Le Dop Igp italiane e internazionali riunite a Siena - InformaCibo

Le Dop Igp italiane e internazionali riunite a Siena

Al GIs Kick-off Meeting il ministro Centinaio: "Dop Igp italiane nel mondo con un sistema unico frutto del dialogo con i Consorzi"

di Donato Troiano

Ultima Modifica: 07/02/2019

Cinquanta Consorzi di tutela Dop e Igp hanno elaborato a Siena in occasione del  “Geographical Indications Kick-Off Meeting” un documento strategico per lo sviluppo delle tematiche centrali di settore da consegnare alle istituzioni internazionali.

La nuova proposta strategica, a supporto dello sviluppo del settore, si basa sulle cinque tematiche oggetto dell’agenda dei lavori: dal nuovo patto con i consumatori e le comunità locali, all’evoluzione della governance, passando dalla nuova PAC e dalla sostenibilità fino ad arrivare al tema tutela e accordi internazionali.

L’incontro di Siena è stato organizzato dalla Fondazione Qualivita, in collaborazione con la Regione Toscana, Aicig, Federdoc, Prima, Inao, Origen España, OriGIn. Ed è stato proprio Mauro Rosati, direttore generale della Fondazione Qualivita a riassumere il dibattito: “l’incontro ha portato i concorzi alla consapevolezza di dover affrontare insieme le sfide dei mercati con una chiarezza di obiettivi”.

Il Ministro Mipaaft Centinaio: “garantire la qualità e essere incisivi nella promozione nel mondo

Il ministro Gian Marco Centinaio

Protagonista dell’incontro, il Ministro delle politiche agricole e del turismo a Gian Marco Centinaio, che durante il suo intervento ha ribadito la necessità di un impegno unico per “garantire la qualità e essere più incisivi nella promozione nel mondo”.

In questo momento di stagnazione economica  e di crisi – ha aggiunto il ministro Centinaio – il solo settore a segno positivo è quello dei comparti agroalimentare  e vitivinicolo, per questo dobbiamo avere sempre più attenzione verso l’agricoltura italiana e verso il sistema turistico. Unire questi due ambiti in apparenza molto diversi è la vera scommessa, la mission su cui il ministero sta lavorando.  Abbinare nella comunicazione prodotti e territori dà origine a un contaminazione che crediamo essere vincente. Oggi il mondo è cambiato, ci sono mercati sempre più esigenti che riconoscono in noi la qualità,  ma dobbiamo essere più incisivi nella promozione. Dobbiamo iniziare a promuoverci in modo diverso, l’obiettivo è promuovere i nostri prodotti nel mondo con un sistema unico. Azioni riconoscibili sotto il brand Italia frutto del dialogo con Consorzi di Tutela”.

Marie Guittard, Direttrice Inao, ente pubblico responsabile del sistema francese dei marchi di qualità e origine, ha affermato “la necessità di una strategia di sistema condivisa per lo sviluppo delle Dop Igp che oggi in Francia rappresentano i maggiori strumenti di politica agricola alimentare e sviluppo del territorio”.

Simona Caselli, assessore regionale all’agricoltura dell’Emilia Romagna

Simona Caselli Assessore regionale Emilia Romagna all’agricoltura ha sottolineato l’importanza di rafforzare il sistema dei prodotti Dop Igp. “Oltre ad un grande valore economico ed il meglio della qualità, questi prodotti rappresentano la storia ed identità dei territori di produzione al cui sviluppo sostenibile possono contribuire in modo decisivo. La prossima Politica Agricola Comunitaria -ha aggiunto Caselli- dovrà tenerne conto e sostenere sempre più questo modello produttivo”.

Le associazioni di categoria, Aicig e Federdoc

Per quanto riguarda le associazioni di categoria, Cesare Baldrighi, Presidente Aicig, ha sottolineato che “c’è molta attenzione intorno al mondo delle IG e il nostro dovere è supportare questo fermento e accompagnarlo.  Punti centrali sono l’adeguamento legislativo con coordinamento unico e una nuova attività di promozione e formazione dei Consorzi di tutela. Molti disciplinari di produzione hanno 25 anni, sono anacronistici, la nuova PAC offre grandi opportunità perché prevede la semplificazione  dei disciplinari di produzione”, mentre Stefano Zanette, Vice Presidente Federdoc tra i diversi temi affrontati ha sottolineato come “sulla governance abbiamo bisogno di gestire i processi sui mercati internazionali con nuovi strumenti per la tutela e la valorizzazione delle IG. In tema sostenibilità serve chiarezza sulle norme, su quanto può fare il privato e quanto il pubblico. Dai produttori responsabilità e innovazione”.

Paolo De Castro: “unire le forze è la strategia vincente”

L’europarlamente Paolo De Castro

Paolo De Castro, europarlamentare e presidente del Comitato scientifico della Fondazione Qualivita, nelle conclusioni ha sottolineato ancora una volta l’importanza di un lavoro condiviso sulla PAC post 2020. “La riforma del regolamento europeo sulle Indicazioni Geografiche e la loro tutela saranno punti centrali della riforma della PAC per continuare a garantire lo sviluppo dei nostri territori. Dobbiamo essere consapevoli però che in Europa il 90% dei Paesi non è interessato ai temi che stanno a cuore all’Italia e ad altri 4 o 5 paesi dell’area mediterranea. Gran parte dell’Europa, con 28 diverse realtà, non ritiene centrale l’impegno per le Dop Igp che tanto ci coinvolge. Quindi dobbiamo unire le forze, come nel meeting di oggi, al quale hanno partecipato Francia, Spagna e Portogallo: è sicuramente la strategia vincente. Come la presenza della delegazione del ministero giapponese è un segnale dell’importanza che hanno gli accordi bilaterali per la tutela delle IG”.

I Concorzi Dop, Igp e gli espositori presenti

Ass. Piccoli Produttori Fagioli di Sorana, Ass. Val. Castagna del Monte Amiata, Comitato promotore Panforte di Siena IGP, Comitato promotore Ricciarelli di Siena Igp, Cons. del Prosciutto Toscano, Cons. dell’Olio Extravergine di Oliva Chianti Classico Dop, Cons. Olio Extravergine di Oliva Seggiano Dop, Cons. per la Tutela dell’Olio Extravergine di Oliva Toscano Igp, Cons. Promozione e Tutela del Pane Toscano a Lievitazione Naturale, Cons. Tutela della Cinta Senese Dop, Cons. Tutela della Finocchiona, Cons. Tutela Marrone del Mugello Igp, Cons. Tutela Pecorino Toscano Dop, Consorzio di tutela del Pecorino delle Balze Volterrane, Consorzio di tutela Vitellone bianco dell’appennino centrale (Chianina, Marchigiana Romagnola), Consorzio Olio Terre di Siena Dop, Associazione Mortadella di Prato Igp.

Dall’ Emilia Romagna erano presenti i Consorzi di Parmigiano Reggiano, Prosciutto di Parma, Salumi Piacentini, Piadina, Scalogne di Romagna, Lambrusco, Vitellone Bianco, Aceto Igp, Mortadella ed Enoteca Regionale

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