L'Ape Regina ha la sua Reggia a Tornareccio (Ch) paese del miele - InformaCibo

L’Ape Regina ha la sua Reggia a Tornareccio (Ch) paese del miele

di Informacibo

Ultima Modifica: 22/06/2016

Preparatevi ad una dolce “luna di miele”, ad un viaggio di scoperta in un piccolo e dolce paese d'Abruzzo nella provincia di Chieti. Vi porterò dove infaticabili api provvedono alle necessità del reame e bravi apicoltori curano l'intero ciclo produttivo di uno dei prodotti più buoni e salutari del mondo: un miele sopraffino dalle mille varietà profumate!

Perché astenersi dal piacere se è buono e fa bene? E allora …in carrozza!

Per conoscere da vicino l'antica arte del miele andiamo a Tornareccio nell'Alto Sangro a pochi passi dal Parco Nazionale d'Abruzzo, in uno dei 39 Comuni italiani dell'Associazione Nazionale delle Città del Miele.

Il borgo è piccolo, ma è fra i massimi centri abruzzesi ad esportare il suo ottimo miele fuori regione e fuori nazione e con esso anche la storia e il gusto del made in Italy nel mondo. Sono maestri qui nel raccogliere e conservare il miele e tutti i frutti dell'alveare. Grazie al metodo artigianale e biologico, alla fedeltà alla tradizione, che non esclude tuttavia la tecnologia innovativa, al procedimento di lavorazione senza la pastorizzazione, si salvaguardano sapori, colori, aromi, profumi. Con cura e amore, nel rispetto del patrimonio ambientale, sociale e culturale, questi apicoltori testimoniano anche dedizione al territorio e rispetto della Natura, così prodiga di doni in questi luoghi, e la loro attività è un tributo all'Abruzzo.

Le sofisticazioni non abitano qui e la qualità è garantita.

Occorre un ambiente sano, pulito, occorrono sorgenti limpide e pure affinché le api possano attingere goccia a goccia il nettare dai fiori più belli e trasformare in miele il polline dell'infinita varietà del colorato e profumato territorio. Lo sanno bene gli attenti e consapevoli apicoltori di Tornareccio che sono anche preziosi custodi e sentinelle dell'ambiente come le indispensabili amiche api!

La posizione privilegiata, fra i castagneti del monte Pallano, la multiforme collina, la piana di Atessa, la Valle del fiume Sangro, hanno reso questo territorio particolarmente vocato e favorito nei secoli l'opera laboriosa delle api. A 630 metri di altitudine, Tornareccio domina il territorio dalla Maiella Orientale fino al mare. Lungo percorsi naturalistici tra querce secolari e campi fioriti si può raggiungere una delle aree archeologiche più affascinanti che racconta di popolazioni antiche della fiera tribù italica dei Frentani, immaginati come giganti perché tra il V e il IV secolo a.C. eressero qui vicino mura megalitiche imponenti a difesa della città.

Per millenni il miele è stato il principale dolcificante usato dall'uomo e probabilmente anche dalle prime popolazioni di questi luoghi. Ricette antiche a base di miele presenti nella tradizione culinaria abruzzese lo testimoniano. Ingrediente fondamentale di molti dolci del posto, il miele trionfa nella Cicirchiata, dolce tipico che rallegra la tavola di Carnevale!

Metafora della laboriosità, dell'industriosità, abile architetto di alveari perfetti, nella storia più remota della cultura umana l'ape ha rappresentato la grande Dea dei miti antichi e il miele, il frutto suo più nobile, il cibo degli Dei per antonomasia. Fascino e stupore circondano da sempre questo insetto misterioso, decantato per le sue preziose abilità, accompagnato da miti e tradizioni arcaiche che nel tempo hanno assunto significati simbolici. Eroiche guerriere a difesa di un bene più alto, signore del tempo e delle metamorfosi, emblema di una società efficiente ed organizzata, esempio di domestiche virtù tutte al femminile, le api sono in perfetta sintonia con la gente laboriosa, intraprendente e umile di questi posti. Non solo miele si raccoglie negli alveari, ma anche pappa reale, prodotta per l'alimentazione esclusiva dell'ape regina, ottimo ed efficace ricostituente per tutti, polline, che sotto forma di piccoli granuli racchiude proteine, glucidi, lipidi, sali minerali enzimi, vitamine, oligoelementi, inoltre il propoli, utilizzato per riparare e rinforzare l'alveare, è essenzialmente una sostanza antibiotica, anestetica, cicatrizzante ed antinfiammatoria che trova largo impiego nella farmacopea.

