Il latte “buono” di Alce Nero e Mila
di Alessandra Favaro
Ultima Modifica: 28/02/2018
di Alessandra Favaro
Presentati i primi esiti del progetto delle due aziende che collaborano nella produzione di latte fieno. Allevatori aderenti in crescita e benessere per uomo e ambiente
“Tutta la filiera è stata certificata – ha spiegato Reinhard Schuster, responsabile soci Mila – e l’interesse è in crescita. Abbiamo cominciato 4 anni fa con 5 o 6 allevatori ora ci sono circa 60 soci che producono latte fieno e diventano sempre di più. Per noi questo progetto è molto interessante e fa bene alla salute animale, a quella dell’uomo e all’ambiente, oltre a produrre una materia prima di eccellente qualità”. Con il latte fieno ora Alce Nero produce yogurt distribuito nella grande distribuzione, ma nei piani futuri dell’azienda c’è anche l’esportazione del latte. Un progetto che fa si che gli allevatori il latte venga anche pagato di più: circa il doppio rispetto al prezzo base del latte che si attesta attorno ai 40 centesimi per litro.
Alce Nero e Mila contano ad oggi per latte e yogurt su una rete di allevatori (attivi in particolare in Val Venosta, Val Sarentino e Val Pusteria) che possono garantire alle vacche da latte una dieta costituita per il 75% da foraggio fresco e fieno, una percentuale, questa, maggiore rispetto alla quota del 60% consigliata negli allevamenti biologici.
“L’introduzione sul mercato di un nuovo prodotto – ha dichiarato Massimo Monti Amministratore Delegato Alce Nero – è sempre il risultato di una riflessione a lungo termine, in special modo se prendiamo in considerazione un mercato affollato come quello dello yogurt. Mi piace innanzitutto sottolineare che il nostro yogurt è il punto di arrivo di un progetto che ha inizio con la salvaguardia dell’ambiente: quello dell’alpeggio, ad opera di allevatori “contadini” impegnati nella difesa di un modello agricolo e produttivo che preserva la salute della terra e dell’uomo. Il nuovo yogurt da latte fieno è dunque il risultato di un lavoro di condivisione non solo con un importante partner strategico come Mila ma anche con gli allevatori che sono in primo luogo contadini, se si considera la preziosa attività di presidio e salvaguardia del territorio montano e dei pascoli alpini, che essi svolgono. E’insieme a questi allevatori e con Mila che abbiamo deciso precise regole di produzione del latte, a partire da un importante controllo sull’alimentazione e più in generale delle condizioni di benessere degli animali. Il risultato di questo percorso è un prodotto destinato a fare la differenza”.
Condividi L'Articolo
L'Autore