La battaglia del latte continua: oggi i pastori a Roma
La protesta dei pastori in Piazza Montecitorio e arriva la solidarietà di Coldiretti, commercianti, Confeuro e Conad
di Donato Troiano
Ultima Modifica: 12/02/2019
Non si ferma la protesta dei pastori sardi che lanciano un ultimatum alle istituzioni: se non si troverà subito una soluzione sul prezzo del latte bloccheranno i seggi in tutta l’isola per le elezioni regionali del 24 febbraio.
Intanto la protesta e la rabbia dei pastori arriva in Piazza Montecitorio davanti al Parlamento. L’appuntamento è per questa mattina, martedì 12 febbraio, dalle ore 9:30 dove arriveranno migliaia di agricoltori in giallo guidati dal presidente nazionale di Coldiretti, Ettore Prandini.
“Non c’è più tempo da perdere nell’affrontare drammatiche emergenze che hanno messo in ginocchio decine di migliaia di famiglie, con gli agricoltori costretti a lasciare le proprie aziende per salvare l’economia ed il lavoro di interi territori. Si tratta ora di affrontare responsabilmente una crisi storica per garantire un futuro ad un settore strategico per il made in Italy” recita un comunicato Coldiretti.
Centinaia di allevatori sono scesi ieri in strada in molte parti della Sardegna per portare avanti la protesta contro il prezzo del latte venduto agli industriali ad un prezzo ritenuto troppo basso.
Il ministro Centinaio: il 19 porterò la questione latte a Bruxelles
Intanto ieri, sono arrivati in Sardegna, il ministro dell’agricoltura e turismo, Gian Marco Centinaio, il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte e il Ministro per il Sud, Barbara Lezzi, che hanno incontrato i pastori, per discutere il tema relativo al costo del latte.
“Il 19 porterò la questione latte a Bruxelles, ha detto Centinaio. La nostra idea è quella di aprire un tavolo di filiera per il 21 febbraio al Ministero dove siano presenti tutti i rappresentanti: pastori, associazioni di categoria e trasformatori e anche la Gdo, spero che anche da parte dei pastori vi sia la volontà di interrompere i presidi almeno fino al 21 di febbraio, e vediamo chi ha buona volontà e chi no“.
Tanti gesti di solidarietà dei commercianti, Confeuro e Conad nei confronti dei pastori sardi
“Io sto con i pastori” è lo slogan dell’iniziativa, lanciata da Fabio Rosas, titolare di una gioielleria nel capoluogo barbaricino. “Non può essere calpestata la dignità di una persona nel suo lavoro – dichiara Rosas – questo mi ha spinto a chiedere a tutta la nostra città e a tutto il nostro territorio la chiusura di mezza giornata delle nostre attività commerciali. Io vivo a Nuoro, in questo territorio lavoro e ho costruito le radici della mia famiglia. Non possiamo ignorare le difficoltà che stanno vivendo i nostri allevatori. Martedì (oggi ndr) chiuderemo le nostre aziende e sosterremo in questo modo la loro battaglia”.
Solidarietà ai pastori arriva anche dalla Confeuro che ritiene la protesta “ampliamente legittima”. “Il comparto lattiero caseario di oggi – dichiara in una nota il presidente nazionale Confeuro, Andrea Michele Tiso – rappresenta la fotografia più chiara dello squilibrio esistente tra i produttori del mondo agricolo e le aziende della grande distribuzione incaricate di trasformare e vendere i prodotti”.
Anche Conad, catena della moderna distribuzione ramificata in tutta Italia, solidarizza con i pastori sardi con un chiaro slogan: “Il latte si fa mungendo le pecore, non spremendo i pastori” e con l’hastag #CUNSOSPASTORES. L’iniziativa è partita prima dalle cooperative regionali sarde.
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