Il giornalista Bruno Vespa designato uomo dell'anno 2013 per Le Donne del Vino - InformaCibo

Il giornalista Bruno Vespa designato uomo dell’anno 2013 per Le Donne del Vino

di Informacibo

Ultima Modifica: 30/09/2013

di Mariella Belloni – foto by Canio Romaniello

Milano 30 settembre 2013. Un pomeriggio davvero particolare quello che si è svolto il 27 settembre al Four Seasons di via del Gesù a Milano, splendida location che ha fatto da cornice alla cerimonia di premiazione di Bruno Vespa designato dall’Associazione Nazionale Le Donne del Vino come Uomo dell’anno 2013.

Un momento di profonda emozione, reso ancora più prezioso dalla presenza del mitico scrittore e giornalista Mario Cervi, ultimo leone tra i grandi esponenti della cultura italiana della storia italiana, e Daniele Piombi, uno dei più quotati conduttori televisivi della storia della tv, creatore degli Oscar Tv, intervenuto con la moglie Mirella.

Il Direttore del Four Seasons, Vincenzo Finizzola, ha aperto le danze salutando i presenti e ringraziando l’Associazione per avere scelto come location l’Hotel che dirige. Finizzola si è complimentato con Le Donne del Vino per il contributo che hanno dato da anni e che continuano a dare allo sviluppo e alla promozione della cultura vitivinicola in Italia e nel mondo.

La giornalista Anna Pesenti Buonassisi, che si occupa dell’ufficio stampa dell’Associazione, ha condotto magistralmente l’incontro, introducendo e intervistando Bruno Vespa, ma soprattutto scambiando con il conduttore di Porta a Porta delle battute ironiche che hanno coinvolto in modo elegante, ma al contempo divertente, il pubblico presente. Ha descritto la carriera del premiato, senza tralasciare la sua attività di scrittore e di sostenitore della salvaguardia dei prodotti, dei produttori e del territorio italiano, sottolineando il suo debutto come produttore vitivinicolo grazie all’acquisto della tenuta pugliese Cuturi, che vanta i natali del Primitivo. L’Associazione Nazionale Le Donne del Vino ha voluto, quindi, premiare un personaggio italiano che si è distinto nel riuscire, in maniera assolutamente professionale, elegante, precisa e profonda, a spaziare fra informazione e cultura, passando da quella strettamente informativa e giornalistica a quella letteraria, musicale, gastronomica ed enologica. Bruno Vespa, ringraziando per il premio ricevuto, ha voluto sottolineare l’importanza dell’Associazione Nazionale Le Donne del Vino, alla quale essere riconoscenti per come ha incentivato negli anni passati e continua ad incentivare la conoscenza del vino italiano, contribuendo ad accrescerne la qualità; inoltre ha puntualizzato con orgoglio il rinnovato apprezzamento di questo nostro prodotto di eccellenza a livello mondiale.

“Ho sempre ammirato il mondo del vino – ha affermato Bruno Vespa – e sono affascinato da un mestiere che dipende molto dalla natura che si innesta con la competenza degli uomini e con la tecnologia. Insieme a tre amici ho acquistato una masseria in provincia di Taranto. E’ stata un’opportunità, non pensavo di entrare in questo campo”.

La Presidente dell’Associazione Nazionale Le Donne del Vino, Elena Martusciello, ha ringraziato tutte le Associate per aver sostenuto con grande impegno da protagoniste le attività intraprese per il venticinquennale dell’Associazione: in tutte le venti regioni Italiane si sono svolti convegni, degustazioni, serate, diversi eventi sono stati realizzati in collaborazione con associazioni e fondazioni benefiche, l’ultimo a chiusura dell’anno si terrà in Puglia ai primi di dicembre.

Il Maestro Gerardo Sacco, orafo calabrese rinomato in tutto il mondo, ha creato appositamente per l’occasione ed offerto a Bruno Vespa il premio consistente nei gemelli in oro e rubini con inciso il logo dell’Associazione e una bottiglia con un tappo in oro rosa e delle etichette in argento dell’invito per la premiazione e un medaglione del Bacco di Capri. Gerardo Sacco, le cui creazioni hanno contribuito ad accrescere il fascino delle donne più belle del mondo come Liz Taylor, Sofia Loren e Monica Bellucci, ha voluto donare alla Presidente Elena Martusciello, un ciondolo in oro smaltato, sempre raffigurante il logo dell’Associazione. A sua volta le Associate hanno voluto celebrare i cinquant’anni di attività del Maestro orafo con il dono di una targa dell’Associazione. Infine le Associate hanno offerto a Bruno Vespa una bottiglia da 3 litri di grappa della distilleria Bottega con all’interno una penna per rendere omaggio alla un’attività di giornalista e scrittore.

Graditissimo l’intervento del tenore Francesco Grollo che a cappella ha intonato il brindisi più famoso del mondo lirico, quello tratto da La Traviata di Giuseppe Verdi, di cui quest’anno si celebra il bicentenario della nascita, in onore del vino e dell’Associazione. Il tenore, a cui si sono uniti in coro tutti i presenti, ha voluto concludere la premiazione con l’inno d’Italia per ricordare la grandezza della nostra terra e del popolo italiano.

