Il vissuto degli italiani durante la Prima Colazione
di Informacibo
Ultima Modifica: 08/05/2013
Milano maggio 2013. Partiamo con un segnale di allarme. In Italia negli ultimi 10 anni – racconta l’indagine Doxa “Io comincio bene” commissionata da AIDEPI (Associazione italiana industrie della pasta e del dolce) – nonostante la colazione sia uno dei pasti più amati dai nostri connazionali, è diminuito il numero di quanti la fanno: dal 92% si è scesi all’86%. Di conseguenza, sono quasi raddoppiati (dall’8% al 14%) quelli che la saltano del tutto, i cosiddetti “breakfast skipper” che hanno raggiunto la quota di 7 milioni di persone. Le ragioni per cui non si fa la colazione restano sempre le stesse: stomaco chiuso (50%), si preferisce mangiare qualcosa a metà mattina (47%, in crescita rispetto al 41% del 2004), non si ha tempo (34%), si preferisce fare un pranzo più abbondante (37%).
MA CRESCONO GLI ITALIANI CHE LA FANNO MEGLIO…
La buona notizia è nel fatto che aumentano il numero dei “virtuosi” della prima colazione. Chi la fa tutti i giorni (o quasi) sale dal 79% all’84%, mentre si registra un buon +20% nel numero di quanti preferiscono consumarla solamente a casa (dal 70% del 2004 si arriva all’85% di oggi) concedendosi un po’ di coccole in più prima di iniziare la giornata. E, soprattutto, scende da 4 a 3 milioni il numero degli italiani che dichiarano di fare colazione ma poi tutto si traduce… in un caffè e via senza mangiare nulla.
Allo stesso tempo lievita l’attenzione per la colazione salutista: quasi la metà degli italiani (44%) si dichiarano molto interessati a quei prodotti che riducono la quantità di grassi, zuccheri e cercano di tenere sotto controllo le calorie. Da rilevare infine la notevole crescita di quanti consumano frutta: si sale dal 3,5% circa del 2004 all’8% di oggi.
“IO COMINCIO BENE”: UN BLOG DEDICATO ALLE STORIE DI PRIMA COLAZIONE
Partendo da questa fotografia – con luci e ombre – l’AIDEPI ha pensato di dare vita ad un progetto che promuove la cultura del valore della prima colazione attraverso il lancio del blog “Io comincio bene”– da oggi online -e di una pagina facebook tramite i quali condividere le “buone” storie di prima colazione. Un luogo virtuale dove chi “comincia bene” racconta i suoi riti, le esperienze e i piccoli segreti legati a questo momento, estremamente piacevole per ben 35 milioni di persone. Ma non solo.In collaborazione con il nutrizionista e dirigente di ricerca INRAN Andrea Ghiselli e l’antropologo alimentare Sergio Grasso, è stato sottoscritto il manifesto dell’ “Io comincio bene”: un decalogo con 10 consigli pratici (vedi scheda allegata) per trasformare la propria colazione in una buona colazione o, magari, scoprire quegli accorgimenti utili per vincere le difficoltà che spingono gli italiani a saltare questo pasto fondamentale per la nostra dieta alimentare.
IL MENU’ DEGLI ITALIANI A COLAZIONE
Entrando più nello specifico nell’indagine, dal punto di vista degli alimenti che arrivano sulle nostre tavole a colazione si registra – almeno sulla carta e a prescindere dalle dosi, che sono di fondamentale importanza – un corretto mix di carboidrati complessi, proteine, grassi e zuccheri semplici.
Saldamente al primo posto troviamo i biscotti, scelti da 6 italiani su 10(58%), seguiti da pane e/o fette biscottate, con o senza marmellata, miele e creme spalmabili alla nocciola o al cacao (19%). A seguire, più o meno a pari merito (tra il 7% e il 9% dei consensi), 3 gruppi di alimenti: cereali/muesli;merendine/brioches/cornetti confezionati e yogurt. Tra le bevande cresce (14%) il peso del tè, accanto ai più tradizionali latte (35%), caffè (33%) e caffellatte/cappuccino (28%).
LA PAROLA AGLI ESPERTI: ANDREA GHISELLI E SERGIO GRASSO
“Il migliore modo per affrontare la giornata – afferma il nutrizionista e dirigente di ricerca INRAN Andrea Ghiselli – è quello di non saltare mai la prima colazione, meglio se fatta a casa, per poi dar vita ad un richiamo verso le 10 con uno yogurt o un frutto. In generale gli italiani, a guardare i risultati di questa ricerca, sembrano approcciare nel modo giusto alla colazione, scegliendo prodotti come biscotti, fette biscottate, pane e marmellata o creme spalmabili, oppure indirizzandosi verso i cereali, in particolare quelli innovativi che contengono al loro interno frutta secca e fibra”.
