Mense scolastiche biologiche: arriva la certificazione di qualità
Premiate iniziative antispreco, filiera corta, materie prime. Tra gli obiettivi anche riduzione dei costi per gli studenti
di Alessandra Favaro
Ultima Modifica: 09/04/2018
Arriva il marchio di qualità per le mense scolastiche biologiche che saranno operative dal prossimo anno scolastico: per la prima volta in Italia vengono definite regole precise, dando così maggiori informazioni agli studenti e alle famiglie. Il decreto è stato pubblicato lo scorso 5 aprile in Gazzetta Ufficiale, (Generale n. 79 del 5 aprile 2018). del ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali e definisce i criteri e i requisiti delle mense scolastiche biologiche.
La certificazione si divide in marchio oro se la percentuale di ingredienti da agricoltura e allevamenti in mare e in stalla provengono da aziende biologiche almeno nel 50% dei casi; marchio argento se la quota bio è di almeno il 30%.
I criteri di classificazione, precisa il Mipaaf, sono stati individuati e concordati con il Ministero dell’Istruzione, le Regioni e i Comuni.
L’obiettivo è quello di ridurre i costi a carico degli studenti e realizzare iniziative di informazione e promozione nelle scuole è anche istituito un fondo stabile gestito dal Ministero delle politiche agricole con le Regioni. Nei bandi di gara previste sono previste premialità per ridurre lo spreco alimentare e l’impatto ambientale.
La norma prevede che le scuole che vorranno utilizzare il marchio volontario dovranno inserire delle percentuali minime di utilizzo di prodotti biologici, dei requisiti e delle specifiche tecniche fissate.
I criteri di classificazione
La mensa scolastica, per qualificarsi come biologica, deve rispettare, alcune percentuali minime i presenza di materie prime di origine biologica.
Marchio argento
- frutta, ortaggi, legumi, prodotti trasformati di origine vegetale (escl. succhi di frutta), pane e prodotti da forno, pasta,
- riso, farine, cereali e derivati, olio extravergine: 70%
- uova, yogurt e succhi di frutta: 100%
- prodotti lattiero-caseari (escl. yogurt), carne,
- pesce da acquacoltura: 30%
È prevista anche una qualificazione di eccellenza della mensa scolastica biologica nel caso in cui l’utilizzo di materie prime di origine biologica raggiunga le percentuali in peso e per singola tipologia di prodotto di seguito indicate
Marchio Oro
- frutta, ortaggi, legumi, prodotti trasformati di origine vegetale (esclusi i succhi di frutta), pane e prodotti da forno, pasta, riso, farine, cereali e derivati, olio extravergine: 90%
- uova, yogurt e succhi di frutta: 100%
- prodotti lattiero-caseari (escl. yogurt), carne,
- pesce da acquacoltura: 50%
Premi contro lo spreco alimentare
Per ridurre lo spreco alimentare e l’impatto ambientale, le stazioni appaltanti inseriscono nei bandi di gara, alcuni criteri di premialità come l’ impegno a recuperare i prodotti non somministrati e a destinarli a organizzazioni non lucrative di utilità sociale che effettuano, a fini di beneficenza, distribuzione gratuita agli indigenti di prodotti alimentari. Premialità anche se è alta la percentuale di utilizzo di alimenti biologici prodotti in un’area vicina (entro un raggio di 150 km) al luogo di somministrazione del servizio per ridurre l’impatto ambientale.
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