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Il mondo ai miei piedi

di Collaboratori

Ultima Modifica: 18/04/2018

di Chiara Iasiuolo – Vinoloquio

…O per meglio dire sotto ai miei piedi. Pare infatti che per un bel tratto abbia camminato su un milione di bottiglie di vino, un patrimonio che riposa proprio a pochi passi sotto di me. E poi si parla di impoverimento del sottosuolo…

Sono a Montepulciano e calpesto il pavimento d’eccezione dell’azienda agricola Poliziano, ma questa non è stata l’unica cosa a colpirmi in questo viaggio che ha avuto come centro di gravità permanente il Nobile.

Il Vino Nobile di Montepulciano è il San Gennaro della Valdichiana: venerato, ma allo stesso tempo è come un amico di famiglia. Qui si beve a colazione, ma anche a pranzo e a cena.

Il Nobile mette d’accordo tutti e non soltanto gente qualsiasi. Parliamo di Boscarelli, Avignonesi, Salcheto, La Braccesca-Antinori e ovviamente Poliziano: tutti insieme hanno infatti istituito l’Alleanza per valorizzare la denominazione e far rinascere un classico italiano (e distinguerlo dal Montepulciano d’Abruzzo).

Mettete in conto quindi di tornare a casa con un lieve ma piacevole dolore alle spalle, perché da Poliziano si cammina ricurvi su se stessi in segno di rispetto quando si parla di lui, del Nobile.

Qualche bicchiere basterà per tornare più in forma di prima.

Evitando l’irriverenza, ho continuato la visita alla cantina di Federico Carletti – premiato recentemente come vignaiolo dell’anno dalla guida “I 100 migliori Vignaioli e vini d’Italia” del Corriere della Sera.

Poliziano – The true taste of Tuscany nasce nel 1961 e si estende oggi su 165 ettari, che ovviamente non ho visto tutti, ma basta sapere almeno due cose. La prima è pittoresca e riguarda le vigne dell’Asinone che ricordano la sagoma di un asino appunto; la seconda è che il Prugnolo Gentile (Sangiovese per i forestieri) è il vitigno principalmente utilizzato, dal Nobile a Le Stanze, ma ci sono anche alcuni blend interessanti come il Mandrone di Lohsa (Cabernet Sauvignon 80% e poi Petit Verdot e Alicante) definito un Super Tuscan dalla Cantina stessa (la bottiglia costa circa 30€, fossero tutti così gli altri Super Tuscan…).

Percorrendo vie sotterranee tra botti e bottiglie sonnolente, risaliamo verso la luce direttamente nell’elegante sala degustazione dove ritrovo come per magia in un bicchiere, o forse più, tutte le parole e i profumi di oggi.

N.B.

  1. La degustazione merita. Nessuno vi metterà fretta e proverete tutti i vini. E’ gratuita? Non sono sicura, ma evidentemente per chi acquista lo è e io ho acquistato.

  2. A proposito di acquisti, non vi aspettate un prezzo vantaggioso rispetto a una buona enoteca e soprattutto rispetto alle vendite online ormai quasi imbattibili.

  3. Amici di lingua inglese e tedesca, qui vi capiscono, ma prendete un appuntamento se pensate di fare un salto di sabato.

  4. Per i secchioni, il 2014 è stato un anno molto piovoso e quindi pessimo in termini di resa, ma c’è grande entusiasmo per il risultato qualitativo.

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