“La colazione da noi – spiega l’antropologo alimentare Sergio Grasso – è sinonimo di dolcezza, non solo nel senso che nella tradizione mediterranea (Italia, Spagna, Francia) si mangiano spesso cose dolci, a differenza di quanto accade nel Nord Europa, dove è il salato a essere in primo piano… A livello emotivo, questa voglia di cose dolci, di coccole, è l’altra faccia di un desiderio irrazionale che ci spinge a non decidere subito, a indugiare davanti alle scelte che poi inevitabilmente dovremo prendere nel corso della giornata. La colazione è un dolce bivio di fronte al quale ci attarderemmo – se fosse possibile – per tutta la giornata”. “Il primo pasto della giornata – prosegue Grasso – potrebbe essere correttamente rappresentato con uno smile: esprime la voglia di partire con il piede giusto, con un sorriso, appunto, una parentesi di confronto, tenerezza, condivisione, dialogo. All’opposto di questo schema ideale abbiamo il modello “breakfast skipper”: colui che salta la colazione, inconsciamente elimina dalla vita la dolcezza, la considera una perdita di tempo, qualcosa di superfluo e di non conveniente. Salta i preamboli e va dritto al cuore, razionale, della giornata…”.
NORD E DONNE PIU’ VIRTUOSI: LA SALTANO SOPRATTUTTO I GIOVANI UOMINI DEL SUD
Se guardiamo alla geografia e alle diversità di genere,le caratteristiche di chi comincia bene si trovano più al Nord che al Centro e al Sud e più frequentemente nelle donne che negli uomini.
Infatti mano a mano che si scende verso Sud aumenta l’abitudine sociale a fare colazione da soli, a variarla poco (l’87% degli italiani, infatti, fa sempre la stessa colazione), a farla al bar o, addirittura a saltarla. E’ sintomatico che tra i cosiddetti breakfast skipper ci sia una percentuale particolarmente alta (20%) di uomini, under 34, studenti, del Sud e delle Isole.
SE UN GENITORE NON FA COLAZIONE, RADDOPPIANO I BAMBINI CHE LA SALTANO
L’esempio dei genitori in questa scelta resta decisivo. Come emerge dall’indagine in una famiglia in cui non si fa colazione raddoppia la percentuale di bambini (dall’11% al 26%) che decidono di non farla.
“Di norma i genitori che preparano la colazione e siedono a tavola con i propri figli – afferma Andrea Ghiselli – li educano a un comportamento alimentare più corretto che si ripercuote positivamente anche nella scelta degli altri pasti e, più in generale, nello stile di vita adottato dai ragazzi: quelli che mangiano con i propri genitori, di norma consumano più frutta e verdura e guardano meno la televisione.”
UNDER 25: SPESSO (60%) LA FANNO DA SOLI MA SOCIALIZZANDO SUL WEB…
Colpisce infine scoprire che tra quanti fanno colazione da soli – il 52% degli italiani – ci sono molti under 25. Che però hanno l’abitudine, più degli altri italiani (in tutto parliamo di 3,5 milioni di persone), di aprirsi al mondo esterno e alla socialità (virtuale) attraverso facebook, internet, twitter, mail e sms, mentre sorseggiano un caffè o mangiano qualcosa di dolce. Per 1 milione d’italiani l’accesso alla rete, la mattina, avviene addirittura ancora prima di un caffè o di lavarsi…
“IO COMINCIO BENE”: ONLINE IL PRIMO BLOG
DEDICATO ALLA CULTURA DELLA PRIMA COLAZIONE
Promuovere il valore della “buona” prima colazione attraverso la condivisione di storie, curiosità, informazioni che vedono protagonista il primo pasto della giornata, fondamentale per una corretta alimentazione. Questo l’obiettivo della campagna “Io comincio bene”, promossa da AIDEPI, (Associazione delle industrie del dolce e della pasta italiane), il primo comparto del settore alimentare nazionale, orgoglio e bandiera del nostro Made in Italy all’estero.
Il progetto parte oggi, 7 maggio, con il lancio del blog “Io comincio bene” (www.iocominciobene.it): un luogo virtuale dedicato ai mille risvolti di questo “rito” amato da 7 italiani su 10. Ma non solo. La valorizzazione degli aspetti associati alla prima colazione vivrà anche su una pagina facebook, declinata attraverso lo stesso nome.
