Lo chef Gigi Ferraro con i suoi piatti conquista due ori all’Hospitality Industry di Mosca
di Informacibo
Ultima Modifica: 10/10/2013
Mosca 10 ottobre 2013. Dall’1 al 4 ottobre presso il Crocus City Expo di Mosca si è svolto il PIR Moscow 2013.
Il PIR Hospitality Industry Mosca costituisce da oltre 15 anni l’evento di riferimento per il comparto horeca in Russia e nei paesi CSI dove partecipa un pubblico altamente qualificato di ristoratori, hotel di alta categoria, chef, pasticcerie, fornitori per l’hospitality di alta gamma (hotel, ristoranti, catering) e stampa specializzata oltre naturalmente agli appassionati.
Alla fiera sono presenti numerosi produttori italiani che oramai sempre più cercano di farsi strada per entrare nel mercato russo che attualmente è quello più prosperoso.
Ogni anno nell’ambito del Salone Internazionale “PIR” si svolge la competizione professionale che vede insieme tutti i migliori cuochi provenienti dalla Russia, così che l’International Kremlin Culinary Cup, ogni due anni diventa un concorso mondiale su larga scala che ospita, e lascia partecipare alle competizioni, anche oltre 300 singoli e squadre nazionali e regionali di diversi paesi di tutto il mondo.
Quest’anno tra loro c’era anche il dinamico e talentuoso chef Luigi Ferraro, che da anni è l’executive chef del lussuoso Cafe Calvados di Mosca.
Gigi Ferraro vince due Medaglie d’oro
Il Tema della competizione di questa edizione era la “tradizione culinaria russo-slava” e Luigi rispettando scrupolosamente il tema del concorso, è riuscito a salire sul podio vincendo ben due medaglie d’oro: una nel campo artistico, con la sua scultura rappresentante “Il pesciolino d’oro”, nota fiaba russa del celebre Puskin, che a quanto pare gli ha portato davvero fortuna come la fiaba ben racconta e la seconda nel campo culinario, nella competizione per la cucina individuale col suo piatto dedicato alla cucina russa, usando tecniche moderne che hanno esaltato ancora di più questo piatto tradizionale russo che così è diventato alquanto innovativo. Davvero un bel piatto, di quella tradizione che non stanca mai.
Ma la fortuna in questo caso centra ben poco!
Qui la fa da padrona l’amore per la sua cucina e per la sua Italia esaltatati da saperi culinari antichi e tecniche innovative, frutto di ricerca e contaminazione.
“Per me -dice Luigi- è stata una grande sfida partecipare a questo concorso in cui ho cercato di trovare il giusto equilibrio tra i sapori ed esponendo in ogni mio piatto la filosofia di cucina basata su prodotti freschi e di stagione, conservati e cucinati nel giusto modo e con le giuste tecniche”.
Oltre a partecipare come concorrente il nostro chef era presente anche per dare il via all’apertura dei Master class di cucina, una scelta davvero azzeccata!
E’ stato per lui una gioia ed un onore essere scelto per questa apertura al PIR di Mosca, anche perché dopo anni trascorsi tra Londra, New York, Bangkok, Sharm El Sheik,Stoccarda ed altri paesi ancora, è proprio Mosca la città che maggiormente ama e dove vive.
La manifestazione che è giunta alla XVI edizione ha visto in prima linea il protagonismo dello chef Ferraro, infatti è stato per lui entusiasmante realizzare, preparare e far degustare a tutti i partecipanti presenti alla sua lezione un menù tutto made in Italy e con soli prodotti italiani, esclusivamente italiani, come l’olio di oliva “iGreco”, la salsa di pomodoro “Sapori di nonna Sara” e la ‘nduja del salumificio “San Vincenzo”che gli sono serviti per preparare un primo di cavatelli, tutto dedicato alla sua terra di origine, la Calabria; ma non solo primi, anche secondi e dolci, questi ultimi utilizzando anche prodotti forniti da aziende produttrici presenti alla manifestazione come Fabbri 1905, una delle maggiori aziende italiane in prodotti per la gelateria, la pasticceria, la caffetteria e il bere miscelato.
E’ stata l’azienda bolognese Fabbri, (in Fiera era presente Umberto Fabbri), a fornire le amarene che lo chef ha utilizzato per la realizzazione di un dessert che ha estasiato il palato dei presenti e ciò non è avvenuto solo per il fine pasto ma anche per gli atri piatti presentati.
Lo chef ci tiene a precisare che usa frequentemente i prodotti Fabbri, l’azienda che da oltre cent’anni promuove la dolcezza made in Italy in tutto il mondo e già presente sul territorio Russo da molti anni. “Anch’io -afferma lo chef- utilizzo sapientemente questi prodotti nei piatti che preparo ai miei clienti presso il ristorante Calvados”.
Grande successo ed interesse quindi ha riscosso anche in questa occasione lo chef Ferraro per i suoi splenditi piatti, e non solo, ma anche per la simpatia della sua personalità.
Moltissime le domande e le curiosità dei presenti, ma questo ormai è consuetudine probabilmente perché tanti sono i clienti abituali del ristorante che amano la cucina di Ferraro e questo non può che inorgoglirlo e allo stesso tempo rendere fiera anche l’Italia che in un momento di crisi come questo riesce a tenere comunque alto il proprio nome grazie a persone come il nostro chef, che non fanno altro che portarla con loro nel cuore e nei gesti quotidiani per renderle sempre e comunque onore al made in Italy.
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