In arrivo l’Ufficio dedicato alla Dieta Mediterranea al Mipaaf
Lo ha annunciato la ministra Bellanova durante la Giornata del decennale Unesco. Nel 2021 il Programma Comunicazione istituzionale anche in vista di Expo Dubai
di Donato Troiano
Ultima Modifica: 15/05/2024
In occasione della Giornata di celebrazione del decennale del Riconoscimento Unesco della Dieta Mediterranea come Patrimonio Culturale Immateriale dell’Unesco, la ministra Teresa Bellanova ha annunciato, in una videoconferenza promossa da Mipaaf, Mattm, Mibact, Maeci, Ministero della Salute, Miur e Comitato Nazionale Italiano per L’Unesco, alcune delle iniziative dedicate allo studio, tra cui la creazione dell’Ufficio per la Dieta Mediterranea presso il ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali (Mipaaf).
Nei piani della ministra Bellanova rientra anche lo sviluppo di un portale web finalizzato a promuovere e diffondere i principi della dieta mediterranea, l’avvio nel prossimo anno di un programma di comunicazione istituzionale sulle tematiche legate all’alimentazione, anche in vista di Expo Dubai, e il lancio di un progetto sull’Educazione alimentare nelle Scuole e nelle Università.
“Un impegno importante – ha detto Bellanova – perché siamo convinti della straordinaria forza e rilevanza di questo patrimonio e trasmetterlo alle nuove generazioni pensiamo sia un compito necessario a cui non vogliamo sottrarci”. “Il 16 novembre 2010 per il nostro Paese è una data importante, è il riconoscimento di una distintività”, ha precisato la ministra, “e se oggi la celebriamo come merita, anche in un momento complesso come quello che stiamo vivendo, è per ribadire che è un patrimonio che va tutelato, salvaguardato, protetto. Ecco perché abbiamo fortemente voluto nel nostro Paese l’obbligo dell’indicazione d’origine in etichetta per latte, formaggi, pasta, riso, derivati del pomodoro, carni trasformate”.
Nel corso della videoconferenza organizzata per l’occasione, la ministra ha poi ricordato: “In Europa abbiamo chiesto di voltare radicalmente pagina sull’etichettatura nutrizionale fronte-pacco, perché crediamo nel diritto dei consumatori a informazioni corrette, a sistemi che garantiscano il diritto alla trasparenza sul viaggio del cibo dal campo e dal mare alla tavola, e che promuovano stili alimentari sani. E tutto questo la Dieta Mediterranea lo è”.
Il ministro alla Salute Roberto Speranza: “Dieta mediterranea è fondamentale per la salute”
In occasione della Giornata di celebrazione del decennale del Riconoscimento Unesco della Dieta Mediterranea, anche il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha voluto ribadire l’importanza di una corretta alimentazione, che è alla base di una vita in salute.
“Una buona salute non significa solo avere ospedali all’altezza o presidi territoriali efficaci, poter contare su medici infermieri e personale sanitario. Salute significa anche ogni giorno creare le condizioni per star bene e quello che mettiamo sulla tavola è essenziale rispetto a questo obiettivo”, ha dichiarato Speranza. “Nella dieta mediterranea ci sono pezzi della nostra identità e tradizione, ma anche alimenti che possono aiutare a far vivere meglio le persone. Questo è vero per tutte le generazioni, ma soprattutto ai più piccoli dobbiamo insegnare a scegliere alimenti che diano loro l’opportunità di una salute migliore. Per questo tutti insieme, a livello internazionale dobbiamo lavorare affinché la dieta mediterranea sia protagonista della programmazione della buona salute nei prossimi anni”.
Il ministro dell’ambiente Sergio Costa, preservare la dieta Mediterranea con attenzione a clima
“I mutamenti climatici incidono anche e soprattutto sulla dieta mediterranea. Ecco perché nell’essere orgoglioso del riconoscimento che si celebra oggi, ritengo sia necessario anche un impegno affinché questo sia un patrimonio da conservare anche nel futuro, per i nostri figli e nipoti”, ha sottolineato il ministro dell’ambiente Costa, e richiamando il tema ambientale ha aggiunto “Nel campo ambientale la dieta mediterranea ha una valenza significativa: pensiamo all’importanza della biodiversità agricola e alla strategia per la tutela della biodiversità per cui l’Italia è promotrice a livello europeo. Ma la dieta mediterranea è fatta anche di tradizioni, cultura, convivio, saggezza. Tutto questo – ha concluso il ministro – rischia di venir meno se non prestiamo la giusta attenzione ai cambiamenti climatici”.
Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, dieta mediterranea settore primo piano economia
“La dieta mediterranea è un fattore straordinario di riconoscimento e promozione per la cucina italiana nel mondo e per il nostro sistema agroalimentare. Un settore di primo piano per l’economia italiana che vogliamo valorizzare ancora di più: cito un dato su tutti, 538 miliardi di euro di fatturato pari al 25% del Pil nazionale“, ha detto nerll’intervento video il ministro degli esteri Di Maio.
