Il Ministro Maurizio Martina ha presentato la «Carta di Milano» all'ONU - InformaCibo

Il Ministro Maurizio Martina ha presentato la «Carta di Milano» all’ONU

di Informacibo

Ultima Modifica: 26/09/2015

New York 26 settembre 2015. Maurizio Martina, ministro delle Politiche agricole e delegato dal governo per Expo 2015, ha presentato nella sede delle Nazioni Unite la “Carta di Milano”,  il documento che rappresenta la legacy morale di EXPO,  in occasione della votazione degli Obiettivi di sviluppo sostenibile del “Millenium Development Goals 2030”.
 
 Massimiliano Tarantino, coordinatore del lavoro di redazione Carta di Milano e Segretario Generale di Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, ha accompagnato il ministro Martina durante la presentazione del documento ai membri dell’ONU. La Carta di Milano, redatta sotto il coordinamento di Fondazione Giangiacomo Feltrinelli e il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, rappresenta la principale eredità di Expo Milano 2015. 
È la prima volta nella storia delle Esposizioni universali che un Paese promuove uno strumento di cittadinanza globale, coinvolgendo direttamente cittadini, Istituzioni, imprese, associazioni, Capi di stato di tutto il mondo sui temi legati alla sfida alimentare del futuro.
 
Il Ministro Martina: "Un milione di persone hanno firmato la Carta di Milano”
Prima del suo intervento di presentazione della Carta di Milano alle Nazioni Unite, nella conferenza su "Food security in the post 2015 agenda: The Milan Charter in the context of the new Global Partnership for Sustainable Development", il Ministro Martina ha detto: "Un milione di persone hanno firmato la Carta di Milano che oggi portiamo alle Nazioni Unite a testimonianza dell'impegno consapevole di tanti cittadini che anche grazie a Expo sono oggi dei veri e propri ambasciatori del diritto al cibo. Cancellare la fame entro il 2030 è una sfida impegnativa, ma che non si può perdere. L'Italia, anche grazie all'Esposizione universale, ha dato un contributo importante per lo sviluppo di una global food policy, che oggi si traduce nelle decisioni dell'Assemblea generale dell'Onu nell'aggiornamento degli Obiettivi del Millennio. Nel mondo ci sono 795 milioni di persone che soffrono di povertà alimentare a loro dobbiamo dare risposte immediate, attraverso politiche più efficaci rispetto al passato”.
È il momento di costruire modelli di sviluppo nuovi, che siano sostenibili sotto il profilo ambientale, economico e sociale. Con l'evento di Milano abbiamo messo tasselli importanti nel confronto su temi cruciali come la riduzione degli sprechi alimentari, l'aumento della produttività attraverso l'innovazione tecnologica anche per i piccoli produttori, la tutela del reddito degli agricoltori, il sostegno al lavoro femminile e il contrasto al lavoro irregolare. Nel 2050 la popolazione mondiale conterà 9 miliardi di persone, alle quali dovremo garantire cibo sano, sicuro e sufficiente. A Milano come a New York dobbiamo lavorare con costanza e concretezza per un obiettivo globale: fare di questa la generazione Fame zero. Su questa strada l'Italia è pronta a giocare un ruolo guida anche oltre Expo".

"Siamo pronti a farlo con strumenti operativi, come quelli messi in campo in questi mesi di Expo. Penso al rafforzamento delle politiche di cooperazione internazionale, all'approvazione della legge sull'agricoltura sociale, agli interventi contro il caporalato e alle nuove norme per la salvaguardia della biodiversità, insieme ai due decreti urgenti per l'agroalimentare. L'eredità dell'Esposizione universale è già tangibile, ma abbiamo ancora tanto lavoro da fare", ha concluso il ministro Martina.

Il seminario ‘Food security in the post 2015 agenda: The Milan Charter in the context of the new Global Partnership for Sustainable Development’ è stato organizzato da Italia, Ghana, Guyana, Thailandia e Brasile, in collaborazione con FAO, IFAD e WFP. Tra i relatori: Amina J. Mohammed (Consigliere Speciale del Segretario Generale delle Nazioni Unite sulla Pianificazione per lo Sviluppo Post-2105), Graziano da Silva (DG FAO), Ertharin Cousin (DE WFP/PAM), Kanayo Nwanze (Presidente IFAD).

