Isole Borromee, la meta ideale per una fuga dalla città
di Giulia Milani
Ultima Modifica: 04/08/2021
Tra i laghi più belli della nostra penisola rientra sicuramente il lago Maggiore, un tesoro naturalistico che offre panorami mozzafiato. A renderlo particolarmente pittoresco, oltre alle rigogliose montagne che lo circondano, sono le isole che lo costellano. Tra queste ci sono le Isole Borromee, cinque gioiellini annoverati anche dal The New York Times tra i dieci luoghi più affascinanti del mondo.
Le isole Borromee: cosa vedere
L’arcipelago delle Isole Borromee è situato nel Golfo Borromeo, il tratto di lago che bagna i tre principali comuni turistici della zona: Stresa, Verbania e Baveno. Si compone di tre isole, un isolino e uno scoglio: Isola Madre, Isola Bella, Isola dei Pescatori, Isolino di San Giovanni e Scoglio della Malghera. Si chiamano “Isole Borromee” perché nel XIV secolo furono acquistate dai Borromeo, potenti feudatari della zona, che ancora oggi possiedono l’Isola Bella e l’Isola Madre.
Tra gli scorci indimenticabili, le antiche ville e i giardini curati, queste isole sono la meta perfetta per una vacanza all’insegna del relax o per un weekend fuori porta lontano dal caos cittadino.
Isola Madre
L’Isola Madre è la più grande di tutto l’arcipelago. Qui potrete ammirare il regale Palazzo Borromeo e rimanere estasiati dai colori del giardino all’inglese di otto ettari. Il palazzo ospita al suo interno magnifici arredi d’epoca, ritratti, porcellane, lo spettacolare salotto veneziano con un perfetto e raffinato tromp l’oeil, e i teatrini delle marionette. Il parco botanico inglese è caratterizzato invece dalla presenza oltre 2000 specie floreali provenienti da tutto il mondo, comprese piante esotiche e specie rare. È uno spettacolo unico anche grazie alla presenza di pavoni bianchi che girano liberamente nel parco e vi accompagneranno nella visita.
Isola Bella
Anche l’Isola Bella ha il suo Palazzo Borromeo, composto da oltre 20 sali ricche di opere d’arte barocca. Cuore del palazzo è la Galleria Berthier, che raccoglie oltre 130 quadri con copie di opere di maestri del calibro di Raffaello, Correggio, Tiziano, Guido Reni.
Ambienti unici sono poi la Sala del Trono, la Sala delle Regine, il Salone degli Arazzi e le Grotte. Ma le meraviglie non sono finite qui: non si può lasciare l’isola senza aver visto il giardino barocco all’italiana con il Teatro Massimo e le sue dieci terrazze colorate di un colore diverso ad ogni fioritura.
Isola dei Pescatori
Conosciuta anche come Isola Superiore, l’Isola dei Pescatori è l’unica abitata stabilmente, anche se da una piccola comunità. L’antico borgo, che un tempo ospitava i pescatori, mantiene intatta la struttura architettonica originale. Tra i vicoli si trovano il Museo della Pesca, con racconti di storie e tradizioni dei pescatori, botteghe e ristoranti.
Le Isole Borromee possono essere raggiunte facilmente in traghetto dalle principali località sul lago, come Stresa, Locarno, Arona, Pallanza e Laveno. È importante però tenere presente che, mentre l’Isola dei Pescatori, essendo abitata, si può visitare tutto l’anno, le altre due sono chiuse durante i mesi invernali.
Le specialità gastronomiche del Lago Maggiore e Isole Borromeo
La specialità del lago Maggiore è il pesce di lago, un prodotto di grande qualità che da sempre ha ricoperto un ruolo di rilievo nella gastronomia di questi territori. Grazie al rilancio degli ultimi anni, ai progetti come “Comunicare il pesce di lago per promuovere la pesca e l’acquacoltura sostenibili” della provincia del Verbano-Cusio-Ossola, e all’impegno degli enti e dei ristoratori della zona, comincia ad essere apprezzato anche dai non locali.
I pesci di lago vengono generalmente classificati in:
- autoctoni, la cui presenza in quell’area è documentata in tempi storici: trota, luccio, salmerino, storione, alborella, tinca, agone.
- alloctoni, provenienti da altri bacini e introdotti accidentalmente o intenzionalmente in diverse epoche storiche: coregone, lucioperca, siluro, persico, gardon, carpa.
Tra i piatti tipici che da sempre vengono proposti sulle tavole della zona c’è il Risotto al pesce Persico. Il pesce (che può essere sostituito anche con la trota o il lucioperca, per sfruttare e valorizzare le nuove specie alloctone) è servito impanato e fritto sopra un letto di risotto al Parmigiano e burro. Poi tra i grandi classici ci sono la frittura di pesce e il pesce di lago in carpione, marinato con aceto, cipolle e erbe aromatiche.
Dove mangiare sulle isole Borromee e nella provincia del Verbano-Cusio-Ossola
Sull’isola dei Pescatori, un piccolo angolo pittoresco in cui fermarsi a gustare le specialità del luogo è il Ristorante Italia. A gestirlo è Stefano Ruffoni, ristoratore e pescatore di professione, che oltre al ristorante, sull’isola possiede anche una pescheria.
Per una vacanza o un weekend stellati, invece, gli indirizzi da non perdere sono due: il ristorante Il Portale a Pallanza, dove potrete assaggiare le prelibatezze preparate dallo chef Massimiliano Celeste, e il ristorante Piccolo Lago a Verbania dello chef Marco Sacco, fondatore del movimento Gente di lago e di fiume, per la tutela e la promozione del mondo di acqua dolce.
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