La Puglia, l’offerta enogastronomica e il turismo
“Ma oltre al tema cibo/vino, cosa cercano i turisti che scelgono la Puglia come meta per le proprie vacanze?” Risponde Roberta Garibaldi, docente all'Università di Bergamo
di Donato Troiano
Ultima Modifica: 21/12/2018
Nel “tacco d’Italia” c’è la Puglia, una delle regioni italiane più ricche dal punto di vista dell’offerta enogastronomica.
Anche nel 2019 per la Puglia sarà l’anno dell’enogastronomia, un settore su cui la regione ha numerose carte da giocare per attrarre turisti.
In Puglia 350 prodotti tipici, 12 Strade del Vino e dei Sapori e 188 masserie didattiche
Basta leggere questi dati: oltre 350 prodotti tipici (fra cibi e vini a indicazione geografica, presidi Slow Food e Prodotti Agroalimentari Tradizionali), 12 Strade del Vino e dei Sapori, 188 masserie didattiche, senza considerare gli oltre 12.000 ristoranti, i quasi 1.800 agriturismi, i Musei a tema, i frantoi e le cantine, le Città del Vino e dell’Olio e i micro-birrifici.
“In base ai risultati di un’indagine che abbiamo condotto a livello nazionale per determinare la propensione degli italiani alla vacanza enogastronomica – spiega Roberta Garibaldi, autrice nel 2018 del Primo Rapporto sul turismo enogastronomico italiano – la Puglia è la terza regione preferita, dopo Toscana (leggi qui su InformaCibo) e Sicilia, in cui fare questo tipo di viaggio; anche nella classifica delle regioni proposte dai Tour Operator tradizionali – italiani e stranieri – la Puglia si conferma in terza posizione, dopo Toscana e Veneto”.
L’80% degli italiani nel weekend amano tour con degustazioni
I dati – aggiornati a settembre di quest’anno – ci dicono che l’80% degli italiani che cerca online indicazioni e suggerimenti per organizzare una vacanza o un weekend all’insegna dell’enogastronomia, è interessato a corsi di cucina o tour che prevedano anche delle degustazioni, quindi l’esperienza del palato è una “molla” fondamentale che orienta la scelta di un viaggio, con la gastronomia e il vino che fanno da traino.
Il turismo che genera indotto economico
“I prodotti tipici e i vini della Puglia sono assolutamente capaci di generare un indotto economico anche dal punto di vista turistico – sottolinea Roberta Garibaldi, docente all’Università di Bergamo – con Bari e Lecce al primo e secondo posto per quanto concerne l’entità dell’offerta”.
Si stima che, a livello mondiale, circa il 93% dei turisti leisure partecipa a esperienze enogastronomiche memorabili nel corso della vacanza, mentre il 49% ha intrapreso un viaggio avente come motivazione primaria l’enogastronomia (World Food Travel Association, 2016). Mangiare piatti tipici del luogo in un ristorante locale, visitare un mercato con prodotti del territorio e comprare cibo da un food truck sono le esperienze predilette da chi sceglie la vacanza enogastronomica (indicate rispettivamente dal 78%, 69% e 65%); un elevato interesse riscuotono anche le esperienze a tema beverage: il 42% dei turisti in viaggio per cibo e per vino ha visitato una cantina, il 38% ha partecipato a un evento a tema birra e il 34% a tema vino, e il 24% si è recato in una distilleria e/o in un micro-birrificio.
“Queste propensioni e tendenze si confermano anche per quanto concerne la Puglia – continua Garibaldi – con un alto indice di gradimento da parte di chi ha partecipato a una degustazione di prodotti tipici (cibo o vino) in un’azienda agricola o vitivinicola locale, o ha preso parte a un evento a tema enogastronomico, come eventi e festival legati al cibo, al vino e alla birra. L’interesse per l’enogastronomia influenza profondamente la scelta della destinazione del viaggio, tanto che, a livello nazionale, il 63% dei turisti italiani ritiene importante l’offerta enogastronomica locale o esperienze legate all’enogastronomia quando decide la meta della propria vacanza”.
Ma oltre al tema cibo/vino, quali altre esperienze cercano i turisti che scelgono la Puglia come meta per le proprie vacanze?
“Dalla ricerca che abbiamo condotto – dice Roberta Garibaldi – sono il mare e le città d’arte, dove visitare monumenti e musei, le motivazioni di natura non enogastronomica che i turisti che viaggiano in Puglia alla ricerca wine & food experience abbinano all’esperienze del gusto. Ciò pone due obiettivi: valorizzare la componente enogastronomica verso il grande pubblico, quindi rendere fruibili e integrare la pluralità di esperienze enogastronomiche disponibili nel territorio pugliese nei confronti dei turisti che viaggiano con motivazioni mare, cultura, religione; attivarsi per incrementare le presenze dei turisti che si muovono con motivazione enogastronomica pura. La forte propensione dimostrata nelle indagini di mercato verso la scelta della Puglia come meta eno-gastro-turistica dimostra quanto possa essere attrattivo il comparto anche per una domanda in crescita come quella del turista enogastronomico puro”.
Orecchiette e taralli, i cibi più noti dai turisti in Puglia (leggere su InformaCibo)
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