A Tornareccio ogni casa ha una “casetta” delle api al suo fianco, ogni famiglia ha almeno un'arnia e una storia di nonni, di antenati apicoltori da raccontare. Numerose le Aziende legate a questa attività, fra tutte ne abbiamo scelto tre fra le più rappresentative e con molti tratti comuni come l'adesione al Progetto Fattorie Didattiche d'Abruzzo organizzando percorsi didattici e pedagogici per avvicinare i bambini al mondo delle api e alla produzione del miele, ai benefici nell'alimentazione quotidiana di questo prezioso alimento naturale, ma anche per educarli all'attenzione e alla salvaguardia dell'ambiente, delle proprie radici e delle tradizioni. Nettari fragranti sono trasformati dalle api in mieli profumatissimi: una delizia per i sensi. Entrare nella sala degustazione di queste Aziende consente di vivere suggestioni sensoriali, dalla vista al tatto, dal gusto all'olfatto.

Tornareccio è un piccolo borgo e tutti sono imparentati e condividono storie comuni. Il miele è il filo conduttore dei racconti, delle storie di famiglia, dell'economia, della lungimiranza, della creatività di pionieri che hanno fatto la storia di questo paese valorizzando quello che l'ambiente loro offriva e che con intelligenza creativa hanno saputo trasformare in risorsa. La società delle api, note per la loro laboriosità, e gli abitanti di Tornareccio si assomigliano e nella cura di questa antica e consolidata attività mielistica mettono l'anima meritando numerosi importanti riconoscimenti e da qualche anno anche il riconoscimento De.Co (Denominazione Comunale).

Lungo le vie delle Api Transumanti
 
Man mano che le esigenze crescevano, le arnie divenivano più numerose, ma il periodo della fioritura in montagna è limitato, e la varietà pure, così le api e l'apicoltura di Tornareccio prende il cammino e, intorno agli anni Trenta, si consolida la pratica del nomadismo e le arnie raggiungono i luoghi più fioriti della penisola! E' il destino delle genti d'Abruzzo e la Transumanza in questa terra non riguarda solo le greggi e i pastori, ma anche le api e gli apicoltori. Una scena da film quella che immaginiamo dal racconto delle famiglie degli apicoltori che trasferiscono le arnie verso i luoghi caldi del sud a bordo di Ape Car, quando inizia il freddo in montagna.

Nel periodo della smielatura il viaggio rappresentava un vero e proprio esodo, e sui minuscoli furgoni si caricavano suppellettili di ogni genere: materassi, pentole e intere famiglie si trasferivano dove le arnie erano ormai cariche di miele. Questo avveniva nel giorno della Madonna Del Carmine il 16 luglio, dopo la benedizione!
“Spesso trovavamo anche molta ospitalità nei luoghi dove ci stanziavamo e nascevano belle e solide amicizie. Prima c'era più armonia, spirito di gruppo e senso di appartenenza fra gli apicoltori e in generale maggiore solidarietà e condivisione!” Ci raccontano gli apicoltori del posto. Ancora oggi è fondamentale la transumanza, ma il tutto avviene sui camion e in condizioni meno disagevoli.
 

Valori nutrizionali – morali- emozionali nell'apicoltura di Tornareccio

Le Aziende Apicoltura Tieri – Finocchio – ADI

Sano ed appagante l'oro della terra è un inno alla vita e la strada del miele diventa anche un percorso formativo di educazione civile e morale che consente di guardare al futuro con ottimismo e speranza per la salvaguardia del territorio, ma anche per perseguire il necessario sviluppo economico e permettere ai giovani di essere protagonisti e artefici del loro presente.

Ne è convinta Giovanna, la gentile signora che ci accoglie nel punto vendita dell'Apicoltura Tieri.

Oltre alla vasta varietà di miele e delizie della casa o meglio delle arnie, nel punto vendita l'occhio va alla vasta gamma di prodotti biologici: Alce Nero, Mielizia e Libera Terra. Chiediamo il perché di questa scelta: ”Vogliamo creare una rete fra chi coltiva una passione comune e condivide l'impegno a produrre cibi buoni, giusti, puliti oltre alla valorizzazione del territorio e alla salvaguardia dell'ambiente”– ci dice convinta Giovanna e quasi commossa ci racconta anche della recente visita a Tornareccio, nella sua azienda, il 27 maggio scorso, del fondatore del Gruppo Abele e di Libera, Don Luigi Ciotti. Insomma una scelta che è anche un itinerario nell'Italia dell'impegno, un esempio di civiltà, di senso civico e responsabilità. Il marito Nicola interviene per illustrare alcuni prodotti:

“Dall'unione di miele e delizia nasce Mielizia, il marchio degli apicoltori di Conapi di cui faccio parte – ci spiega – il Consorzio Nazionale Apicoltori rappresenta un modello sociale, etico e un modello produttivo completo di filiera del miele, di qualità dei mieli e della loro tracciabilità. Questa unione di coltivatori di biodiversità contribuisce in modo determinante alla diffusione e alla conoscenza dei principali mieli italiani monoflora e della loro pluralità e tipicità, oltre a promuovere e incentivare un'apicoltura sana e rispettosa delle api. Il Conapi è il primo produttore di miele biologico in Italia con una quota di circa il 50% dell'intera produzione dei soci” (http://www.beeactive.it/)

