La prima pasta 100% pugliese
di Informacibo
Ultima Modifica: 24/10/2012
Orsara 23 ottobre 2012. A Villa Jamele di Orsara di Puglia lo scorso 19 ottobre si è parlato di pasta, in specifico di pasta pugliese, alla presenza di Dario Stefàno, assessore regionale alle Risorse Agroalimentari, Marina Mastromauro, amministratore delegato di Granoro, Angelo Petruzzella, vice presidente nazionale Legacoop Agroalimentare, Michele Narciso, direttore della Coop Fra’ Coltivatori di Apricena, Fernando Di Chio, agronomo, Nicola De Vita, dei Molini De Vita e Giandomenico Marcone, pastificio Granoro.
Dopo il dibattito un incontro conviviale con lo chefPeppe Zullo, un vero maestro della cucina pugliese, per degustare la buona pasta del Granaio d’Italia.
Ma questa è la cronaca della giornata.
I protagonisti sono stati: Core, Ignazio, Iride, Saragolla e Sfinge, i grani della Capitanata per la prima pasta al 100% pugliese.
E’ stata presentata, e degustata, nella Città Slow della Daunia che è Orsara, con il tocco dello chef Peppe Zullo.
Insieme a strascinati, rigatoni, linguine e spaghetti – per la prima volta – la pasta del “Granaio d’Italia” – non ha parlato canadese ma una varietà di dialetti della zona di Apricena. Sono oltre 25 i coltivatori della Cooperativa fra Produttori, aderenti alla Legacoop, che con entusiasmo hanno aderito all’accordo di filiera con i Molini De Vita e lo storico pastificio Granoro di Corato.
Al bando le mode e le tendenze del momento, per la linea Dedicato si è cercato, setacciato fra le 130 varietà del territorio pugliese scegliendo le varietà più vocate alla produzione di pasta di qualità. Insomma, non è stato facile armonizzare le produzioni di 25 produttori ma i livelli di proteine del grano duro raggiunti sono stati ottimali, ha evidenziato Fernando Di Chio, l’agronomo che ha seguito in campo tutte le attività.
Marina Mastromauro, amministratore delegato di Granoro e Angelo Petruzzella, vice presidente nazionale Legacoop Agroalimentare
Petruzzella, vice presidente nazionale di Legacoop Agroalimentare, insieme al direttore della Cooperativa di Apricena Michele Narciso, hanno sottolineato come il mondo agricolo sia pronto a fare di più: oggi sono 14.000 quintali di semola di grano duro dati a Granoro per la pasta 100% pugliese, ma loro ne producono 600.000. Il punto delicato sono le proteine, indispensabili per la pasta che non scuoce, e su questo fattore è tornata la dottoressa Marina Mastromauro (amministratore delegato di Granoro). “Nel percorso che ha portato al Marchio Prodotti di qualità Puglia ci siamo battuti per elevare le proteine”, ha ricordato Mastromauro e l’assessore Dario Stefàno ha aggiunto che ”la strada della qualità è oramai segnata”.
“Oggi è una giornata altamente significativa.
“Col progetto di Granoro diventato realtà con la prima pasta certificata al 100% pugliese –ha evidenziato l’assessore regionale alla Risorse Agroalimentari– trova conferma l’idea di una filiera tutta pugliese e del valore aggiunto che porta al territorio. Mi auguro che dopo l’iniziativa di Granoro possano poi essercene altre”.
A questa storica e importante giornata hanno partecipato anche l’assessore provinciale della BAT Franco Caputo, lo chef stella Michelin Vinod Sookar, una delegazione delle Associazioni cuochi del foggiano guidati da Pietro Martinelli, Piero Conte del ristorante Terranima di Bari (premiato dal Gastronauta come miglior ristorante d’Italia 2012) il regista di “Focaccia Blues” Nico Cirasola.
– Agricoltura e Alimentazione Regione Puglia
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