Il miglior “brodetto” dell’Adriatico è quello di Luigi Sartini
di Informacibo
Ultima Modifica: 13/09/2015
San Marino, 13 settembre 2015 – Arriva da San Marino e dal suo ristorante più conosciuto e apprezzato. “Righi”, il migliore brodetto di pesce dell’adriatico. A preparalo per la giuria popolare della manifestazione e per quella tecnica formata da firme importanti del giornalismo enogastronomico quali Federica Giuliani, blogger di “GialloZafferano”, Valentina Scarnecchia, della trasmissione “Cuochi e Fiamme” (La7), Andrea Grignaffini, direttore di “Spirito diVino”, Roberto Perrone, giornalista del “Corriere della Sera”, è stato lo chef del ristorante sammarinese da otto anni consecutivi con stella Michelin, Luigi Sartini.
Ad affrontare con lui la sfida rappresentata dall’interpretazione di un piatto tradizionale della tavola delle costa adriatica, presente anche nelle cucine di Albania, Croazia e Montenegro, tre affermati cuochi provenienti da quei Paesi: Miklovan Zeqo (Restaurant Melograno – Tirana), Zeljko Neven Bremec (Bistrò No Stress – Spalato) e Mihajilo Boban (Restaurant Prova – Tivat).
Durante lo showcoocking i quattro hanno descritto le loro ricette e storia e tradizione di questo piatto nella cultura gastronomica dei loro territori. Piatti che hanno raccontato i differenti modi di preparare una zuppa di pesce e che al termine delle degustazioni ha visto prevalere il piatto cucinato da Luigi Sartini e dalla brigata di cucina di “Righi”. “Il brodetto è espressione di cucina povera, nasce da pese da spina. Per prepararlo ho utilizzato mazzole e sgombro, accompagnati da vongole, canocchie, seppie e cozze. Unica concessione a un pesce più ‘ricco’ filetti di orata, il tutto legato da profumi e gusto di un ingrediente tipico come il finocchietto selvatico – spiega Luigi Sartini – nella preparazione ho usato, però, le nuove tecniche di cucina. Ogni pesce è stato cotto separatamente e posto su una salsa a base di seppie e ho terminato il piatto con sottile bruschette di pane croccante lavorate a cialda. Pieno rispetto per tradizione e quanto ci offre l’Adriatico, ma lavorato in modo da esaltarne a pieno le qualità e i sapori”.
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