City of Gastronomy, il Festival di Parma è realtà - InformaCibo

City of Gastronomy, il Festival di Parma è realtà

Parma lancia il primo Festival per celebrare una tradizione di gusto con l’Unesco che lo ha incoronata “Città Creativa per la Gastronomia”

di Donato Troiano

Ultima Modifica: 22/05/2018

Cooking show stellati, temporary restaurant, dibattiti e incontri culturali: in questo 2018 anno che il Ministero dei Beni culturali e del turismo e quello delle Politiche agricole hanno voluto dedicare proprio al cibo, Parma risponde, si racconta e apre al resto del mondo.

Dopo Cibus Off, il “fuori salone” di Cibus che ha riscosso grande successo, come ha sottolineato in una intervista ad InformaCibo, Alessandra Foppiano, executive manager di “Parma Alimentare” Parma si prepara a vivere il suo primo festival internazionale.

Si chiama City of Gastronomy Festival, ed è una grande vetrina non solo sui prodotti e sulla storia della Food Valley, ma anche sulle molte città “colleghe” di gusto e saper fare. Da Alba, l’altra italiana fra le “magnifiche 21” a marchio Unesco per la creatività gastronomica, lo sguardo si fa internazionale: Tsuruoka in Giappone, Gaziantep in Turchia, Dénia in Spagna, Bergen in Norvegia, Paraty e Belem in Brasile, e Macao in Cina, saranno protagoniste di una maratona di cooking show, ogni giorno dalle 10 alle 22, in un melange di sapori ed emozioni per un’esperienza sensoriale fusion, ma anche colta e, naturalmente, saporita.

Modello Parma

Il nuovo festival della gastronomia creativa, che è stato presentato a Milano nelle scorse settimana, intende raccontare a 360° il mondo globale del food, soffermandosi, per quanto riguarda il Belpaese, sulle produzioni tradizionali e sul made in Italy, sulla trasmissione del sapere e del sapore che, a Parma e nell’Emilia Romagna, hanno posto le basi di una solida cultura del cibo.

La gastronomia – spiega Cristiano Casa, assessore a Turismo e Commercio del Comune di Parma – è da sempre un’esperienza, ma anche l’espressione della creatività di un territorio: in questa prima edizione del festival vogliamo far parlare i territori, metterli in connessione e creare contaminazioni. Oltre al grande onore di ospitare alcune Città UNESCO della Gastronomia, parteciperanno al Festival alcuni territori di eccellenza italiani ed europei”.

I luoghi del festival

Un palazzo, dei portici, due piazze e una strada a collegarle, la declinazione parmigiana della via Emilia. Il festival abita qui.

La cucina, sotto i Portici del Grano, in piazza Garibaldi, ospita cooking show internazionali e stellati che raccontano la creatività UNESCO. Tra i protagonisti ai fornelli Riccardo Monco con le tre stelle Michelin della sua Enoteca Pinchiorri di Firenze, Matteo Fronduti del Ristorante Manna di Firenze e Terry Giacomello dell’Inkiostro di Parma. Piazza Garibaldi si fa salotto dove il territorio e i suoi protagonisti si raccontano al pubblico del festival.

Poi il palazzo del Governatore, che nel suo auditorium, ospita quattro tavole rotonde, con esperti, giornalisti e chef che si confronteranno sui temi del festival e le varie declinazioni della creatività: “Il ritorno alla terra”, “La cucina italiana e le sfide del XXI secolo”, “L’innovazione in cucina” e “I linguaggi del cibo”. Fra gli ospiti più attesi: Cinzia Scaffidi, vice presidente di Slow Food Italia, che parteciperà alla prima tavola rotonda, dedicata all’agricoltura e al futuro sostenibile. Paolo Lopriore de Il Portico di Appiano Gentile, Isabella Potì e la sua pasticceria d’autore targata Salento saranno, invece, protagonisti nella tavola rotonda organizzata da Alma – La Scuola Internazionale di Cucina, che traccerà lo stato dell’arte della cucina italiana. E ancora chef Rubio a parlare delle vie del cibo in tv e a guidare gli studenti dell’Istituto “Zappa – Fermi” di Bedonia in uno spettacolare cooking show, a chiusura del Festival.

