InformaGiro, Tappa 14: San Vito al Tagliamento – Monte Zoncolan in 10 assaggi - InformaCibo

InformaGiro, Tappa 14: San Vito al Tagliamento – Monte Zoncolan in 10 assaggi

di Simone Pazzano

Ultima Modifica: 02/05/2018

La quattordicesima tappa del Giro d’Italia 2018 è tutta friulana. Si parte da San Vito al Tagliamento, in provincia di Pordenone, per arrivare sul monte Zoncolan, altura della provincia di Udine.

Il territorio attraversato è ricchissimo dal punto di vista enogastronomico. Ci troviamo infatti tra le colline in cui si producono i celebri vini friulani e un gran numero di eccellenze a marchio Dop e presidi Slow Food. Basti pensare al prosciutto San Daniele, conosciuto e amato ormai in tutto il mondo, e a formaggi squisiti, sia freschi di latteria, che più stagionati, come il Montasio.

Ma questo è un territorio in cui sono forti anche i segni lasciati dalla storia. Si tratta di un’area di insediamenti preromani e romani e l’antico borgo medievale di San Vito al Tagliamento merita sicuramente una tappa. Da non perdere poi gli itinerari della Grande Guerra, che hanno come silenzioso testimone il fiume Tagliamento, con i suoi caratteristici canali intrecciati: percorsi che uniscono l’aspetto storico-culturale a quello naturalistico.Un territorio perfetto per fare trekking e andare in bicicletta, tra una mangiata e l’altra.

Una nota sportiva per gli amanti del Giro e in generale del ciclismo: quella del Monte Zoncolan è considerata la salita più dura d’Europa, 10 km al 12% di pendenza media con punte del 22%.

Ecco 10 ispirazioni curiose per conoscere meglio l’area della tappa, cosa vedere e cosa gustare tra San Vito al Tagliamento e il Monte Zoncolan.

#InformaGiro San Vito al Tagliamento – Monte Zoncolan

  1. OGGI – I luoghi del gusto in Friuli Venezia Giulia sono davvero tanti e così recentemente la regione ha lanciato il progetto Strada del Vino e dei Sapori, un’esperienza di viaggio alla scoperta del cibo e del patrimonio vitivinicolo del territorio. Sei itinerari per altrettante esperienze, permettono di conoscere i produttori e il meglio delle loro produzioni.
  2. IERI – La produzione casearia locale in passato era organizzata con la formula delle Latterie Turnarie: le famiglie portavano il loro latte in queste strutture e, a seconda dei turni, lo lavoravano per poi venderlo. Ora sono rimaste pochissime e la formula turnaria è diventata sociale: il produttore ha smesso di vendere il formaggio in maniera indipendente e ha cominciato a ricevere denaro in proporzione alla quantità di latte portato.
    montasio
  3. A TAVOLA – Prodotta nelle valli della provincia di Pordenone, la pitina è una specialità di origini contadine, nata per conservare la carne nei mesi autunnali e invernali, in zone tradizionalmente povere. È una polpetta di carne (camoscio, capriolo, pecora o capra) a cui vengono aggiunti sale, aglio, pepe nero, che si può mangiare cruda a fettine, ma anche scottata e servita con la polenta.
  4. A TAVOLA #2 – Musèt e brovada è uno dei piatti tipici di queste zone del Friuli. La brovada Dop è un condimento fatto di rape macerate nelle vinacce e fermentate che in questo caso si accompagnano al musetto di maiale (molto simile al cotechino).
  5. PRODOTTI TIPICI – In questa tappa che sconfina tra le province di Pordenone e Udine, il re dei prodotti tipici è sicuramente il Prosciutto di San Daniele Dop, un’eccellenza dal sapore inimitabile, frutto di una tradizione millenaria e di un microclima unico.
  6. IL SIMBOLO – Il fogolar friulano è il simbolo della tradizione locale. È il focolare intorno al quale si riunivano le famiglie per stare insieme, affrontare le giornate più fredde e, ovviamente, consumare i pasti.
    prosciutto san daniele
  7. FORSE NON LO SAPEVI… San Daniele del Friuli non è solo la casa del celebre prosciutto Dop. La cittadina friulana ha infatti anche una grande tradizione nella produzione della trota affumicata, allevata nelle acque del fiume Tagliamento.
  8. NEI DINTORNI – A pochi chilometri, c’è Fagagna, uno dei borghi più belli d’Italia, dove nascono due prodotti squisiti. Il Pestàt, specialità a metà tra il condimento e la conserva, che è lardo mescolato con carote, sedano, cipolla e spezie, insaccato in un budello e messo a stagionare; e il formaggio Latteria di Fagagna.
  9. TENTAZIONI – Il Friuli è terra di vini eccezionali. È un piacere quindi abbandonarsi alle Doc Friuli Grave: i bianchi, come il Friulano, sono vini freschi, fruttati ed eleganti, mentre i rossi, come il Refosco dal Peduncolo Rosso, sono armonici e profumati da giovani, pieni e strutturati se invecchiati.
  10. TRADIZIONI – Fare colazione in latteria è una delle tradizioni storiche del territorio. Oltre al latte fresco, si possono mangiare ricotta, yogurt, panna cotta. Anche se il vero friulano non tarda molto ad assaggiare poi un pezzo di formaggio con un bicchiere di vino.

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L'Autore

Giornalista

Giornalista e digital strategist per ViaBagutta Comunicazione. Scrivo di food & beverage per testate di settore come Informacibo.it e Osserva Beverage de La Repubblica. Curo "Onde", una newsletter dedicata ai temi della comunicazione e "Blu Mediterraneo", community per gli amanti del mare.