Mercato Ittico Milano: arriva il nuovo marchio di qualità - InformaCibo

Mercato Ittico Milano: arriva il nuovo marchio di qualità

di Alessandra Favaro

Ultima Modifica: 18/12/2018

Un nuovo marchio di qualità e di luogo che, ispirato alle caratteristiche uniche del Mercato Ittico più importante d’Italia, veicoli i valori di qualità ed eccellenza italiana che lo contraddistinguono. Il tutto per  creare un’identità unitaria rafforzando il primato riconosciuto al polo milanese e diventando un vantaggio competitivo per gli operatori della filiera. Questi i presupposti della mattinata organizzata oggi da SogeMi – Società per Azioni che, per conto del Comune di Milano, gestisce i mercati agroalimentari all’ingrosso della Città – per svelare agli operatori del settore e alla stampa il nuovo marchio “Mercato Ittico Milano”, creato per valorizzare le eccellenze del polo ittico meneghino e spronare gli operatori a fare squadra intorno ai valori e principi che rappresenta, dando anche alla struttura di via Cesare Lombroso una nuova immagine interna.

Il presidente di SogeMI Cesare Ferrero

“Sono convinto della forte carica identitaria che questo marchio e la nuova veste del Mercato Ittico Milano trasmetteranno agli operatori della filiera”, ha dichiarato il Presidente SogeMi Cesare Ferrero. “Questo marchio è nato per valorizzare ancora di più il lavoro e la professionalità dei singoli operatori che la mattina popolano il mercato, e servirà per comunicare meglio ai consumatori il modello virtuoso di approvvigionamento e trattamento delle materie prime. L’obiettivo è far conoscere ancor più sul mercato la grande qualità che caratterizza i prodotti ittici commercializzati al MIM”, ha concluso Ferrero.

Il nuovo marchio

Il nuovo marchio del mercato ittico di Milano
Il nuovo marchio del mercato ittico di Milano

Alla base del nuovo marchio ci sono le caratteristiche uniche del polo ittico di via Cesare Lombroso:

  • PESCA SOSTENIBILE E PCP. Ogni mattina il MIM offre una vasta scelta di prodotti provenienti da metodi di pesca sostenibili che rispettano le norme della Politica Comune della Pesca (PCP);
    SICUREZZA ALIMENTARE. Garanzia della qualità della materia prima grazie a controlli veterinari unici effettuati ogni mattina, e tracciabilità dei prodotti;
    CATENA DEL FREDDO. I prodotti che transitano nel MIM devono rispettare la catena del freddo e garantire elevati standard d’igiene per offrire la migliore qualità;
  • CORRETTEZZA COMMERCIALE. La tutela della correttezza delle transazioni commerciali è garantita dalla Piattaforma Cassa Mercato e dalla pubblicazione del Bollettino Prezzi;
    TRASPARENZA DEI PROCESSI. Chi opera all’interno del MIM deve garantire il rispetto rigoroso delle normative, mentre la legalità nei mercati è garantita da apposito Protocollo.

Tra le garanzie offerte dal polo milanese, e che il nuovo marchio rafforzerà ulteriormente, ci sono senza alcun dubbio i rigorosi controlli veterinari effettuati sulle materie prime, come sottolineato dal Consulente Veterinario per l’autocontrollo del Mercato Ittico Milano, il Dott.Valerio Ranghieri: “Sono certo che questo marchio servirà a trasmettere in maniera ancora più forte l’unicità dei controlli veterinari effettuati presso il MIM grazie alla presenza di un presidio veterinario all’interno del mercato. Il sistema di autocontrollo implementato dal team veterinario specialista in ispezione dei prodotti ittici, di cui fa parte anche il Dott.Gabriele Ghisleni, garantisce grazie a rigidi controlli la sicurezza di coloro che acquistano le materie prime e dei loro clienti che le consumano”.

Il marchio MIM nasce con l’obiettivo di diventare un plus competitivo che gli operatori potranno utilizzare sul mercato della ristorazione per valorizzare ancora di più i prodotti e il sistema intero di quello che è unanimemente riconosciuto come Mercato Ittico più importante d’Italia.

Il mercato ittico di Milano in cifre

 

– 11mila m2 di estensione (Mercato Ittico);
– 100.000 Q/anno di prodotti commercializzati nel 2018;
– 25 grossisti;
– 1.300 tesserati;
– 35% dei prodotti con provenienza nazionale;
– 65% dei prodotti con provenienza estera;
– 70% dei prodotti sono allevati;
– 30% dei prodotti sono pescati;

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L'Autore

giornalista