Il primo Gin amaro nasce in Abruzzo: “GiN ZIANA”
Informacibo intervista l'inventore/produttore, l'ingegnere “gourmet” abruzzese, Giuseppe Simigliani
di Donato Troiano
Ultima Modifica: 30/06/2019
Nasce in Abruzzo il GiN ZIANA, GiN AMARO, il primo Gin che è anche un amaro, inventato nel L·AB | Liquoreria ABruzzese di Giuseppe Simigliani, di Ripa Teatina, in provincia di Chieti.
Il L· AB, acronimo di Liquoreria ABruzzese, nasce con l’intento di re-interpretare i liquori tradizionali abruzzesi in chiave contemporanea, un laboratorio di idee e di continue ricerche sulle infusioni.
Una realtà giovanissima, con grande potenzialità di mercato e già nota e “amata”, in tutta Italia. Durante “Roma Golosa” organizzata da Davide Paolini ha riscosso un grande successo uno dei suoi prodotti più venduti, il “Genzianotto”, mentre Cook, il nuovo food magazine del Corriere della Sera, ha decantato, in un bellissimo articolo “Scuola di cocktail”, un altro prodotto della Liquoreria ABruzzese “Animarena”.
Nasce “GiN ZIANA”, un Gin dal carattere abruzzese, amaro e gentile
L’ultimo prodotto appena lanciato sul mercato è il “GiN ZIANA”, nato con l’obiettivo di creare un Gin dal carattere abruzzese, amaro e gentile, 4 le botaniche utilizzate: bacche di Ginepro, radici di genziana, zafferano e foglie di amarena.
Domanda. Come nasce questo innovativo Gin dal “carattere abruzzese”?, chiediamo all’ ingegnere Giuseppe Simigliani, titolare del L· AB.
Risposta. “Quando ho pensato di sviluppare un Gin ho studiato tutto il disciplinare del Gin, “tra disciplinari di produzione, disegni legislativi e direttive europee, mi sono imbattuto nel disciplinare dell’Amaro, leggendolo ho subito notato che il termine Amaro può essere accompagnato da un altro termine, come ad esempio – liquore amaro -, il requisito principale è che contenga delle sostanze amare, in un attimo ho realizzato che il Gin Ziana, grazie all’infusione delle radici di genziana, il cosiddetto “cold compound”, rientrava nel disciplinare dell’Amaro, così è nato il primo Gin Amaro della storia”.
D. Certo creare un Gin dal gusto amaro è decisamente un azzardo come sono stati fugati i primi dubbi?
R. “La svolta è avvenuta grazie all’incontro con Vittorio D’Alberto, un abruzzese di Atri e creatore di GinItaly, il primo blog italiano dedicato al Gin, tra i massimi esperti di Gin in Italia, a cui è subito piaciuta l’idea, Gin Amaro, perché no?”.
D. Quali sono stati i primi passi?
R. “L’abbiamo provato in miscelazione con una tonica agrumata e il risultato è stato sorprendente, l’abbiamo provato liscio da meditazione e funziona, la nota amara delle radici di genziana è ben bilanciata dalla sensazione dolce dello zafferano, che sprigiona un bellissimo colore giallo dorato”.
Che si tratti di un vuoto legislativo o di un colpo di genio, siamo di fronte alla nascita di una nuova categoria di Gin, che sia da meditazione o da miscelazione, ma sicuramente tutto italiano, si perché per definizione l’Amaro può essere prodotto solo nel nostro paese, e dunque il Gin Amaro potrà essere prodotto solo in Italia. Un vero e proprio ritorno alle origini del Ginepro.
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