Quali sono i contenuti del blog? Grande spazio è dedicato alle storie di prima colazione, dall’Italia ma anche dal Mondo: dai modi differenti di consumare la colazione a come apparecchiare la tavola, dalla colazione del manager a quella della donna multitasking. Ospiti e padroni di casa al tempo stesso, il nutrizionista Andrea Ghiselli e l’antropologo Sergio Grasso, diranno la loro sugli aspetti nutrizionali e sociologici legati a questo rito. Oltre a raccontarci, in diretta, la loro colazione e le emozioni legate a questo momento della giornata…
IL VALORE DELLA PRIMA COLAZIONE ITALIANA
La prima colazione, al pari di pranzo e cena, è un pasto a tutti gli effetti: saltarla vuol dire rinunciare a uno dei cardini del nostro fabbisogno giornaliero e partire “in riserva”. Consumata regolarmente, all’interno di una dieta sana ed equilibrata influisce positivamente sullo stile di vita e contribuisce a migliorare, a ogni età, lo stato di salute, riducendo il rischio di sovrappeso e obesità.
L’elemento distintivo della nostra prima colazione all’italiana sta in primo luogo nella qualità e nella varietà degli alimenti che si assumono. Oggi gli italiani consumano, alternandoli, biscotti, pane e fette biscottate (con o senza marmellata, miele e creme spalmabili alla nocciola), cereali, muesli, merendine, brioches, cornetti confezionati e yogurt. E anche se non fa parte delle nostre abitudini gastronomiche, rispetto al passato consumano più frutta. La prima colazione rappresenta inoltre una delle carte vincenti del benessere psico-fisico essendo associata infatti ad un miglioramento della capacità di memorizzazione e del livello di concentrazione. è importante soprattutto per i bambini, che hanno bisogno di tanta energia per mantenere alto il livello di attenzione per tutta la mattinata a scuola.
UN MAPPAMONDO DI COLAZIONI: COME SI COMINCIA LA GIORNATA NEI 5 CONTINENTI
In ogni angolo del mondo gli ingredienti della prima colazione variano in base alle culture e alle abitudini alimentari. Nel bacino del mediterraneo, e soprattutto in Italia, la colazione è sinonimo di cibi dolci. E nel Mondo, forse, solo la colazione sudamericana si avvicina leggermente a questo modello. Nei Paesi asiatici il piatto principale è il riso mentre sulle tavole del Nord Europa non mancano mai al risveglio il salmone affumicato e le aringhe. Gli anglosassoni, infine, non potrebbero mai rinunciare al tradizionale “egg and bacon”. Insomma, ad ogni latitudine ce n’è per tutti i gusti. E allora vediamo più da vicino come prende il via la giornata nei 5 continenti.
E’ LA DOLCEZZA DEGLI ALIMENTI IL TRATTO DISTINTIVO DELLA COLAZIONE MEDITERRANEA
Il nostro viaggio parte proprio dalla nostra colazione, quella mediterranea, che rappresenta gli usi e i costumi alimentari di Paesi come l’Italia, la Francia, la Spagna e la Grecia. Il comune denominatore che lega queste Nazioni a colazione è senza dubbio la preferenza al dolce rispetto al salato.
In Italia, tra gli alimenti protagonisti della tavola ci sono biscotti, pane e fette biscottate, con o senza marmellata, miele e creme spalmabili alla nocciola o al cacao. Negli ultimi anni poi sono entrati a far parte della nostra tradizione alcuni alimenti “internazionali” come ad esempio i cereali. Spesso a colazione si consumano anche merendine, brioches, cornetti confezionati e yogurt. Mentre per quanto riguarda le bevande, vanno per la maggiore latte, caffè, caffellatte, cappuccino e tè. Da rilevare inoltre che nel nostro Paese è in crescita il consumo di frutta, un alimento abbastanza estraneo alla nostra tradizione a colazione.
La Francia, invece, è la patria del caffelatte, della crepe guarnita di zucchero ma soprattutto del croissant. Queste celebri “brioche”, sorprendentemente, non sono state inventate in Francia, bensì in Austria.
Nel 1686 i turchi cercarono di espugnare Vienna scavando dei passaggi sotterranei durante la notte. Ad accorgersene furono i fornai, che diedero l’allarme e salvarono la capitale e per premiarli fu concesso loro d’inventare un dolce: nacquero cosi i kipfel, brioche a forma di mezzaluna, per evocare il simbolo presente nella bandiera turca. In seguito la regina Maria Antonietta li portò in Francia, dove presero il nome di croissant.
Per ciò che concerne la Spagna, la colazione tipica è a base di caffè latte, brioche e cioccolato in tazza molto denso. In alcune zone della Spagna centrale c’è l’abitudine di consumare caffè con leche e churros o porras, brioche che si accompagnano al cioccolato caldo.
Infine gli abitanti della Grecia, sono, rispetto alla media europea, grandi consumatori di frutta come anguria, melone, pesche o le gustose banane cretesi. Più in generale la tipica colazione greca è a base di caffè greco, tipico per la polvere di caffè che si sente fra i denti mentre lo si beve, ma che – in realtà – è di origine turca, yogurt bianco con miele o noci, formaggio fresco, un dolce a base di frutta secca, uva sultanina e miele.
