L’export di carni suine e salumi in Taiwan
Assica, Associazione Industriali Carni e Salumi: un risultato sperato
di Donato Troiano
Ultima Modifica: 22/03/2018
Nei giorni scorsi le Autorità di Taiwan hanno ufficializzato l’approvazione dell’esportazione di carni suine e salumi dall’Italia.
I prodotti a base di maiale provenienti dal nostro Paese sono stati ammessi sul mercato taiwanese, compreso il Prosciutto di Parma e InformaCibo nel darne l’annuncio (QUI su InformaCIBO) aveva riportato la soddisfazione di Vittorio Capanna, presidente del Consorzio del Prosciutto di Parma. E il Taiwan Food and Drug Administration – TFDA aveva notificato l’elenco dei produttori di Prosciutto di Parma, ad oggi circa 40, che avevano manifestato interesse a esportare verso questo Paese e che da ora risultano quindi abilitati.
Per i nostri prodotti d’eccellenza dell’agroalimentare si apre così un mercato di oltre 24 milioni di consumatori, con un reddito pro-capite tra i più alti dell’Asia.
Secondo le stime della Commissione Ue l’apertura del mercato taiwanese genererà vendite di prodotti a base di carne suina italiana per circa 2 milioni di euro.
L’ Assica, Associazione Industriali delle Carni e dei Salumi, nel precisare che il via libera arriva dopo una negoziazione durata oltre cinque anni, con due missioni in Italia da parte degli ispettori del Bureau of Animal and Plant Health Inspection and Quarantine Food and Drug Administration, con il suo presidente Nicola Levoni, sottolinea come “La decisione delle Autorità di Taiwan ha un significato molto importante per il nostro settore perché determina, finalmente, l’apertura dell’ultimo mercato asiatico rimasto fino ad oggi inaccessibile alle nostre produzioni. La trattativa è stata lunga e complessa ma l’impegno che il Ministero della Salute italiano, l’Agenzia Ice di Taipei e la Commissione europea hanno costantemente riservato a questo obiettivo, portato avanti dalla nostra Associazione con forte tenacia, ha consentito – conclude Levoni – di raggiungere il risultato sperato“.
Su questo via libera, che riconosce la bontà degli standard di qualità europei, «costruiremo nuove iniziative per perseguire ultieriori opportunità di mercato in Asia», ha infine commentato il commissario Ue all’Agricoltura Phil Hogan.
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