Il racconto del giovane scrittore pugliese “Bolivar”: un evento di “Spessore” per rinascere
Il rinascimento della ristorazione parte dalla Calabria da quel motto di Antonio Gramsci che recita: "dobbiamo sforzarci di opporre al pessimismo della ragione, l'ottimismo della volontà"
di Donato Troiano
Ultima Modifica: 08/08/2020
Un evento di “spessore” per “rinascere”. Dieci chef talentuosi insieme. Una cena dal gran menu. Una location fra le più attraenti della Calabria.
Dopo Identità di Gelato a Senigallia (leggere su Informacibo) la grande ristorazione è ripartita dal Sud d’Italia dopo il lockdown con queste parole d’ordine.
La prima tappa dell’ottava edizione di Spessore, l’evento gastronomico cult dell’estate, ideato da Fausto Fratti, dell’Osteria Povero Diavolo di Torriana, vicino a Rimini, si è svolta a Catanzaro dallo chef stellato Luca Abruzzino, che sta seguendo con bravura le orme di papà Antonio.
Come annunciato, nei giorni scorsi, sarà il giovane scrittore e critico enogastronomico pugliese, Mario “Bolivar”, a raccontare per i lettori di Informacibo la serata di questo evento itinerante che è un vero e proprio rinascimento della ristorazione Italiana post-Covid.
Ecco il racconto di Mario “Bolivar” dal Sud della Calabria, dal ristorante del giovane chef stellato Michelin Luca Abbruzzino
Spessore, fortissimamente Spessore. La manifestazione ideata da Fausto Fratti, non viene messa Ko dall’armageddon del Covid ma moltiplica le sue date nel tempo e nello spazio, ricominciando dal Sud, dalla Calabria, presso la casa del giovane chef stella Michelin Luca Abbruzzino.
La cena-evento, per la prima volta al di fuori dei tradizionali confini romagnoli, è stata un vero successo di pubblico e di critica. D’altro canto quando riunisci nomi dal curriculum prestigioso come quelli che comprendeva il parterre degli invitati e li collochi su un palcoscenico di bellezza come la Calabria, il successo non può che essere assicurato.
Veniamo all’elenco degli chef che si sono incontrati negli storici spazi di Tenuta delle Grazie a Curinga, nel catanzarese: Riccardo Agostini de Il Piastrino a Pennabilli, Luciano Monosilio di Luciano Cucina Italiana a Roma, Giuseppe Iannotti di Kresios a Telese, Mattia Spadone de La Bandiera a Civitella Casanova, Nino Rossi di Qafiz a Santa Cristina d’Aspromonte, Antonio Biafora di Hyle a San Giovanni in Fiore, Antonio Zaccardi del Pashà di Conversano, Domenico Marotta del Marotta a Squille e Simone Cantafio di Maison Bras, proveniente dal Giappone.
Format particolarmente apprezzato dagli stessi cuochi quello della serata, che non prevedeva alcuna sciocca sfida fra loro, anzi, li incoraggiava alla collaborazione e allo spirito di squadra, in questo momento più che mai di vitale importanza per l’intero comparto.
Mi è bastato percepire la magia che si respirava in cucina, la voglia di collaborazione che regnava tra i camerieri e soprattutto i sorrisi dei commensali per dare ragione a quel motto di Gramsci che recita: “dobbiamo sforzarci di opporre al pessimismo della ragione, l’ottimismo della volontà”.
Il rinascimento della ristorazione è dunque partito sulle ali di Spessore e – in attesa delle prossime irrinunciabili tappe – si lascia stregare dalla bellezza del Sud e della Calabria, culla di cultura.
Ed ora arrivederci al 1 settembre con lo chef Giuseppe Iannotti a Telese (Benevento)
Ed ecco una piccola fotogallery della serata
Tutte le tappe e gli chef di Spessore in giro per l’Italia
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