Il bilancio di sostenibilità 2021 di Colussi

33,3 milioni di confezioni in plastica sostituite con carta FSC o compostabile, oltre 4400 ettari di filiera controllata, 100% di fornitori di materie prime valutati su criteri di sostenibilità.

Sono questi solo alcuni numeri dell’impegno per l’ambiente raccontato nel “Bilancio di sostenibilità 2021” del Gruppo Colussi. E ancora, sul fronte dell’impegno delle risorse per le varie produzioni, il gruppo, nel 2021, ha evitato l’emissione di 6818 tonnellate di CO2, usando al 100% energia elettrica da fonti rinnovabili e compensando al 100% le emissioni di CO2 dei suoi stabilimenti, in totale 15.474 tonnellate di CO2.

La certificazione EPD

Per alcuni prodotti del gruppo si è ottenuta la certificazione EPD (Environmental Product Declaration), un processo che restituisce una visione dettagliata sull’impatto ambientale del prodotto lungo il suo intero ciclo di vita relativamente a diversi indicatori – fra i quali carbon footprint, uso delle risorse energetiche, idriche, produzione di rifiuti – e forniscono un prezioso strumento di supporto al miglioramento dei processi e della progettazione.

Il contributo per la Ciclovia dell’Appennino

Nel 2021,  Colussi ha lanciato tramite il marchio Misura il progetto “A Misura di due ruote” in collaborazione con Legambiente e istituzioni nazionali e del territorio contribuendo alla realizzazione della “Ciclovia dell’Appennino”: un itinerario ciclo-turistico lungo più di 3.000 km per la valorizzazione delle aree interne e dei piccoli borghi italiani, stimolare e favorire la modalità di turismo e di mobilità dolce. E poi, per quanto riguarda il sostegno alla comunità, attraverso il Banco alimentare Colussi ha donato prodotti pari a un valore di 883.000 euro, per un totale di 4.800.000 porzioni.

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“Il saper fare italiano, legato alle tradizioni e ai territori, ha scritto nel suo codice genetico le chiavi per guardare al futuro”, spiega il Presidente del Gruppo Angelo Colussi. “Come la nostra storica azienda che affonda le sue radici nelle tradizioni ma con lo sguardo rivolto al futuro. Fare impresa in questi anni significa confrontarsi con le grandi sfide ambientali e sociali che coinvolgono l’intera comunità, provando a offrire un contributo per una società più stabile, più capace di sopportare difficoltà e stress, più duratura, più equilibrata. In altre parole: più sostenibile.”