”Quando si acquista un miele da noi, oppure il polline, la pappa reale o della propoli – afferma ancora Giovanna – si compie un gesto tangibile per contribuire alla realizzazione di una agricoltura pulita e sana, significa scegliere prodotti in armonia con la natura, senza l'utilizzo di sostanze chimiche di sintesi. Significa anche avere la garanzia che ogni fase di produzione è stata effettuata secondo il metodo biologico”. A fianco dei coniugi Giovanna e Nicola, il figlio, il giovane Federico Tieri continua il racconto: “E' stato il nostro antenato, Argito Di Vincenzo, ad iniziare questa avventura. Quando era militare in Molise, prima di tornare al paese, acquistò il primo sciame di api. Poi il nonno Alderino Tieri ha fatto crescere l'attività e gli ha dato nuovo impulso con la pratica del nomadismo per seguire la fioritura a bordo di un'Ape Car. Io rappresento la quarta generazione. In un primo momento sono andato a lavorare in fabbrica come metalmeccanico, anche perché allergico alle punture degli insetti. La vita all'aria aperta, però, mi mancava e con la crisi anche i posti di lavoro erano a rischio. Provai, allora, col vaccino, e superato il problema allergia mi sono dedicato anima e corpo a questa attività. Ora con grandi camion trasferiamo 1000 alveari nel centro sud sempre di notte per non far soffrire le delicate api. Ognuna di loro è preziosa ci vuole molta dedizione e passione, il loro mondo così perfetto mi affascina e hanno tanto da insegnare!”

I fratelli Nicola e Fabrizio Tieri hanno ripreso l'arte dal nonno materno avviata negli anni Trenta e nel 1990 sono loro a prendere le redini dell'Azienda di famiglia e con professionalità e creatività hanno avviato un processo di innovazione che coinvolge tutta la famiglia e offrono mieli fra i più apprezzati. Le varietà di miele sono tante nella sala degustazione: sulla, lupinella, rosmarino, ciliegio, acacia melata di quercia, arancia, agrumi, un elenco delizioso, infinito, da conoscere e provare! (http://www.apicolturatieri.it/) .

 

L'Apicoltura Luca Finocchio ha salde radici . E' negli anni '70 che il pioniere Aquilino Finocchio, ispirandosi all'attività del nonno, dà vita all'azienda partendo da 35 alveari. Ora è il figlio Luca che continua con impegno, passione e professionalità. Negli anni '90 amplia la produzione introducendo innovazioni tecnologiche per il miglioramento del processo produttivo, per il controllo e la garanzia di qualità.

Oggi con circa 1000 alveari prosegue offrendo una vasta gamma di prodotti grazie al nomadismo. “Dialogo costante, dedizione, amore, ammirazione per questo micromondo, sorprendentemente efficiente e produttivo, sono le virtù basilari di un apicoltore” – ci dice la giovane figlia di Luca, la sola presente nello show-room, mentre il resto della famiglia è impegnata con le arnie. “Le api sono un ottimo indicatore e la loro presenza costituisce un vero e proprio bio-monitoraggio. Solitamente esse non portano nel miele sostanze velenose perché sono le prime a morirne. Senza l'impollinazione e senza le api moltissimi alimenti importanti ed indispensabili alla vita di tutti i giorni verrebbero a mancare.” la giovane Fabiana è molto sensibile al tema dell'inquinamento ambientale e continua –

“Negli ultimi anni in media in Europa è scomparso il 20% delle api. I principali killer sono i pericolosi antiparassitari ed in generale l'uso indiscriminato dei prodotti chimici”. Conoscenza passione e rispetto sono le parole d'ordine di questa attività. “Ciò che rende il nostro miele speciale è l'attenzione ai dettagli, la cura quasi maniacale per fare in modo che le api possano succhiare solo il nettare migliore che sarà trasformato in miele puro. Nella nostra azienda viene estratto a freddo e invasettato senza trucco e senza inganno in modo da mantenere inalterate tutte le proprietà nutrizionali ed organolettiche. Anche come conservante è stato utilizzato da sempre nell'alimentazione. Le sue proprietà terapeutiche sono note e ad ogni specifico caso anche la cultura popolare prescrive un differente tipo di miele. Un rimedio della nonna per combattere, per esempio, le allergie, anzi per prevenirne i danni, è il miele, un vaccino naturale perché prodotto dalle api con pollini e fiori, mangiandolo ci si immunizza. Esso è raccomandato per curare disturbi digestivi, problemi espiratori, per piaghe e ferite, usato nelle creme di bellezza”– ci ricorda la brava Fabiana.

