendemmia vinificato in legno e infine Pinot Bianco e Pinot Nero dell’ultima vendemmia vinificati in acciaio. Ovviamente le percentuali di queste componenti variano a seconda dell’annata e delle singole cuvée.
I Millesimati, al contrario, esprimono sempre pienamente ogni vendemmia e sono il ritratto di una o più parcelle di vigneto.
È il biglietto da visita del MOSNEL, nato nel 1979 e frutto di decenni di esperienza e profonda conoscenza del terroir di ogni singola parcella. “È stato il nostro primo Metodo Classico… è un’emozione immediata, al primo sorso”, spiega Lucia Barzanò. Cuvée di 60% Chardonnay (di cui la metà di annate precedenti), 30% Pinot Bianco e 10% Pinot Nero, metà dello Chardonnay fermenta in barrique e dopo il tiraggio resta 24 mesi sui lieviti. “Uno dei nostri obiettivi è creare vini da godere sempre, a tutto pasto e in ogni occasione e questo Brut realizza appieno questo intento”.
Franciacorta PasDosé SA
Fratello maggiore del Brut, Il Franciacorta PasDoséMosnel (prodotto per la prima volta nel 1980) è un prodotto secco e complesso. Formato dal 60% di Chardonnay, 30% di Pinot Bianco e 10% di Pinot Nero, fermenta per 1/3 in barrique per circa 6 mesi. Imbottigliato con lo sciroppo di tiraggio ed accatastato per la rifermentazione in bottiglia, resta 30 mesi sui lieviti, un anno in più rispetto al Franciacorta base.. “È una bottiglia che non deve mai mancare nel mio frigorifero…” sorride Giulio Barzanò.
Franciacorta Rosé SA
A base di Pinot Nero (40%), Chardonnay (40%) e Pinot Bianco, il Rosé Brut resta in barrique per il 20% e poi riposa 24 mesi sui lieviti. È l’ultimo nato in casa Mosnel, ha debuttato nel 2008 “è delicato e persistente, si caratterizza per le note fruttate con suadenti sfumature di frutti rossi… è pronto agli abbinamenti più arditi, perfino con l’Hamburger!”.
Franciacorta Brut Satèn Millesimato
Il Satèn è una delle massime espressioni franciacortine. Il nome Satènviene registrato nel 1995 come prodotto esclusivo di questo territorio. Si caratterizza per una minore pressione in bottiglia rispetto agli altri Franciacorta, e una conseguente morbidezza gustativa. Nella gamma del MOSNEL il Satèn, è uno dei vini che meglio interpreta per complessità e ricchezza il terroir aziendale e viene prodotto millesimato per permettergli di raccontare l’annata. Nato con la vendemmia 1996 ha una bolla suadente e zuccheri molto equilibrati. Chardonnay in purezza, il 40% della cuvée fermenta in barrique dopodiché, eseguito il tiraggio, prosegue sui lieviti almeno 30 mesi. “Sapore pieno e complesso di frutta e pasticceria, avvolge il palato con grande garbo”.
Franciacorta Extra Brut EBB Millesimato
Sempre 100% Chardonnay, questo importante Franciacorta porta le iniziali del nome di Emanuela Barzanò Barboglio – EBB – ed è il vino che Giulio e Lucia hanno dedicato alla memoria della madre. “Rappresenta il prodotto del cuore e della nostra maturità produttiva” dicono i produttori “è la sintesi di ciò che amiamo in un Franciacorta e di ciò che crediamo ci debba essere, cioè complessità e fascino, un fascino capace di crescere e cambiare nel tempo…” Nato con la vendemmia 2003, è la massima espressione dello Chardonnay del MOSNEL: solo il Fiore (la prima frazione del 50% di succo) è destinato a questo Franciacorta e la fermentazione avviene esclusivamente in piccole botti di rovere. Le bottiglie accatastate restano almeno 36 mesi nei locali delle seicentesche cantine prima della lavorazione finale e del dosaggio Extra Brut. “Armonia e spessore si fondono con eccezionale eleganza, facendone un Franciacorta di stoffa aristocratica e dall’eccellente equilibrio”.
