Il Sapore dell’Abruzzo nel Sol Levante con la Ventricina made in Japan
di Informacibo
Ultima Modifica: 22/05/2014
di Alba Simigliani e Vincenzo Zinni
Tokyo maggio 2014. Circa 10.000 chilometri separano l'Abruzzo da Tokyo, ma la distanza geografica sembra dissolversi a tavola grazie a Giuseppe Sabatino, autentico ambasciatore della tradizione gastronomica italo-abruzzese nel mondo!
Originario di Castelguidone, un piccolo paese dell'alto vastese nella provincia di Chieti, dopo aver girato il mondo vive ed esercita la sua arte culinaria in Giappone.
Il cibo può contenere in sé significati profondi, sa dare senso alla vita e sapore ai sentimenti, diventa nutrimento e appagamento anche dell'anima, riesce ad esprimersi in un linguaggio universale quando si usano gli ingredienti giusti conditi con ammirevole passione, rara dedizione, determinazione, amore. Lo chef Sabatino interpreta al meglio questo valore racchiuso nella ristorazione di qualità.
In un ristorante italiano alle porte di Tokyo, Giuseppe intrattiene amabilmente i clienti con un singolare e personalissimo linguaggio nippo-abruzzese e propone specialità della buona cucina italiana e apprezzati prodotti della propria tradizione con il cuore e la generosità tutta abruzzese.
Ma ultimamente ha superato se stesso e ha realizzato un vero capolavoro! In un Paese così lontano e diverso, dal palato esigente e raffinato, attento alla qualità, ma aperto alle novità, dove davvero sembra che tutto sia possibile, è riuscito a realizzare il più gustoso e tipico salume abruzzese: la ventricina.
Le rigorose normative sanitarie e i severi controlli sull'importazione non permettono l'ingresso in Giappone di questo prodotto – afferma Sabatino – e allora la grande nostalgia per uno dei sapori più intensi della mia terra mi ha spinto a cercare il modo di produrlo qui dove vivo ormai da diversi anni.
Con la carne dei Kurobuta, i maiali pregiati giapponesi simili a quelli neri autoctoni abruzzesi, con i profumi e gli aromi delle spezie della Majella e tanta maestria e passione ha tradotto il sogno in realtà.
Un successo personale, una sintesi perfetta, un “incontro ravvicinato” fra il Fuji e la Majella: le due montagne simbolo dei due territori e della sacralità della Natura. Una occasione preziosa per far apprezzare questo salume all'estero, ma una gioia anche per i conterranei che a migliaia di chilometri di distanza possono ogni tanto “sentirsi a casa”!
La cucina abruzzese è entrata a pieno titolo nella graduatoria delle migliori cucine d'Italia ed è sempre meglio rappresentata all'estero e nella capitale giapponese anche da un altro chef amico e conterraneo di Sabatino, Davide Fabiano, giovane cuoco di Roccaspinalveti, diplomato allo storico Istituto Alberghiero di Villa Santa Maria e in servizio nelle cucine dell'Ambasciata Italiana in Giappone.
Essere abruzzesi significa anche avere nel cuore, nella mente, nel palato il ricordo e l'inevitabile nostalgia dei profumi e dei sapori dell'infanzia, dell'affetto trasferito a tavola dalle mamme e dalle nonne- sostiene Sabatino – riproporre la nostra cucina qui, è anche un gesto di orgoglio e di gratitudine verso le proprie origini, verso ciò che di bello, buono e profondo abbiamo ricevuto. Un omaggio alla nostra terra.
L'identità non si può delocalizzare, ma il proprio patrimonio culturale, affettivo, gastronomico, ambientale può e deve essere salvaguardato e valorizzato e spesso trova maggiore possibilità e affermazione proprio in Paesi lontani!
Mangiare bene nell'area metropolitana di Tokyo è davvero possibile e facile, bello e gustoso, ma, soprattutto, a portata di mano vi è un'ampia scelta del meglio da tutto il mondo!
Fra i progetti futuri di Giuseppe c'è l'imminente apertura del suo Ristorante di Cucina Abruzzese a Urayasu, importante centro alle porte della capitale nipponica, famoso, tra l'altro, per la presenza della Disneyland giapponese. Il Ristorante si chiamerà “Dai Paesani”.
Giuseppe Sabatino merita un riconoscimento speciale come infaticabile e generoso promotore della propria terra in un Paese tanto lontano, diverso e affascinante, dove antico e moderno si fondono, in cui antiche tradizioni trovano posto anche nel dinamico stile di vita.
“Prendendoli per la gola” egli contribuisce a far innamorare i giapponesi dell'Abruzzo e li invita a visitare una delle regioni d'Italia forse meno conosciute, ma fra le più belle e misteriose come sostiene anche la scrittrice giapponese Yasuko Ishikawa nella sua recente pubblicazione “Abruzzo Misterioso” per la Casa Editrice Heibousha. La prima pubblicazione in lingua giapponese sull'Abruzzo in cui la scrittrice sostiene che “ visitare l'Abruzzo vuol dire intraprendere un viaggio nell'anima dell'Italia” .
Lo chef Giuseppe Sabatino con gli immancabili prodotti abruzzesi
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