Il termine “balsamico” è tutelato, lo confermano i giudici - InformaCibo

Il termine “balsamico” è tutelato, lo confermano i giudici

Si è pronunciata in questo senso la Corte d’Appello di Bologna. Soddisfatti i due Consorzi dell'aceto balsamico Dop e Igp

di Donato Troiano

Ultima Modifica: 21/06/2019

L’uso del termine ‘balsamico’ è tutelato contro le evocazioni delle denominazioni: i condimenti alimentari generici non possono quindi usare tale indicazione per far intendere al cliente di stare acquistando un prodotto che ha determinate qualità certificate, come, appunto, l’aceto di Modena. Si è pronunciata in questo senso la Corte d’Appello di Bologna.

Ne danno notizia i due Consorzi modenesi di Tutela dell’aceto balsamico Igp e dell’Aceto balsamico tradizionale Dop esprimendo, i due presidente, Mariangela Grosoli e Enrico Corsini, grande soddisfazione per “l’autorevole conferma giudiziale” del loro operato.

Due processi negli ultimi due anni

La storia dell’ultimo periodo. Negli ultimi due anni il Tribunale di Bologna ha affrontato due processi relativi alla questione dell’uso del termine “balsamico” per condimenti alimentari. Entrambi i casi, ricorda una nota dei Consorzi, nascevano da procedimenti amministrativi gestiti dall’Ispettorato controllo qualità e repressione delle frodi (Icqrf), che si erano conclusi con l’emissione di “provvedimenti inibitori e sanzionatori nei confronti delle aziende coinvolte”.

Dopo il ricorso in sede giudiziale dei provvedimenti amministrativi, il tribunale di Bologna, investito dei casi, si è pronunciato, la prima volta del 2017 e la seconda del 2018, confermando le tesi e le sanzioni dell’Icqrf e riconoscendo anche a livello civile che i casi analizzati, aventi ad oggetto l’uso del termine “balsamico” per condimenti alimentari, costituivano evocazioni della denominazione tutelata. Le sentenze di primo grado sono state oggetto di ricorso in appello.

Nei giorni scorsi, la Corte d’Appello di Bologna si è pronunciata sul ricorso relativo alla prima sentenza rigettando il ricorso stesso e confermato la sentenza di primo grado e, quindi, l’ordinanza di ingiunzione a suo tempo emanata dall’ dall’Ispettorato controllo qualità e repressione delle frodi.

Il presidente del Consorzio dell’Aceto balsamico tradizionale Dop Enrico Corsini con Valeria Bertocchi

Soddisfatti i due Presidenti Enrico Corsini e Mariangela Grosoli..

Grande soddisfazione dei Consorzi di tutela: “Questo provvedimento è il giusto premio per tutti gli anni di lavoro e per la perseveranza con cui i nostri Consorzi stanno lavorando alla tutela delle denominazioni, dei produttori, dei consumatori e del territorio”, riconoscono i due Presidenti Corsini e Mariangela Grosoli (nella foto a destra), “siamo consapevoli che il lavoro non è finito e che ancora c’è tanto da fare, ma questo successo di dà l’energia necessaria per continuare”. 

..e il direttore Federico Desimoni

Alla soddisfazione dei Presidenti, fa eco l’analisi del direttore Desimoni, “non conosciamo ancora le motivazioni della sentenza, ma fin d’ora possiamo evidenziare l’importanza di questo nuovo precedente giurisprudenziale che rappresenta la prima pronuncia a livello nazionale di una Corte d’Appello”.

 

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