Alibaba lancia i giorni del made in Italy: in primo piano food & wine - InformaCibo

Alibaba lancia i giorni del made in Italy: in primo piano food & wine

di Informacibo

Ultima Modifica: 21/05/2016

Questa previsione è sempre più verosimile da quando la piattaforma di e-commerce di Alibaba ha cominciato ad interessarsi dei prodotti made in Italy e in particolare di quelli dell’agroalimentare.
Da ricordare che  i francesi sono presenti in Cina da decenni con cospicue quote di mercato, in particolare nel vino e nei formaggi, ora sarà la volta dell’Italia?
La presentazione delle iniziative di Alibaba insieme alla nuova Agenzia dell’ Ice è in programma a Shanghai per il prossimo 30 maggio.

Nell’occasione verrà annunciata la super promozione che parte tra il 1° e il 4 giugno, verrà  poi replicata il 9/9 (9 settembre) e infine l’11/11 (novembre).

Alibaba lancia così i giorni del made in Italy in Cina con  le eccellenze della produzione italiana. Principalmente il food&wine ma non solo, scendono in campo anche i prodotti della moda e del design.

Ma tra i circa 90  brand italiani che avranno accesso alla vetrina di Alibaba in Cina spiccano innanzitutto i  prodotti dell’agroalimentare, come Barilla, Lavazza, Ferrero e Coop per l’alimentare, e Allegrini, Arnaldo Caprai, Feudi San Gregorio, Fontanafredda, Marchesi de' Frescobaldi, Planeta, Villa Sandi e Mezzacorona per il vino.

La piattaforma di Alibaba può rivelarsi in questo contesto un  importante canale per entrare in Cina, con i suoi 4oo milioni di clienti: nel 2015 la società, quotata a NewYork, ha realizzato ricavi per l5,7miliardidi dollari (+33%), per il 76% nella distribuzione in Cina.

Secondo i dati di Federalimentare, l’anno scorso il made in Italy agroalimentare per uso alimentare in Cina ha raggiunto 388 milioni, con un balzo del 25%; che sale a 425 (+18,5%) includendo i prodotti destinati all’alimentazione animale. La crescita è incoraggiante ma anche l’import cinese è aumentato di oltre il 20% a 627 milioni.

Inchiesta di INformaCIBO a cura di Elena Caccia

Agroalimentare on line. Possibilità reale o immaginaria? Cosa ne pensano i nostri produttori dell’agroalimentare?
 

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