Il pomeriggio è stato allietato dal rinfresco preparato dal Maestro Sergio Mei, Executive Chef del Four Seasons Hotel, che ha deliziato i palati con due eccellenti portate di polenta taragna e risotto mantecato con zafferano e profumi particolari. Mentre i vini sono stati offerti dalle Associate, ma con una sorpresa, in anteprima: le etichette prodotte nella tenuta dello stesso Bruno Vespa, che sono state molto gradite.

L’Associazione Nazionale Le Donne del Vino quest’anno ha premiato il personaggio televisivo forse più in vista e più noto al largo pubblico: Bruno Vespa. Vespa non si è distinto solo come giornalista politico, ma come ormai storico conduttore di Porta a Porta in onda su Rai 1: insuperabile, attento indagatore degli avvenimenti più importanti che hanno sconvolto in negativo e in positivo la cronaca italiana. Sarà Papa Giovanni Paolo II, da lui intervistato ai tempi dell’Arcivescovado di Cracovia, ad intervenire in diretta in una particolare trasmissione, rompendo con grande sorpresa di tutti, gli schemi rigidi del protocollo ecclesiastico.

Giovanissimo, a diciotto anni, era già cronista radiofonico della Rai; dopo una laurea in giurisprudenza con tesi sul Diritto di Cronaca, dal 1976 divenne inviato speciale del Tg1. Dal 1990 al 1993, eccolo direttore dello stesso Tg1.

Numerosi i libri scritti, tra cui Il cavaliere e il professore, edito da Mondadori, che gli è valso il prestigioso Premio Bancarella del 2004, Intervista sul Socialismo in Europa, Storia d’Italia, Donne di Cuori, Il Cuore e la Spada, Questo Amore e La Piazza. . Tra i premi vinti, il Saint Vincent per la televisione nel 1978, conferito dal Presidente della Repubblica Sandro Pertini, e nel 2000, conferito dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, il Premio Estense alla Carriera. Nel 1992 riceve il Premio La Madonnina per il giornalismo come riconoscimento della sua illustre carriera nel settore.

http://www.ledonnedelvino.com/

La Masseria Cuturi: Storia, ambiente, prodotti

I frutti della terra hanno sempre una storia…i Vini pregiati sanno raccontarla

In provincia di Taranto, una imponente struttura storica dell’Ottocento è la Masseria Cuturi, a un passo dalle spiagge e dalle rocce del mare Jonio, dove è nato il Primitivo di Manduria. Una storia romantica che parte dal 1881 quando alcune barbatelle di Primitivo sono state portate in dote dalla contessina Sabini di Altamura al signorotto locale, don Tommaso Schiavoni Tafuri. Un vitigno pregiato la cui uva matura prima delle altre e che venne subito messo a dimora nel terreno rosso e ferroso della proprietà. Nacque così per la prima volta, e proprio nella nostra azienda, il Primitivo di Manduria – ha spiegato Bruno Vespa. Ecco perché abbiamo chiamato il nostro primo vino Il 1°, Primitivo di Manduria in purezza. Il successo fu immediato, soprattutto in Francia durante il periodo della peronospora.

Il 1°, un rosso di alta gamma invecchiato in barrique per 12 mesi, dal colore rosso intenso con riflessi violacei e dal profumo intenso, sentori di frutti piccoli a bacca rossa, spezie mediterranee, vaniglia. Sapore gradevole, lungo, persistente. Il Primino, primitivo di base invecchiato per 4 mesi in barrique di secondo e terzo passaggio. Colore rosso intenso con riflessi violacei, profumo intenso, sentori di frutti piccoli a bacca rossa, spezie mediterranee, vaniglia. Sapore gradevole, persistente, buona freschezza e frutto ben distinguibile. E ancora il Rosa di Cuturi, Salento Rosato IGP, rosato di grande versatilità dal colore rosa brillante ed intenso e un profumo vinoso e delicato con intensi aromi di sottobosco. Sapore asciutto, vellutato, fresco e armonioso; il Vento di Cuturi, Salento Bianco Fiano IGP, dal vitigno Fiano. Colore bianco con riflessi verdognoli e dal profumo aromatico tipico, intenso e persistente con note di camomilla. Sapore gradevole, lungo, persistente, fresco.

A Cuturi i grappoli di primitivo occupano larga parte dei 25 ettari sui 270 della proprietà. Sviluppandosi in un ecosistema particolarmente favorevole, l’uva produce oggi un vino di grande bevibilità e di successo crescente, grazie allo straordinario lavoro compiuto dal grande enologo Riccardo Cotarella, presidente dell’Associazione Italiana Enologi ed Enotecnici.

Altri 80 ettari sono destinati agli ulivi: l’intreccio di tronchi e radici delle piante secolari è uno autentico spettacolo della natura. Le loro olive producono un olio extravergine di qualità superiore e dal sapore inconfondibile.

Il territorio della masseria affianca il famoso “Bosco Cuturi”, una riserva regionale di straordinario interesse naturalistico ed archeologico con piante ed animali tipici di questa area protetta e incontaminata. 

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Capo Redattore