Franciacorta RoséPasDoséParosé Millesimato
Il Parosé è un prodotto dalla forte identità e praticamente un unicum nel panorama della Franciacorta. Nato con la vendemmia 2001 è tra i primi RoséPasDosé in Italia. Nasce principalmente nel vigneto di Pinot Nero “Giardino”, contiguo alla villa di famiglia. Dal Pinot Nero (che è il 70% della cuvée) trae la tenue colorazione, il profumo, il gusto, la struttura e la longevità, mentre l’eleganza delle sfumature sono merito dello Chardonnay. Il Parosé fermenta al 100% in barrique e resta sui lieviti minimo 36 mesi. Il risultato è un vino potente e molto secco. “L’abbiamo voluto così affinché potesse accompagnare a pieno diritto le carni rosse”. Un discorso a parte merita il Franciacorta PasDosé Riserva OdE (che sta per “Questione di Etichetta”), una cuvée millesimata di Chardonnay, Pinot Nero e Pinot Bianco che è stata prodotta per ora solo tre volte: nel 2004, quando venne introdotta nel Disciplinare di Produzione questa nuova tipologia, nel 2006 e nel 2007. “L’idea è di produrlo solo nelle migliori annate”, spiega Giulio Barzanò. E ogni volta con una etichetta diversa, selezionata dall’azienda insieme ad ADI Design, attraverso un premio nazionale di design omonimo del vino. Frutto di una lunga esperienza e di una conoscenza capillare dei terreni, il QDE racchiude il meglio della cantina aziendale e proprio per questo le percentuali di basi e vitigni sono molto variabili. Fermenta in parte in barrique, viene imbottigliato con lo sciroppo di tiraggio ed accatastato per la rifermentazione in bottiglia dove, le prime tre annate prodotte, sono rimaste per almeno 5 anni. “Spuma fine e persistente, sprigiona al naso un bouquet intenso, ampio ed emozionante con spiccate note di lieviti, crosta di pane e frutta secca”. Nei programmi futuri, l’annata 2008, potrebbe diventare l’interprete di una filosofia di lunga prospettiva.
I Curtefranca MOSNEL
Alla gamma Franciacorta, MOSNEL affianca da sempre anche alcuni vini fermi che rispecchiano la tradizione del territorio. La denominazione ha preso dal 2008 il nome di “Curtefranca DOC”. Si tratta di vini “fatti da sempre” e destinati ad un fedelissimo mercato locale. Al MOSNEL la linea Curtefranca conta due etichette: Bianco Campolarga (60-70 % Chardonnay e 30-40 % Pinot Bianco) dall’aroma delicato, fresco e fruttato; FontecoloCurtefranca Rosso, cuvée di Merlot 50 %, Cabernet Franc 25% e Cabernet Sauvignon 25%, armonioso e corposo al palato.
Chiude la gamma il prezioso IGT Sebino Passito Sulif, una mini produzione di Chardonnay in purezza Passito che offre un complesso bouquet, cui corrispondono al palato sentori di miele ed albicocche secche.
Oltre il vino
“Quelli che il vino…”
Al Mosnel le vigne, la cantina e soprattutto il loggiato che si affaccia sull’aia sono parte di un unico insieme che invita a conoscere i Franciacorta della casa, ma anche a conoscersi e a godere dei piccoli piaceri della vita.
Giulio e Lucia Barzanò hanno ereditato il senso dell’ospitalità dalla madre Emanuela Barboglio, che ha sempre voluto far vivere i vigneti e la cantina come parte integrante del territorio. Un approccio che si concretizza 365 giorni all’anno in decine di occasioni enologiche e gastronomiche che animano l’agriturismo di Mosnel e che prendono forma anche grazie alla sensibilità dell’azienda sul web e sui social media.
In particolare l’interazione e il dialogo con gli appassionati de Il Mosnelè coltivato attraverso il club “Quelli che il vino…”. Uno spazio virtuale voluto e creato da Lucia Barzanò per coinvolgere gli estimatori, e anche i semplici curiosi con eventi dedicati, bottiglie speciali o anche semplici pensieri o immagini. “Un modo per passare dai social network, ormai imprescindibili, alla tavola di una volta!”
Mosnel organizza numerose occasioni di incontro in Cantina e Itineranti sul territorio, momenti unici per vivere la Franciacorta e il suo stile di vita.
Mosnel
via Barboglio 14 – 25040 Camignone di Passirano (Bs)
Tel 030 653117
www.mosnel.com
[email protected]
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