DAL DOLCE AL SALATO…LA COLAZIONE NORDEUROPEA
Se prendiamo ad esempio i cibi principali consumati al mattino da inglesi, tedeschi e scandinavi avremmo il cosiddetto modello di colazione nord-europeo.
Il menù anglosassone è certamente la colazione più conosciuta a livello internazionale: le uova strapazzate con il bacon ad esempio sono servite in tutti i grandi alberghi. Tra gli altri piatti forti compaiono le salsicce, il rognone, la carne di montone, ma anche i funghi e i cereali. Immancabili, inoltre, il tè, il pane tostato, il burro, il miele e la marmellata.
Anche in Germania appena alzati, i cibi consumati per darsi il giusto sprint sono considerati le uova e la pancetta. A questo abbinamento di base i tedeschi aggiungono volentieri brioche salate e wurstel.
Direttamente dalla Scandinavia arriva, invece, la tradizione delle aringhe e del tonno a colazione, accompagnate da pane scuro e integrale, pancetta, uova, krapfen, wurstel e succo di mirtillo.
NELLA PATRIA DEI MUFFIN (E DEI PANCAKES): LA COLAZIONE A STELLE E STRISCIE
In qualsiasi città degli Stati Uniti, un must della Prima Colazione sono i pancakes. Si tratta di frittelline fatte con farina, uovo, zucchero e lievito, servite impilate e abbondantemente cosparse da sciroppo d’acero. Oppure si possono trovare i muffin, soffici dolcetti con cioccolato o frutti di bosco, e i doughnut, ciambelle ricoperte di cioccolato o glassa di zucchero. Gli statunitensi, poi, non rinunciano neppure ai sapori salati nel breakfast e accompagnano volentieri al pane prosciutto cotto, formaggi e uova. Anche tè, caffè, pane, burro, dolci e torte possono apparire con frequenza sulle tavole degli americani che fanno colazione a casa.
RISO ANCHE A COLAZIONE… IN MEDIO ORIENTE è UN MUST
In medio Oriente il riso è protagonista anche a colazione. Non è un caso che in Cina la parola colazione significhi proprio “riso del mattino”. La bevanda più richiesta invece è il pregiato tè bianco accompagnato dai fan (un piatto a base di cereali come riso, orzo, granturco) o dal cai (un contorno fatto di pesce, carne o verdure). Ma attenzione: in controtendenza con gran parte del mondo sulla tavola dei cinesi non troverete mai latte o caffè.
Difficile invece che l’indiano consumi la prima colazione. Ma nelle famiglie del ceto alto dell’India al mattino – sulla tavola – non mancano il tipico pane chapati, gli involtini di riso e cocco dosa, le focaccine di farina e patate cotte al forno e chiamate poori, il puttu e i vada. Fa eccezione il Nord dell’India dove si prediligono i più calorici legumi viste le insidie climatiche e all’alba si consuma una minestra di piselli secchi con una particolare pasta fatta a mano e chiamata thukpa.
Mentre in Giappone i fedelissimi del modello nipponico – al loro risveglio – amano cibarsi di riso, uovo crudo, pesce, verdure, funghi e zuppe varie. La colazione tipica prevede tè, riso, zuppa di miso, ma anche alghe, tofu grigliato (formaggio di soia), vongole e uova.
Nel Sud est asiatico, molto apprezzato l’abbinamento di riso e pesce diffuso nelle Filippine e a Singapore, con l’aggiunta di latte e cocco.
ANCHE IN AFRICA ESISTONO TRADIZIONI LEGATE AL PRIMO PASTO DELLA GIORNATA
La tradizione culinaria più spiccata nel continente africano è sicuramente quella berbera. Nei paesi magrebini al mattino ci si delizia con il tè verde alla menta accompagnato da fette di semplice pane bianco abbinato al cous-cous e a qualche goccia del pregiato olio argan, dal sapore di nocciola e dal colore dorato. In Senegal e nel Gambia, invece, si prediligono le arachidi accompagnate da un impasto di miglio, pomodori e verdure.
IN SUD AMERICA…LA COLAZIONE PIU SIMILE ALLA NOSTRA
La colazione sudamericana è quella che più somiglia alla nostra: comprende infatti caffellatte, te o yerbamate, insieme con pan dulce, o medialunas, croissant in formato mignon. Ma ci sono delle eccezioni, come in Perù. Ai discendenti degli Incas andini come primo pasto della giornata piace consumare il tamole, un impasto bollito di mais, carne e olive servito con una copertura di foglie di banano. Ma sulle coste del Perù si mangia spesso anche un piatto di pesce fritto con le cipolle chiamato cebiche. Infine, sulla tavola dei peruviani – di primo mattino – non mancano mai burro, marmellata e il caratteristico lomito al sugo, un pasticcio di carne, cipolle e pomodoro che si abbina bene a tè e caffè.
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