“L’Ue – ha proseguito – è il principale mercato di destinazione dei nostri prodotti agroalimentari pari al 64% con circa 14.3 miliardi di euro nei primi 6 mesi di quest’anno, anche le esportazioni dirette verso i paesi extra Ue in questo stesso periodo sono cresciute del 4% su base annua attestandosi a circa 7,9 miliardi di euro. L’importanza della dieta mediterranea è stata fatta propria anche da diverse agenzie Onu, come l’Unesco e la Fao, sia sotto il profilo della sostenibilità e biodiversità sia della lotta allo spreco alimentare. La stessa Organizzazione Mondiale della Sanità da tempo ha valorizzato caratteristiche nutrizionali e salutistiche della dieta mediterranea“.
Lucia Azzolina, scuola veicolo diffusione corretta alimentazione
“Oggi è, di fatto, la festa della nostra tavola, di quell’arte enogastronomica che noi italiani curiamo e tramandiamo da anni. La dieta mediterranea è una sintesi perfetta di influenze, di culture e di storia, che ci ha resi celebri nel mondo per i suoi benefici sulla salute. Oggi sappiamo tutti che la dieta mediterranea ha un ruolo importante nel prevenire e contrastare l’insorgenza di patologie che di solito sono connesse a comportamenti alimentari scorretti. E la scuola ha un ruolo decisivo nel sensibilizzare i più giovani, e, di conseguenza, le loro famiglie, ad una corretta alimentazione“, ha così sottolineato la ministra dell’Istruzione Azzolina. “Non solo – ha aggiunto – Il pasto che si consuma a scuola è parte integrante del progetto educativo, perché racchiude insieme molte cose: la socialità, la cultura, lo scambio. C’è poi l’aspetto formativo: nelle nostre scuole tecniche e professionali si formano quelle alte professionalità che operano nel settore alimentare, fra cui migliaia di cuochi che diventano ambasciatori della dieta mediterranea nel mondo. A questi indirizzi di studio dobbiamo dedicare una rinnovata attenzione“. La ministra ha sottolineato che “nel celebrare questa Giornata non possiamo dimenticarci di quanti, a causa delle loro condizioni economiche, vivono condizioni di denutrizione o malnutrizione. Accade ancora in troppe famiglie. C’è chi ha troppo e chi ha troppo poco. Siamo e restiamo in prima linea nel contrastare le disparità, lo spreco del cibo. Siamo e restiamo in prima linea nel tutelare il diritto alla salute, anche nelle scuole e nelle mense scolastiche dove migliaia di bambini consumano il loro pasto migliore, a volte il loro unico pasto o quasi. Continueremo a lavorare in questa direzione per sostenere e promuovere ogni iniziativa che tuteli una corretta alimentazione dei nostri ragazzi”.
Alfonso Pecoraro Scanio con lo chef Alessandro Circiello: #NoFakeFood #IoMangioItaliano per la Dieta Mediterranea
“La piramide della dieta mediterranea punta soprattutto su frutta e verdura cui l’Onu ha dedicato il 2021. L’Italia è il Paese dell’ortofrutta e della dieta mediterranea e dobbiamo valorizzare anche questa parte del made in Italy”. Lo ha dichiarato Alfonso Pecoraro Scanio, Presidente della Fondazione UniVerde e già Ministro delle Politiche Agricole e dell’Ambiente, in occasione dei 10 anni dell’iscrizione della Dieta Mediterranea nella prestigiosa Lista del Patrimonio culturale immateriale dell’Umanità – UNESCO.
“A Roma presso Esposizione con lo chef Alessandro Circiello, e i rappresentanti della Federazione Italiana Cuochi delle 5 province del Lazio, e al Mercato di Campagna Amica al Circo Massimo, con la cuoca contadina Ilaria Marino, abbiamo ricordato l’importanza e i valori della dieta mediterranea anche dal punto di vista di chi fa ristorazione, affinché dalle cucine possano sempre più uscire cibi salutari e sicuri, ispirati ai principi di un’alimentazione equilibrata e completa. Rilanciando inoltre l’appello a sostenere cuochi, ristoranti e tutto il settore che ruota attorno agli operatori della ristorazione, soprattutto in questo momento di grande difficoltà”.
Il video sulla Dieta Mediterranea con l’appello di Alfonso Pecoraro Scanio
2021 Anno Internazionale della Frutta e della Verdura
La dieta mediterranea ha la capacità di valorizzare un’agricoltura e un’alimentazione che possono diventare sempre più biologiche, giocando un ruolo di primo piano nella crescita della filiera corta e nella valorizzazione del lavoro legato all’agroalimentare e alla cucina di qualità ma anche nella difesa dell’ambiente. Un ruolo anche nella lotta al cambiamento climatico e alla fame nel mondo promosso anche dall’Onu che ha designato il 2021 come Anno Internazionale della Frutta e della Verdura.
L’Italia deve valorizzare il suo ruolo di Paese dell’ortofrutta, del biologico e della grande biodiversità anche in questo campo. E difendere la piramide della dieta mediterranea che fa risaltare proprio la funzione della frutta e della verdura insieme a cereali e legumi.
Ripensiamo l’agrifood globale: appuntamento il 1° dicembre
Si terrà l’evento “Resetting the Food System from Farm to Fork – Setting the Stage for UN 2021 FOOD Systems Summit”.
Fondazione Barilla e Food Tank: Post Covid-19, uno sguardo al futuro tra chef e ristorazione
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