L’ultimo saluto ad Antonio D’Acunto, uno dei padri dell’ambientalismo italiano
di Informacibo
Ultima Modifica: 30/12/2014
Napoli 30 dicembre 2014. Nel finire dell’anno ci ha lasciati Antonio D’Acunto, un grande amico e un vero compagno di strada.
Settantaquattro anni, D’Acunto è stato consigliere regionale della Campania ma innanzitutto un punto di riferimento del mondo ambientalista come leader e presidente di Vas Campania (Verdi Ambiente e Società).
Alle parole del Sindaco di Napoli De Magistris che lo ha definito “un uomo mite, generoso, umile, un passionario, un gran combattente”, noi, che lo abbiamo conosciuto standogli a suo fianco, nelle tante battaglie ambientaliste e "mangiar sano" di Vas, lo vogliamo ricordare come “un uomo dolce” e innanzitutto come “l’uomo che ha sempre guardato avanti”.
Questo spiega la numerosa folla che commossa lo ha accompagnato ai funerali che si sono svolti domenica 28 dicembre nel Duomo di Napoli, che ha visto la presenza di tanti amici e compagni con in prima fila il Presidente nazionale di Vas-Verdi Ambiente e Società, Guido Pollice e Alex Zanotelli.
Ma un ritratto bello e puntuale, di chi è stato veramente Antonio, lo lasciamo allo scritto di un suo caro amico e compagno Ermete Ferraro, consigliere nazionale di Vas.
Il bel ricordo di Ermete Ferraro (QUI ) si apre con le frasi Roberto Vecchioni:
Ciao, Antonio…
“…le stagioni nel sole finiscono, lo sai,
proprio quanto ti accorgi di amarle più che mai,
ma tu vivile sempre, e vivile per me,
le stagioni nel sole continuano con te.”
Roberto Vecchioni, Le stagioni nel sole
Questo il cordoglio del sindaco di Napoli, Luigi De Magistris
«Ci ha lasciato Antonio D’Acunto. Ha lasciato la Terra che amava. Un uomo mite, generoso, umile, un passionario, un gran combattente. Un uomo perbene. Un amico». È quanto scrive il sindaco Luigi de Magistris in un post sul proprio profilo Facebook. «L’ho incontrato qualche settimana fa in ospedale, al Loreto Mare. Era sofferente, ma aveva gli occhi luminosi. Ci siamo abbracciati, con affetto profondo. Caro Antonio – aggiunge il sindaco – porteremo avanti le tue lotte, le nostre lotte, per comunità più vivibili, per la giustizia sociale. Ti ho voluto bene. Ciao Antonio».
Anche l’articolo di Antonio Emanuele Piedimonte pubblicato il 29 dicembre 2014 sul “Corriere della Sera” rende omaggio nel modo migliore al “nostro” Antonio D’Acunto.
Ecco l’inizio del pezzo:
“È finita con “Bella ciao” cantata da decine di persone sul sagrato del Duomo di Napoli in un freddo pomeriggio di dicembre.
L’ultimo saluto ad Antonio D’Acunto, uno dei padri dell’ambientalismo in Campania, in un certo senso ha riunito le sue due anime: l’uomo di fede e il vecchio compagno che aveva messo da parte la falce e martello quando aveva scoperto che il partito aveva un’idea diversa dalla sua sull’ecologia e in particolare sul nucleare.
Fu proprio la questione dell’energia atomica, infatti, la goccia che fece traboccare il vaso e spinse il brillante ingegnere dell’Enel che si era fatto apprezzare tra i quadri del Pci verso un’altra, diversa militanza: in breve fu tra i fondatori e primo presidente della Lega per l’ambiente (che in seguito, e con altri protagonisti, sarebbe diventata la Legambiente).
In seguito, poi, guiderà con la consueta energia vulcanica un’altra associazione, i Verdi ambiente e società (Vas). (continua……..)
Questa la pagina di Vas nazionale che ricorda Antonio
CENNI BIOGRAFICI
Nato 74 anni fa, Antonio D’Acunto è stato un luminoso punto di riferimento prima per la componente ambientalista del P.C.I. e poi per il mondo ecologista.
È stato tra i fondatori della Lega per l’Ambiente a Napoli e, come presidente, l’ha guidata per molti anni con grande successo.
Subentrato alla regione Campania a Rutelli per i Verdi Arcobaleno, è stato Consigliere Regionale di questo gruppo politico dal 1991 al 1995 e durante il suo mandato è stato il promotore d’importantissime leggi, quali quella sui Parchi e quella su una gestione alternativa dei rifiuti.
È stato colui che 14 anni fa ha lanciato l’idea della “Ecopolis” (oggi Città Metropolitana).
Come leader e Presidente di VAS Campania (Verdi Ambiente e Società) è stato l’animatore di moltissime iniziative ecologiste, fra cui cinque edizioni della Festa VAS della Biodiversità.
Guida e fondatore del Comitato Promotore che ha raccolto 13.000 firme per la Legge d’Iniziativa Popolare di cui è stato l’estensore, ha visto con soddisfazione approvare all’unanimità dal Consiglio regionale della Campania quella che è diventata la L.R. n. 1/2013 su “Cultura e diffusione dell’energia solare in Campania”.
Per attuare e diffondere lo spirito di questa Legge ha dato vita alla Rete Campana per la Civiltà del Sole e della Biodiversità, di cui era Presidente.
È stato sempre a fianco dei Comitati per l’Acqua che fino ad un mese fa ha supportato ed incitato fortemente, perché lo preoccupava molto l’art. 7 dello “Sblocca Italia”.
I moltissimi amici e compagni che hanno avuto il privilegio di stargli a fianco in questi anni esprimono il loro dolore per la scomparsa di una persona davvero eccezionale.
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