Nella piazza spazio anche ai bambini, con i laboratori dei Musei del Cibo, ad animare i portici di via Mazzini fino ad arrivare alla piazza Ghiaia, che ritrova la sua antica vocazione di agorà, luogo di commercio e incontro. Qui saranno allestiti cinque temporary restaurant dove conoscere i talenti della cucina contemporanea, degustando i loro piatti cult. Accanto ad un’ “area Unesco” dedicata alle altre città ambasciatrici del gusto, ecco un percorso gourmet tra le realtà ospiti del festival, affiancate dai vini dei Colli di Parma, salame di Felino e il birrificio del Ducato in un inedito (e benefico) gemellaggio con l’amatriciana.


I temi del festival

Due giornate per quattro “materie”: ecco l’agenda che si dipana sia nelle parole dei talk show, sia nei “fatti” e nei piatti, portati in tavola e in piazza dagli chef.

Sabato 2 giugno, dalle 11 alle 12.30, nella tavola rotonda di palazzo del Governatore, il festival inaugura con il Ritorno alla terra, grazie ad un focus sulla nuova agricoltura e alla testimonianza degli imprenditori che stanno rilanciando il settore in una prospettiva che coniughi lavoro e sostenibilità. Fra i relatori, moderati da Marco Ferrazzoli del Cnr, Cinzia Scaffidi, vicepresidente di Slow Food Italia, Filippo Arfini dell’Università degli Studi di Parma, Matteo Fronduti della Manna di Milano e, dalla regione Emilia Romagna, Patrizia Alberti.

Tema del sabato pomeriggio, dalle 17.30 alle 19.30, sarà, invece, la Cucina italiana e le sfide del nostro tempo con un approfondimento, curato da Alma, sullo stato dell’arte della cucina italiana. Fra i relatori Paolo Lopriore, chef de Il Portico di Appiano Gentile e membro del comitato scientifico di Alma, Riccardo Monco dell’Enoteca Pinchiorri di Firenze, Isabella Potì del ristorante Bros di Lecce e Paolo Marchi, giornalista e ideatore del magazine Identità Golose.

Domenica 3 giugno, in mattinata si parla di Innovazione in cucina a partire dall’evoluzione di gusto, tecniche ed ingredienti: protagonisti, a palazzo del Governatore dalle 11 alle 12.30, saranno Davide Cassi dell’università di Parma, Terry Giacomello, una stella Michelin a L’inkiostro di Parma, Valeria Mosca di Wood*ing e il critico enogastronomico Andrea Grignaffini. A chiudere, domenica pomeriggio, un incontro a più voci sui linguaggi del cibo: le parole e le immagini per raccontare il cibo, dalla tv alla radio, dal web alla stampa. Moderati dal giornalista ed autore televisivo Luca Sommi saranno presenti, fra gli altri, chef Rubio e Tinto di Decanter.

Maggiori informazioni e programma completo su www.cityofgastronomyfestival.it

Quattro “moschettieri” di Parma Quality Restaurant

Gli eventi enogastronomici del 2018

City of Gastronomy: Festival (2-3 giugno); Taste (1-30 settembre) con i seguenti protagonisti: il Prosciutto di Parma, il Parmigiano Reggiano, la Pasta, il Pomodoro.

Da segnare in agenda: Tomaca Fest e Festival del Prosciutto di Parma (1-2 settembre), Cena dei Mille (3 settembre), Festival del Prosciutto di Parma (1-16 settembre), Pastaria (22-23 settembre), Caseifici Aperti (29-30 settembre), Giardini Gourmet (7/14/21/28 settembre).

 

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