Il pensiero dei blogger sui vini della Calabria
di Informacibo
Ultima Modifica: 02/10/2013
La Calabria è conosciuta per il mare, per le sue antiche radici nella tradizione greca, per la ‘nduja, ma in pochi sanno che è anche una terra di vino.
Enotria, “terra ove si coltiva la vite e si produce il vino”, questo è il nome con cui viene chiamato il territorio della Calabria sin dall’antichità, in particolar modo la rinomata zona di Cirò, in provincia di Crotone.
Il 24 luglio scorso a Milano si è tenuta una degustazione organizzata da INformacibo in collaborazione con I Calabresi di Parma, e seguita da Gaetano Palombella, Sommelier dell’AIS di Reggio Emilia.
In prospettiva con ciò che sarà l’Expo2015, l’obiettivo della serata è stata la promozione dei migliori vini della Calabria al di fuori della regione, dove la tradizione vinicola calabrese è pressoché sconosciuta.
Nomi importanti del panorama vinicolo della regione hanno preso parte alla serata:
Cantine Odoardi, Senatore Vini, Azienda Agricola Ceraudo, Casa Comerci, Salvatore Caparra, La Pizzuta del Principe, Iembo Vigneti, Azienda Agricola Parrilla, Terre del Gufo.
Produttori della nota zona di Cirò, ma anche di Vibo Valentia e del Cosentino.
Per l’occasione sono stati chiamati a raccolta blogger e giornalisti del settore per presentare loro una selezione di vini della regione e avere un riscontro circa le potenzialità delle cantine del tallone d’Italia.
A distanza di 2 mesi dall’incontro, abbiamo raccolto le valutazioni di chi ha avuto modo di assaggiare in un breve resoconto su ciò che è emerso in una serata piena di gusto e di Calabria.
Federico Malgarini, appassionato di vini, autore della sezione dedicata all’enogastronomia di The Old Now, ha preso nota delle caratteristiche di ogni singolo vino. Chi legge, attraverso le sue parole, può fare un viaggio tra i vigneti della Calabria, sentire il profumo e il sapore di ogni sorso.
Eppure, nonostante la perfetta e dettagliata descrizione di ogni vino, solo uno rimane nel cuore: il Nerello 2008 di Senatore Vini.
Gli esperti Singerfood hanno mantenuto un taglio più informativo, parlando della serata come momento di incontro e discussione del legame tra cucina regionale, ristorazione ed Expo 2015.
Della degustazione hanno riportato alcuni dati tecnici tra cui gli uvaggi tipici: Gaglioppo (il più importante), Nerello Mascalese, Nerello Cappuccio e Greco Nero per i vitigni a bacca nera, mentre a bacca bianca troviamo il Greco Bianco, il Trebbiano Toscano, il Montonico e la Guernaccia.
Anche per Martino Lapini, reporter per Identità Golose, l’attenzione ricade interamente per i vini provenienti dalla provincia di Crotone, a segno che il nome Enotria è ancora valido dopo secoli di storia.
Martino tuttavia, rimanendo nell’ottica di Identità Golose è attento anche a cosa abbinare ai vini proposti, offrendoci alcuni consigli su dove fermarci se desideriamo unire – a un calice di vino – anche un ottimo piatto del territorio. Il Ristorante Dattilo (Strongoli, KR) ed Ercole (KR) sono le sue scelte migliori.
Hanno parlato della serata, tra gli altri, anche:
Grazia.it
Sapori News
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