Mercato dei vini della FIVI, sabato 26 e domenica 27 novembre a Piacenza
di Informacibo
Ultima Modifica: 10/11/2016
Una crescita di adesioni che sottolinea come il Mercato dei vini FIVI,sia diventato ormai un appuntamento imperdibile,un luogo d'incontro, di condivisione e di confronto con il pubblico, ma anche tra i produttori stessi; i vignaioli con i loro vini portano anche la propria esperienza di vita.
Dal Trentino di Pojer & Sandri al Collio friulano di Edi Keber, dal lombardo Oltrepò Pavese di Lino Maga alla Calabria di Francesco De Franco: ogni terra si racconterà attraverso i vini del suo interprete d'eccellenza.
Saranno infine premiate le foto vincitrici del contest #chinonbeveincompagnia lanciato sui social media da FIVI. Le 5 migliori si aggiudicheranno un weekend enogastronomico e bottiglie di vino.
Qui i Vignaioli Indipendenti FIVI che partecipano al Mercato dei Vini 2016
Orari di apertura del Mercato dei vini: sabato dalle 12.30 alle 19.30 e domenica dalle 11.00 alle 19.00.
Ingresso € 15.00 giornaliero (ridotto per soci AIS – FIS – FISAR – ONAV – AIES e SLOW FOOD – possessori del biglietto della manifestazione MareDivino 2016), € 25.00 il biglietto per i due giorni.
I minorenni non pagano l’ingresso e non possono effettuare degustazioni.
La Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti (FIVI) è un'associazione nata nel 2008 con lo scopo di rappresentare la figura del viticoltore di fronte alle istituzioni, promuovendo la qualità e autenticità dei vini italiani.
Per statuto, possono aderire alla FIVI solo i produttori che soddisfano alcuni precisi criteri: "Il Vignaiolo FIVI coltiva le sue vigne, imbottiglia il proprio vino, curando personalmente il proprio prodotto. Vende tutto o parte del suo raccolto in bottiglia, sotto la sua responsabilità, con il suo nome e la sua etichetta".
Attualmente sono quasi 1000 i produttori associati, da tutte le regioni italiane, per un totale di circa 10.000 ettari di vigneto, per una media di circa 10 ettari vitati per azienda agricola. 70 sono i milioni di bottiglie commercializzate e il fatturato totale supera 0,7 miliardi di euro, per un valore in termini di export di 240 milioni di euro. I 10.000 ettari di vigneto sono condotti per il 49 % in regime biologico/biodinamico, per il 20 % secondo i principi della lotta integrata e per il 31 % secondo la viticoltura convenzionale.
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