Cambia la mappa Covid, oggi gran parte d’Italia in giallo: Bar e ristoranti aperti fino alle 18.00
Ecco le zone arancione: Puglia, Sardegna, Sicilia, Umbria e la Provincia Autonoma di Bolzano
di Donato Troiano
Ultima Modifica: 01/02/2021
Nessuna zona d’Italia in area rossa, 16 tra Regioni e Province autonome in area gialla e 5 in area arancione.
Cambia di nuovo a partire da oggi, lunedì, la mappa “a colori” dell’Italia alle prese con l’emergenza Covid.
Lo scorso 29 gennaio, infatti, il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato due nuove ordinanze in base ai dati e alle indicazioni della Cabina di regia.
Con il primo provvedimento vengono classificate in zona gialla le Regioni Calabria, Emilia Romagna, Lombardia e Veneto, ad oggi in zona arancione.
La seconda toglie dalla zona rossa, e classifica in area arancione, Sicilia e Provincia autonoma di Bolzano, oltre a confermare sempre in area arancione Puglia e Umbria.
Complessivamente, quindi, la ripartizione delle Regioni e Province Autonome nelle aree gialla, arancione e rossa a partire da oggi 1 febbraio è la seguente.
Area gialla: Abruzzo, Calabria, Campania, Basilicata, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Liguria, Marche, Molise, Piemonte, Provincia autonoma di Trento, Toscana, Valle d’Aosta, Veneto. Area arancione: Provincia Autonoma di Bolzano, Puglia, Sardegna, Sicilia, Umbria.
Nelle regioni che tornano in giallo c’è grande attesa per la riapertura al pubblico delle attività come bar e ristoranti, che nelle zone arancione potevano effettuare solo servizio di asporto.
Per quanto riguarda gli spostamenti, nonostante nella nuova “mappa dei colori” dell’Italia non ci siano zone rosse, rimane valido il divieto di passare da una regione all’altra, come previsto dall’ultimo Dpcm.
Il ministero della Salute
“L’indice di trasmissione del contagio è sceso a 0,84” ha scritto il ministro della Salute Roberto Speranza in un post su Facebook. “È un risultato incoraggiante frutto dei comportamenti corretti delle persone e delle misure di Natale che hanno funzionato. Numerose regioni torneranno in zona gialla. Questa è una buona notizia, ma è fondamentale mantenere la massima attenzione. La sfida al virus è ancora molto complessa”.
LAZIO – “Il Lazio torna in zona gialla. La permanenza in fascia arancione, grazie alla collaborazione di tutti, è durata solo 2 settimane” dice in una nota il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. “Una buona notizia che darà respiro all’economia. Ora però dobbiamo fare attenzione a non gettare a mare i sacrifici fatti in queste settimane. Manteniamo alto il livello di attenzione, evitiamo gli assembramenti, rispettiamo le norme di precauzione o i contagi saliranno di nuovo. Faccio un appello agli esercenti dei locali: continuate a far rispettare tutte le regole, soprattutto le presenze al chiuso e i distanziamenti ai tavoli; è fondamentale per tenere bassi i contagi e rimanere in fascia gialla”. “La campagna vaccinale nel Lazio va molto bene, – continua – appena arriveranno le nuove forniture di vaccini saremo pronti ad aumentare le somministrazioni ai cittadini secondo il programma stabilito. Forza che ce la faremo”.
LOMBARDIA – “La Lombardia passa in zona gialla” annuncia il governatore, Attilio Fontana. “È stata una settimana certamente difficile abbiamo lottato perché, come attestano i dati, i lombardi meritano questa riduzione delle restrizioni. A tutti chiedo di continuare comunque a mantenere sempre alta l’attenzione continuando ad adottare comportamenti virtuosi”.
EMILIA ROMAGNA – “Il ministro Speranza mi ha comunicato che l’Emilia-Romagna passerà in zona gialla. Premiati gli sforzi e i sacrifici di queste settimane da parte di cittadini, attività economiche, comunità locali” scrive in un post su Facebook il presidente della Regione Stefano Bonaccini. “Attenzione, però – avverte -: continuiamo a dimostrare responsabilità, per proseguire l’azione di contrasto del contagio e difendere gli spazi che ci stiamo conquistando. Proseguiamo una battaglia che si vince insieme”.
LIGURIA – “Speriamo sia un refolo di fiato per tutti i cittadini“. Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti nel corso del video aggiornamento quotidiano sull’emergenza Coronavirus sul territorio ligure. “Siamo diventati zona gialla dalle prime ore di lunedì, è stato un braccio di ferro oggi nell’interpretazione del quadro normativo ma sono molto contento che la ragionevolezza abbia prevalso sia nelle cabine di regia tecnica sia a livello politico”.
VENETO – “Il Veneto diventerà zona gialla. Ma, come ho sempre detto, le zone non sono un gioco a premi dove si vince o si perde” ha detto il governatore Luca Zaia. “Dobbiamo prendere atto che siamo ancora nel pieno della pandemia ed è fuori luogo pensare che sia finita”. “Non è catastrofismo, ma la presa d’atto di quello che accade, non solo in Italia, ma in tutta Europa. Il ritorno in area gialla va vissuto da ognuno di noi con responsabilità, evitando gli assembramenti, indossando in modo maniacale la mascherina e igienizzando con grande frequenza le mani, perché in un battibaleno lo scenario potrebbe cambiare in arancio o in rosso, e quindi portare a nuove chiusure”.
PIEMONTE – “Dopo questa lunga giornata di confronto con il governo ho appena ricevuto la chiamata del ministro speranza il Piemonte da lunedì è in zona gialla” annuncia su Fb del presidente del Piemonte, Alberto Cirio.
Appello di Alfonso Pecoraro Scanio sul cambio di colore delle Regioni
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