Nel punto vendita quindici varietà di miele raccontano quarant'anni di lavoro, di genuinità e di bontà, una nutrita galleria fotografica, la piccola biblioteca, l'angolo museale e i numerosi riconoscimenti testimoniano la validità dei loro prodotti. “La qualità del nostro miele è attestata da diversi premi che l'apicoltura Luca Finocchio ha ricevuto partecipando a concorsi regionali nazionali ed internazionali”. E, con evidente soddisfazione, cita il premio internazionale Sofi Award 2016, assegnato dalla Speciality Food Association nell'ambito del Summer Fancy Food Show di New York. “L'Oscar internazionale delle eccellenze culinarie è andato al nostro Cioccomiel, il miele con pasta di nocciola e cacao, e siamo andati in finale anche con il miele di sulla.”

Assaggiamo il raffinati frutti della creatività delle api e della casa: una delizia per il palato il miele di sulla, golosissimo e irresistibile il Cioccomiel! Assolutamente da assaggiare. (http://www.apicolturalucafinocchio.it/)

 

L'Apicoltura ADI interpreta l'eccellenza del grande miele italiano con la sapienza della famiglia Iacovanelli. Un cognome molto diffuso in questo centro, legato alla storia più remota del miele. Fabio, Dario, Piero Iacovanelli sono oggi gli eredi di un'attività nata dal 1858 con l'antenato Giuseppantonio. Il nipote, Dario, dà il nome ADI all'Azienda: Apicoltura Dario Iacovanelli.

“Il capostipite Iacovanelli era insieme ad Ambrosoli la ditta più importante in questo settore in Italia!- A raccontarcelo è Fabio “Puntando sulla assoluta qualità, siamo stati i primi nel 1996 a passare al biologico e dal 2000 abbiamo ottenuto la certificazione. Una scelta ormai condivisa anche dagli altri produttori, una conseguenza naturale e obbligata per salvaguardare i fragili insetti. Prima della guerra la tradizione della transumanza si consolida per catturare la infinita gamma di biodiversità che caratterizza il nostro Paese, e al classico millefiori si affianca la monoflora.”

“Il mio antenato – continua Fabio – acquista nella vicina Villa Santa Maria 5 arnie, che poi diventano sei, e poi sette e così via. Una scelta che diede inizio ad una tradizione che noi continuiamo a portare avanti e che ha iniziato quel percorso virtuoso che da attività marginale, di sussistenza, è diventata essenziale non solo per la nostra famiglia ma per l'intera Comunità, oltre che sicura fonte economica per l'intero comprensorio.” Un'arte tramandata di padre in figlio con sempre più evoluta perizia imprenditoriale, quella dell'Azienda ADI. Qualità, salute, sicurezza e ambiente portano il timbro di autorevoli certificazioni e nostri mieli sono richiesti da chef di fama internazionale.”

Oltre ai vari tipi di miele Adi produce pappa reale, polline, propoli e varie golosità come Cremiel con miele e nocciole igp, crema al gianduja, squisiti e croccanti torroni e torroncini. Le specialità Adi si possono trovare in molti negozi specializzati e di alta gastronomia italiani ed esteri. “Un mercato privilegiato è senza dubbio quello giapponese – sottolinea ancora Fabio Iacovanelli – e nuove frontiere commerciali si aprono ai nostri prodotti. Ben 1600 alveari vengono dislocati nelle varie regioni italiane e a Tornareccio è operativo l'impianto di invasettamento e confezionamento tra i più grandi d'Italia, capace di produrre ben 40mila vasetti al giorno, in una struttura attenta all'energia pulita, alla raccolta differenziata e al sistema di reso dei materiali industriali che consente di produrre pochissimi rifiuti”.
Dal 2014, accanto allo storico stabilimento è stata realizzata anche la sede direzionale di nuovissima concezione: bioarchitettura e design si integrano in una struttura dove convivono lo show room, un piccolo museo di famiglia, gli uffici, la sala riunioni e uno spazio attrezzato per la formazione . Assaggiamo il miele biologico di agrumi premiato nel 2014 a Montalcino in occasione della Settimana del Miele, primo posto nella selezione di agrumi e secondo tra i vincitori assoluti. Lo stesso miele ha ottenuto le Due Gocce al concorso grandi mieli d'Italia a Castel San Pietro Terme (Bo). (http://www.adiapicoltura.it/)

A fine estate, quando si conclude la smielatura, ogni anno l'ultimo Week End di settembre Tornareccio diventa più dolce che mai e con una infinita gamma di miele profumato e della migliore qualità festeggia la “Regina del Miele” con tanti altri prodotti tipici.
Siete tutti invitati per una memorabile scorpacciata di bontà e benessere.

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L'Autore

Capo Redattore