Il Ministro Maurizio Martina mentre intervine  all'ONU
 
Il ministro delle Politiche Agricole Martina alla Columbia University 
La missione internazionale del Ministro Martina (nella foto alla Columbia University) era iniziata ieri con una lezione alla Columbia University, nella conferenza dal titolo 'Food security, globalization and sustainability: the legacy of Expo 2015'.
“Grazie a EXPO l’Italia ha contribuito alla costruzione di una global food policy, in grado di assicurare l’obiettivo di azzerare la fame nei prossimi quindici anni, di promuovere un’alimentazione più sana e di sviluppare modelli sostenibili sotto il profilo ambientale, economico e sociale”  ha detto il ministro  Maurizio Martina durante la conferenza stampa svoltasi alla Columbia University.
 “Con la Carta di Milano abbiamo chiamato a impegni precisi non solo le Istituzioni, ma le imprese, le associazioni e i cittadini, aumentando la consapevolezza sul tema del diritto al cibo. Non parliamo di un argomento da addetti ai lavori, ma di una questione geopolitica cruciale”, ha detto Martina secondo cui ad EXPO l’Italia sta dando vita a “una piazza globale di confronto di idee, soluzioni, tecnologie innovative che possano essere utili a raggiungere l’obiettivo comune: garantire cibo sano, sicuro e sufficiente a una popolazione mondiale in crescita”. Servirà aumentare la produzione, guardando alla sostenibilità e tutelando le risorse naturali: “Il dialogo aperto e costruttivo anche sotto il profilo diplomatico che si sta producendo con Expo resterà una delle eredità più importanti che l’Italia lascia con l’Esposizione universale”.

Secondo Martina “una delle priorità è sostenere i piccoli produttori agricoli, che rappresentano l’80% della produzione di cibo del mondo, ma che sono anche i soggetti a maggior rischio povertà alimentare”. Il 75% di coloro che vivono sotto la soglia di povertà popola le aree rurali e circa il 50% è parte di piccole aziende agricole familiari, delle quali poco meno della metà è condotta da donne: “Su questi aspetti servono interventi costanti e coordinati, perché anche e soprattutto da qui passa il futuro alimentare del pianeta”.
Qualche parola anche sul fronte degli sprechi: “Abbiamo davanti sfide importanti. Gli sprechi alimentari oggi hanno numeri inaccettabili: 1,3 miliardi di tonnellate di cibo sprecato, pari a un terzo della produzione mondiale”. I nuovi Obiettivi del Millennio discussi alle Nazioni Unite rappresentano un momento di svolta, che dovrà essere accompagnato dallo sviluppo di politiche adeguate, ambiziose e concrete: “L’Italia – ha concluso Martina – è pronta a dare il suo contributo, dando continuità al grande lavoro del semestre di Expo”. 
 

Martina presenta  ‘The extraordinary Italian taste’ 
Martina ieri ha presentato, nel regno di Farinetti da Eataly New York,  il segno unico distintivo del Made in Italy agroalimentare ‘The extraordinary Italian taste’, tassello fondamentale del piano per l’internazionalizzazione che Mipaaf e Ministero dello Sviluppo economico stanno attuando per sostenere l’export e rafforzare le azioni di contrasto al fenomeno dell’Italian sounding.

La Carta di Milano nel progetto dell’ONU dei Ministri  Maurizio Martina e Paolo Gentiloni
Corriere della Sera del 27 settembre 2015

Cos'è la Carta di Milano?
Una delle maggiori sfide dell’umanità è quella di nutrire, attraverso processi inclusivi e partecipativi, una popolazione in costante crescita, senza danneggiare l’ambiente e di affermare con forza che il diritto al cibo sano, sufficiente e nutriente è un diritto umano fondamentale.
 
Come si può vincere questa sfida globale?
Impegnandoci in prima persona, come cittadine e cittadini, come membri delle associazioni della società civile e come imprese per arrivare a un grande atto d’impegno, uno strumento di cittadinanza globale che afferma il diritto al cibo come diritto umano fondamentale verso i prossimi Obiettivi del Millennio delle Nazioni Unite.
E impegnandoci a chiedere alle istituzioni locali, nazionali e internazionali di assumere precise iniziative.
La Carta di Milano è questo: un manifesto concreto e attuabile che coinvolge tutti, donne e uomini, cittadini di questo pianeta, nel combattere la denutrizione, la malnutrizione e lo spreco, promuovere un equo accesso alle risorse naturali e garantire una gestione sostenibile dei processi produttivi. La Carta di Milano, infatti, esplora il tema di Expo Milano 2015 “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita” attraverso quattro prospettive interconnesse: cibo, energia, identità e dinamiche della convivenza.

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Capo Redattore