“La Stracciatella il gelato di Bergamo” diventa Marchio del territorio
di Informacibo
Ultima Modifica: 27/09/2017
Ora è la volta del gelato, una delle eccellenze made in Italy riconosciute e universalmente apprezzate, che deve alla città orobica un contributo speciale: l’invenzione del gusto stracciatella, che da oggi diventa marchio del territorio, depositato e legato ad un disciplinare per la sua produzione. (Perchè non è stata scelta la strada della DE.CO. Denominazione Comunale di veronelliana memoria? ndr).
“La Stracciatella il gelato di Bergamo”, questo il brand registrato, sarà -afferma un comunicato degli organizzatori- al centro di nuove strategie per valorizzare e promuovere il turismo enogastronomico in tutta la provincia di Bergamo; il marchio è promosso dai Gelatieri Bergamaschi, Ascom Bergamo, sostenuto da CCIAA, supportato dalle aziende della filiera bergamasca del gelato artigianale Astori Group, Gel Matic, Ostificio Prealpino e Puntogel e con il Patrocinio del Comune di Bergamo.
Si tratta di una valorizzazione collettiva del brand, fondata sulla sinergia tra gelatieri, aziende della filiera, associazioni di categoria e istituzioni e volta a restituire il valore di questa tipicità al territorio, affinché sia volano per nuove occasioni di sviluppo e business.
“E' un progetto è 4.0 perché spinge nella logica di rete e di integrazione della filiera e dei produttori – ha spiegato il direttore di Ascom Bergamo Oscar Fusini -. In provincia abbiamo un comparto significativo, quello del gelato, composto da produttori di materie prime, semilavorati, macchinari e attrezzature che in Italia è secondo solo a quello di Rimini”.
La bergamasca conta infatti 280 gelaterie artigianali, che danno lavoro a 1.100 persone, per una produzione annua di 5.200 tonnellate di gelato. «La stracciatella è uno dei gusti più famosi al mondo – ha sottolineato Massimo Bosio, presidente dei Gelatieri Bergamaschi – e come pensando al Chianti viene in mente la Toscana, noi vogliamo che nominando la stracciatella sia immediato il rimando a Bergamo, perché la stracciatella è il gelato di Bergamo, e tutti lo devono sapere”.
Non v’è dubbio, infatti, che il gusto Stracciatella, oggi presente in tutte le gelaterie del mondo, debba a Bergamo i suoi natali; “L’invenzione del gusto della stracciatella è datata 1961, localizzata a Bergamo e firmata da Enrico Panattoni – ha detto senza esitazione Luciana Polliotti, giornalista e storica del gelato –; allo stato attuale della ricerca non si hanno notizie di un preparato simile anteriori alla data e alle circostanze descritte”.
Correva l’anno 1961 quando in città, Enrico Panattoni, appassionato di cucina e pasticceria, durante il processo di mantecazione del Fiordilatte, inserì una dose di cioccolato fondente caldo che venne ‘stracciata’ dallo sbattimento delle pale del mantecatore mentre si solidificava. L’effetto gli ricordò quello dell’uovo intero sbattuto nel brodo bollente, una minestra in quegli anni molto apprezzata, conosciuta come “stracciatella”. E fu cosi che Panattoni battezzò il gusto appena creato.
Oggi la famiglia Panattoni ha deciso di condividere la gustosa eredità con tutto il territorio, “perché crediamo nella sinergia e nelle collaborazioni– ha detto Niccolo’ Panattoni -; la stracciatella era il grande amore di mio nonno Enrico, siamo felici di condividerla con i commercianti e con i bergamaschi, e anche lui sarebbe orgoglioso di veder diventare la stracciatella patrimonio di Bergamo”.
Tra gli obiettivi del progetto, c’è ben chiaro quello del rilancio del territorio in chiave enogastronomica. Perché “Il turismo legato a tale settore è oggi in fortissima crescita – dice Roberta Garibaldi, direttore scientifico di East Lombardy – ; dall’essere complemento del viaggio è diventato punto focale. E il gelato, insieme alla pizza e alla pasta, sono gli elementi con cui gli stranieri identificano l’Italia”.
Un esempio portato all’attenzione dei presenti, ieri, è stato quello del cioccolato belga: Giovanna Sainaghi, direttore di Visit Flanders, ha riportato alla platea azioni e iniziative costruite attorno al cioccolato come catalizzatore di interesse turistico nelle Fiandre.
Collegato al marchio registrato, il Comitato scientifico del progetto ha messo a punto un nuovo disciplinare, semplice ma rigoroso, che recupera la formula originale del gusto stracciatella: gli ingredienti sono una mix di latte e panna freschi e cioccolato fondente con un minimo di 58% di cacao; la miscela di latte e panna fresca va pastorizzata e mantecata in loco. Al termine della fese di mantecazione, si cola il cioccolato fondente nella mantecata e manualmente o meccanicamente si straccia il cioccolato. Il disciplinare prevede un metodo discontinuo di produzione, che esclude l’utilizzo del freezer continuo.
Le gelaterie che aderiranno al progetto si impegneranno a seguire il disciplinare ed esporranno nei propri esercizi il marchio “La Stracciatella il gelato di Bergamo”, un cono gelato tratteggiato da elementi netti di colore scuro come le scaglie di cioccolato si stagliano sul fondo bianco del fiordilatte.
In ciascun negozio sarà inoltre presente materiale utile a raccontare ai clienti la storia della stracciatella. “Nei prossimi mesi una campagna di comunicazione valorizzerà questo patrimonio riscoperto – conclude Giovanna Ricuperati di Multi, partner del progetto per il marketing e la promozione – mentre a primavera è prevista una grande festa in città per celebrare La Stracciatella il gelato di Bergamo”.
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