Il vino che piace ai Millennials: Pasqua presenta la ricerca di Episteme sui trend emergenti
di Informacibo
Ultima Modifica: 14/03/2017
Il vino conquista all’estero un pubblico giovane, attento alla salute e all’autenticità dei prodotti, alla ricerca di autenticità e storie vere.
E’ quanto emerge dalla ricerca “Millennial e Wine Trend: Usa, Italia e Giappone a confronto”: un’indagine condotta dalla società di ricerca Episteme per conto di Pasqua Vigneti e Cantine, presentata a Milano (Su INformaCIBO: PASQUA CANTINE E VIGNETI sfiora i 50 milioni di fatturato e guarda ai nuovi mercati).
L’azienda vitivinicola di Verona d’altronde ha saputo guadagnarsi l’attenzione dei giovani adulti con un prodotto pensato ad hoc: Passione e Sentimento, l’etichetta dedicata ai Millennial. Una piccola tipicità locale che sull’etichetta riporta uno dei simboli della città di Verona nel mondo, il muro di Romeo e Giulietta. Il nettare è prodotto con un’antica tecnica di vinificazione tipica del Veronese, tramite appassimento, come si procede per l’Amarone, ma con tempi più ridotti (circa 30-45 giorni di appassimento) che rendono un vino più “facile”, rotondo e “democratico” da gustare, e comprendere.
Chi sono i Millennial? Sono i giovani nati tra gli anni ottanta e l’inizio degli anni duemila. Oggi quasi 2 miliardi nel mondo, la generazione più popolosa. Il focus specifico ha riguardato tre mercati in particolare: USA, Italia e Giappone, particolarmente significativi per Pasqua e rappresentativi di tre aree geografiche: America del Nord, Europa e Far East (il Giappone è da sempre considerato un trend setter dagli altri Paesi dell’area asiatica).
I numeri stimati sono di 80 milioni negli Stati Uniti (un terzo dei bevitori adulti americani), 11 milioni in Italia e 21,8 milioni in Giappone.
In termini di spesa, nel 2015, i Millennial avrebbero investito più in prodotti legati al vino rispetto alle altre categorie. E in queste generazioni, le donne hanno superato gli uomini nel consumo di prodotti vinicoli.
L’indagine ha esplorato anche le tendenze in crescita. Come il rafforzamento del trend che vede crescere le vendite del vino rosé: “E’ stato stimato che il 10% del vino venduto a livello mondiale è rosé – ha commentato Riccardo Pasqua, Amministratore Delegato di Pasqua – questo stile di consumo risponde al desiderio dei Millennial di sperimentare, di abbinare il vino ad una situazione di convivialità”. In generale – ha aggiunto l’AD – i giovani cercano autenticità e storie vere, e il vino è considerato un prodotto naturale e sano, rispondendo quindi perfettamente a quell’esigenza di naturalità e salute specifica dei Millennial”.
Per Pasqua, che ha chiuso il 2016 con un fatturato di oltre 48 milioni di euro, quello dei Millennials è un terreno che si presta a investimenti ed espansioni. “Ci sono ancora vaste zone di America che non conoscono il vino italiano ma che stanno diventando sempre più coscienti della volontà di mangiare e bere meglio” ha aggiunto l’AD.
I macro trend delineano i Millennial a livello globale come digitali e sempre connessi, alla ricerca di un dialogo trasparente. Cercano bottiglie di qualità con provenienza certificata. Sono sensibili al tema della sostenibilità, responsabilità sociale e biologico.
Anche il tema della sostenibilità è tra i focus sui quali l’azienda presta attenzione: “Un settore dove stiamo mettendo sempre più attenzione. Vogliamo incrementare anche la produzione di vino biologico, oggi al 2% –ha aggiunto Pasqua-, che per intercettare i differenti mercati dei Millennial, guarda all’impiego dei social network nella comunicazione, con canali diversi a seconda dello Stato, e dell’aumento di vendita tramite canali online”.
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