Il New York Times aggiusta il tiro sul “Extravergine d’oliva” e modifica alcune vignette
di Informacibo
Ultima Modifica: 04/02/2014
Roma 4 febbraio 2014. Non si ferma la telenovela delle vignette del New York Times sul “suicidio dell’extravergine d’oliva” (leggi articolo di INformaCIBO).
Questa volta con una plateale marcia indietro del giornale americano.
Lo scorso 30 gennaio il New York Times ha infatti corretto il tiro, ritoccando un paio di fumetti. In particolare nella “nuova” storia si precisa che in Italia l’olio frutto di miscele provenienti dall’estero viene etichettato come “confezionato in Italia” o “importato dall’Italia” mentre nella precedente versione si parlava di “Made in Italy” tout court.
Anche il fumetto in cui si affermava che "il 69% dell'olio di oliva importato negli Stati Uniti è manipolato" è stata cambiata e si scrive invece che – riferisce la Coldiretti – "il 69% dell'olio di oliva importato ed etichettato come extra-vergine non ha rispettato i parametri previsti dai test”.
Infine è sparito il riferimento a Mueller. In effetti inizialmente il giornalista si era addirittura congratulato con Nicholas Blechmen, via Twitter, per il modo ironico in cui aveva raccontato l’argomento. In un secondo momento, però, dopo aver letto meglio le didascalie delle immagini, vi aveva trovato “errori e interpretazioni errate, che non corrispondono a quanto io abbia mai scritto o a quanto pensi”.
Mueller ha dichiarato di aver parlato con Blechmen e di avergli passato solo qualche informazione e nulla di più.
Da segnalare infine che, come ha scritto Davide Paolini, il libro da cui NYT ha tratto spunto è stato pubblicato negli Usa nel 2012 ed è uscito anche in Italia, nel 2013, con tanto di prefazione di Milena Gabanelli.
Ricordiamo infine che Tom Mueller, giornalista autore del libro “Extraverginità. Il sublime e scandaloso mondo dell’olio d’oliva”, sarà presente il 15 febbraio ad un dibattito a Extra Lucca, la manifestazione promossa da Fausto Borella.
Condividi L'Articolo
L'Autore