Le radici della Liquirizia di Calabria Dop: la liquirizia Cru
di Alessandra Favaro
Ultima Modifica: 18/04/2018
Un prodotto davvero speciale
Una penisola lunga e stretta circondata dal mare per circa 800 Km, divisa longitudinalmente in due parti dalle catene montuose appenniniche, elemento unico nelle regioni italiane: qui nasce la Liquirizia di Calabria.
Clima, terreno e altitudine l’hanno resa da sempre un habitat perfetto per la coltivazione e la crescita della Liquirizia..
Non una liquirizia qualunque, ma “di Calabria”, identificata da una Dop e da caratteristiche uniche. Anche dal punto di vista chimico fisico, visto che il prodotto calabrese ha un minor contenuto di glicirrizina e zuccheri, e percentuali significative di elementi benefici come liquiritigenina, isoliquiritigenina e licochalcone A, un importante antiossidante, protettore della pelle dai raggi UV dalle proprietà lenitive.
La storia
La varietà calabrese era già nota nel Seicento come emerge da numerosi documenti, tra cui il famoso “Trattato di terapeutica e farmacologia” Vol. I (1903) in cui si afferma che “…La specie che li fornisce è la Glycyrrhiza Glabra (Leguminose Papillonacee), che appartiene al sud-ovest dell’Europa. Talora la radice officinale è designata con il nome di LIQUIRIZIA DI CALABRIA, per distinguerla dalla liquirizia di Russia, più chiara fornita dalla Glycyrrhiza Glandulifera o Echinata che si trova nel sud-est dell’Europa”.
Anche l’ Encyclopaedia Britannica, nella sua “Quattordicesima Edizione” (1928) asserisce: “..The preparation of the juice is a widely extended industry along the Mediterranean coast: but the quality best appreciated in Great Britain is MADE IN CALABRIA…”.
Nella Calabria del secondo Settecento la coltivazione si estendeva lungo tutto il litorale ionico, soprattutto ai confini settentrionali con la Lucania e nella vasta piana di Sibari, dove abbondava, fino a Crotone e Reggio Calabria. Ma era anche ricca nella valle del Crati che da Cosenza sbocca nella piana di Sibari, nonché in ampie fasce della zona costiera tirrenica.
Il territorio
Oggi la pianta della liquirizia è diffusa nelle stesse aree, in 206 Comuni. Si può produrre attraverso le coltivazioni specifiche ( i liquirizieti, circa 450 ettari dei 1600 totali) che hanno anche il merito di migliorare la fertilità del terreno, poiché è una pianta azotofissatrice. E’ permessa anche la raccolta della liquirizia spontanea, che in Calabria è rigogliosa e molto diffusa, purché i liquirizieti siano iscritti in un elenco apposito.
Il disciplinare
Nel disciplinare della Dop il territorio di produzione comprende diversi comuni nelle province di Cosenza, Catanzaro, Crotone, Vibo Valentia, Reggio Calabria.
Ogni fase del processo deve essere monitorata documentando per ognuna i prodotti in entrata e quelli in uscita. Così, e tramite l’iscrizione in appositi elenchi delle zone dove avviene la produzione, degli agricoltori, dei conferitori, dei produttori e dei confezionatori, l’etichettatura sotto organi di controllo, è garantita la tracciabilità del prodotto.
La Liquirizia di Calabria Dop è tutelata al Consorzio di Tutela della Liquirizia di Calabria Dop.Fresca è di colore giallo paglierino e ha sapore dolce, aromatico, intenso. Quella essiccata ha un sapore più dolce, fruttato e leggermente astringente; l’estratto ha gusto dolce-amaro, intenso.
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