La Nocciola Tonda Francescana "sposa" il Bacio Perugina - InformaCibo

La Nocciola Tonda Francescana “sposa” il Bacio Perugina

L'accordo per valorizzare prodotto e territorio coinvolge università e mondo dell'industria

di Alessandra Favaro

Ultima Modifica: 01/03/2019

Creare una filiera agroindustriale per produrre in Umbria la nocciola Tonda Francescana, tale da consentire a Nestlé di inserirla nella produzione del Bacio Perugina.  È l’obiettivo dell’accordo sottoscritto fra Università degli Studi di Perugia, Fondazione per l’Istruzione Agraria di Perugia (licenziataria della varietà vegetale), Confindustria Umbria, Nestlé SpA, Cia Agricoltori Italiani dell’Umbria, Confagricoltura Umbria, Coldiretti Umbria, l’organizzazione di produttori Cerere Soc. Coop. e la società di prima trasformazione V. Besana SpA.

La fase di sperimentazione industriale è prevista in due fasi: entro il 2020 procedere all’analisi di qualità ed entro il 2023 eseguire i test organolettici ed industriali dalla tostatura al prodotto finito.

La Nocciola Tonda Francescana

La Nocciola Tonda Francescana è  inserita nel Catalogo Mondiale come nuova varietà. La ricerca su questo prodotto è iniziata trent’anni fa, partendo dall’incrocio di due varietà, la Tonda Giffoni e la Tonda Romana, per arrivare poi, attraverso un processo di affinamento e selezione, alla Nocciola Tonda Francescana, brevettata a livello europeo dall’Ateneo di Perugia. Questa varietà ha alcune caratteristiche che combinano qualità a resa adatta all’industria: si distingue per la sua alta produttività, per l’adattabilità all’ambiente e per le caratteristiche che la rendono idonea appunto ad essere utilizzata nel processo industriale.

Una filiera umbra per le nocciole

Marco Muratori, direttore stabilimento Perugina, si definire “Orgoglioso di prendere parte a questa iniziativa di valorizzazione del Made in Italy. Il nostro legame con il territorio ha radici storiche e per questo siamo convinti che Perugina possa contribuire concretamente al progetto in collaborazione con l’Università di Perugia e tutti gli altri enti coinvolti. Crediamo che la ‘Tonda Francescana’ possa rappresentare il giusto connubio con il Bacio che da sempre si fa portavoce dell’italianità, esportando in tutto il mondo il brand e i prodotti Perugina. Ci auguriamo che questa collaborazione possa portare un ulteriore contributo al territorio umbro, in cui lavoriamo all’insegna della sostenibilità sull’intera filiera”.

 

Per Antonio Alunni, Presidente di Confindustria Umbria -” “Con questo accordo si concretizza ciò che la nostra Associazione stimola e continua a considerare come priorità assoluta: realizzare una politica industriale di medio e lungo termine che impegni il territorio per un arco temporale importante. In questa occasione per raggiungere l’obiettivo c’erano tutti gli elementi: una esigenza industriale, una realtà multinazionale che ha a Perugia uno degli stabilimenti di punta e che continua a credere nel territorio, una Università capace di fare ricerca e di realizzare risultati tangibili e, infine, un contesto che ha favorito l’unione degli interessi tra i produttori e distributori. Questo è un esempio che dovremo cercare di moltiplicare. Parlare di trasferimento tecnologico e di convergenza di interessi deve essere un metodo di lavoro sempre più diffuso e costante”.

 

“Si tratta di un accordo importante, considerato che l’Università ha come compito istituzionale, accanto a quello della didattica e della ricerca anche la Terza Missione, per favorire l’applicazione diretta, la valorizzazione e l’impiego della conoscenza – sottolinea il professor Loris Nadotti, delegato per i Brevetti, innovazione e Trasferimento tecnologico – Questo per contribuire in maniera concreta allo sviluppo economico del territorio. Gli uffici del nostro Ateneo che si occupano di questo ambito, coordinato dalla dottoressa Pandolfi, tutti i giorni si confrontano con richieste che vengono dalle imprese. Ci auguriamo che queste richieste siano sempre più numerose e di trovare un modo corretto ed efficace di comunicare con il mondo della produzione”.

 

 

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