Il Jackfruit come alternativa alla carne?
Che sapore ha? È davvero buono? E come si cucina? Info utili, ricette e le nostre impressioni
di Alessandra Favaro
Ultima Modifica: 08/11/2021
Un frutto, anzi il frutto più grande del mondo, il jackfruit, è una valida alternativa alla carne? Tra soia, tofu, surrogati e seitan, arriva un altro sostituto per preparare spezzatini e pietanze vegane che promette di far discutere: si tratta appunto del jackfruit.
Cos’è il Jackfruit
Si tratta di un frutto tropicale (nome scientifico heterophyllus artocarpus ) conosciuto come jaka o giaco, proveniente dall’India e sud est asiatico, che somiglia a una grossa palla ovale spinosa (che può arrivare a pesare fino a 50 kg!),
Il sapore? Un po’ insapore, che vira con un retrogusto tendente al dolce a seconda di cottura e maturazione. La consistenza però svela la sua origine come frutto, meno “soda” rispetto ad altre alternative vegetali come soia e seitan e ad alcuni potrebbe non piacere.
Personalmente l’ho provato e no, non penso lo impiegherò in alternativa a soia e altre “carni vegetali” non ho amato la consistenza (tipo di melone) e il retrogusto dolce amaro. Ma magari ho sbagliato a cucinarlo.
Può essere usato come verdura o come frutto proprio per il suo sapore neutro, ed è considerato un piatto “povero” perchè può essere utilizzato in alternativa a pietanze più costose come soia o tofu.
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Proprietà del jackfruit
Il jackfruit può essere considerato un vero e proprio superfood: senza glutine, è fonte di calcio e magnesio, è fonte di fibre, vitamina e B6 ed è poco calorico. Cosa rarissima in un frutto inoltre, è una buona fonte di proteine. Ecco un altro motivo, non solo di gusto, per cui viene proposto come alternativa alla carne
Jackfruit Italiano?
Qui in Italia è poco conosciuto ma ora, complice l’aumento di chi sceglie una dieta vegana, sta cominciando a diventare più conosciuto. Se ne parla nei forum tematici e anche in alcuni canali Instagram dedicati ai fruttariani.
Resta la questione sostenibilità: non esiste del jackfruit italiano, in quanto, essendo il frutto più grande del mondo che cresce in alcuni degli alberi più grandi del mondo, sarebbe ben difficile creare serre per coltivarli. E le serre sarebbero necessarie: il clima italiano non è come quello tropicale e questo speciale albero esotico mal tollera il freddo.
Insomma bisogna importarlo. E le importazioni ci sono già visto che si comincia a trovarlo anche al supermercato, in confezione spesso nei reparti di cibo esotico, confezionato, con alcune idee per ricette sul retro.
Dove trovarlo?
Oltre che al supermercato (quelli più grandi e che offrono già assortimenti di cibo etnico), si trova anche in diversi store online e a volte in negozi etnici. Anche lo store online della chef Silvia Aliprandi nelle sue box fruttariane mette a disposizione anche il jackfruit
Come cucinarlo
La chef fruttariana Silvia Aliprandi ad esempio ha sdoganato il jackfruit come alternativa alla carne e alla soia per i suoi piatti, regalando ricette e ispirazioni dai suoi canali social e dal suo blog su fruttarismo e carpotecnia.
Un ottimo punto da cui partire per entrare nel mondo della carpotecnia (la tecnica di lavorazione dei frutti-ortaggi per ottenere piatti di vario tipo) e del corretto utilizzo del jackfruit.
In generale, il modo migliore per cucinare il jackfruit è per le prime volte seguire le ricette presenti alle confezioni in cui è contenuto.
Spezzatino con jackfruit
Alcuni consigliano di marinarlo con curcuma, zucchero di canna e olio per un quarto d’ora prima di rosolarlo in padella.
Sfumare poi con vino bianco, aggiungere passata di pomodoro e alloro e far cuocere come un normale spezzatino, regolando di sale.
Pulled jackfruit
- Una delle ricette con jackfruit che va per la maggiore è il “pulled jackfruit”, una versione vegana del pulled pork: il pulled jackfruit appunto. Per farlo:
- Sciaquare il frutto sotto acqua corrente e sfilacciarlo con le mani o coltello.
- Soffriggere delle cipolle in una padella con olio e poi aggiungere gli sfilaccetti di jackfruit.
- Aggiungere aglio tritato, paprika, sale e pepe. Incorporare un po’ di brodo e far cuocere a fiamma bassa per almeno mezz’ora.
- Passare poi su una teglia in forno a 180 gradi per 40 minuti.
- Aggiungere salsa barbecue, lasciare ancora in forno per un quarto d’ora e poi farcire i panini, aggiungendo salsa coleslaw e volendo cavolo cappuccio stufato.
Marinato con la soia
Altri suggeriscono di farlo marinare almeno un quarto d’ora con salsa di soia e poi saltarlo semplicemente in padella con verdure di stagione. Si sposano bene peperoni, zucca, zucchine, pomodori. Il jackfruit tende a prendere molto il sapore delle spezie o verdure con cui è abbinato, quindi spazio alla fantasia.
Con il curry
In alternativa al pollo al curry, sostituendo il frutto al pollo: rosolare con cipolla, aggiungere latte di cocco e curry, cuocere a fuoco lento per mezz’ora e servire ben caldo.
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