Il 2017 “anno record” per i musei (+9% visitatori) e per il turismo con +7,8%
di Informacibo
Ultima Modifica: 28/02/2018
"Il bilancio della riforma dei musei – sottolinea Franceschini – è davvero eccezionale: dai 38 milioni del 2013 ai 50 milioni del 2017, i visitatori sono aumentati in quattro anni di circa 12 milioni (+31%) e gli incassi di circa 70 milioni di euro (+53%). Risorse preziose che contribuiscono alla tutela del nostro patrimonio e che tornano regolarmente nelle casse dei musei attraverso un sistema che premia le migliori gestioni e garantisce le piccole realtà con un fondo di perequazione nazionale”.
Per saperne di più ecco l’ampio articolo pubblicato da la Repubblica.
Ma all’ottimismo del Ministro Franceschini su Twitter si è subito aperto un vivace dibattito. Valerio De Molli (Ambrosetti) ha scritto: “Siamo lieti del successo del turismo italiano. Bene, viva il #MadeInItaly!! Ma gli incassi dei nostri musei sono ridicoli.
Solo il Children Museum di #Indianapolis genera impatto economico pari alla metà di tutti i musei pubblici italiani messi insieme. #ridicolo” Di rincalco l’Ad Conad Francesco Pugliese ha precisato: “Gratis è facile fare visitatori. Il nostro patrimonio artistico e storico presente nei Musei dovrebbe fruttare più di qualsiasi altro paese al mondo”. Marco Nagni ha aggiunto: “Siamo sotto a Londra e Parigi”, e Lucia Alessi ha dato i dati: “Per entrare al Museo Indianapolis ci vogliono 25 dollari e per gli Uffizi 16 Euro”.
E non poteva mancare, sempre su Twitter, l’ultra ottimista Matteo Renzi, segretario del Pd che twitta perentorio: “Un risultato straordinario, ottenuto grazie alla decisione di investire finalmente sulla #cultura. Perché non è vero, come dice la destra, che con la cultura non si mangia. E con la cultura soprattutto si nutre l'identità di un popolo. Orgoglio Italiano”.
Il 2017 "anno record" per i musei, che hanno registrato +9% visitatori e +13% incassi, e per ilturismo con +7,8% arrivi e +7% di spesa degli stranieri in Italia. Ad annunciarlo il ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini, su Twitter.
Dopo “l’anno record” del 2016, con 45,5 milioni di visitatori e circa 175 milioni di euro si incassi, il 2017 conferma un trend di crescita “significativo” dei musei statali italiani: tra gennaio e settembre i visitatori sono cresciuti del 9,4%, mentre gli introiti sono aumentati del 13,5%.
Tra le regioni più virtuose in termini di visitatori e di incassi ci sono la Liguria (rispettivamente +22,7% e +8,4%), la Puglia (+18,3% e +13,5%), il Veneto (+20% e +73,7%), il Friuli Venezia Giulia (+13,7% e +19,2%), la Toscana (+10,5% e +14,9%) e la Campania (+10,8% e +13,9%).
A fornire i dati è il ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, in occasione dell’incontro con la stampa convocata alle Terme di Diocleziano, a Roma, per fare il punto sui risultati della riforma Franceschini.
Per quanto riguarda i 30 musei resi autonomi, si è registrato un incremento del numero dei visitatori dell’11% e un aumento degli incassi del 14,5%. Secondo il Mibact, “questa tendenza fa prefigurare il possibile raggiungimento di un altro record per il 2017: 50 milioni di visitatori“.
Numeri che per il ministro Franceschini “testimoniano una radicale inversione di tendenza dovuta alle importanti novità introdotte con il sistema museale nazionale”, tra cui le domeniche gratuite.
Bene il turismo sostenibile, con un primo successo dell’Anno dei Borghi
"Il turismo in Italia è in forte crescita, con i primi segnali positivi per quanto riguarda le politiche di destagionalizzazione e un significativo aumento degli arrivi dall’estero", ha aggiunto -Franceschini- Bene anche il turismo sostenibile, con un primo successo dell’Anno dei Borghi dopo quello dell’Anno dei Cammini. Il 2017 verrà ricordato come un anno record per uno dei settori strategici dell’economia nazionale, che è doveroso accompagnare e sostenere nella sua crescita".
Per il 2018 la promozione dell’Italia nel mondo avverrà all’insegna dell’enogastronomia. E' partita infatti l' Anno del cibo italiano attraverso una campagna social dei musei italiani che evidenzia come il patrimonio enogastronomico faccia parte del patrimonio culturale e dell’identità italiana. (QUI la notizia su INformaCIBO).
Il Colosseo si conferma campione di incassi e di visitatori. Tra il 2013 e il 2016 l’Anfiteatro Flavio resta saldo al primo posto in Italia sia per gli introiti che per il numero dei visitatori.
Per quanto riguarda gli incassi, sono passati dai 40,7 milioni del 2013 ai 45,4 del 2016, anche se l’anno migliore per il Colosseo è stato il 2015, quando ha incassato 45,7 milioni di euro.
Il trend del 2017, però, segnala un ulteriore incremento del 9,3%. In tutto, nel triennio gli introiti sono aumentati dell’11,6%, mentre i visitatori sono aumentati del 13,6%, passando dai 5,8 milioni del 2013 ai 6,6 del 2016. Il picco anche in questo caso resta il 2015 con quasi 7 milioni di visitatori, ma il trend del 2017 fa ben sperare con un +10,2%.
A seguire il Colosseo nella classifica dei siti resi autonomi dalla riforma sono Pompei e gli Uffizi, anche se quest’ultimo sito tra il 2013 e il 2016 ha visto una flessione dello 0,6% sul versante dei visitatori, a fronte però di una crescita del 23,5% degli introiti.
Per quanto riguarda il resto dei siti autonomi, tra gli aumenti più marcati dei visitatori c’è il Museo nazionale di Reggio Calabria, passato dagli 11.522 ai 210.598 anche grazie all’apertura del nuovo museo e al nuovo allestimento dei bronzi di Riace. Il Museo archeologico nazionale di Taranto registra un +203% dei visitatori, il Museo di Capodimonte il +64,6%, la Reggia di Caserta si attesta su un +55,3% di visitatori, mentre il parco archeologico di Paestum registra un +47,5%.
Cresce anche il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, +46,7%, e il Parco Archeologico di Pompei, con un +37,1%. Alla crescita dei musei del Sud corrispondono percentuali significative anche al Nord d’Italia, con il palazzo reale di Genova che conquista un +50,3% di visitatori, così come la pinacoteca di Brera, +37,5%, e i musei Reali di Torino con un +29,1%.
Per quamto riguarda i nove mesi del 2017, i primi venti musei statali resi autonomi dalla riforma voluta dal ministro Franceschini e i parchi Archeologici del Colosseo e Pompei hanno registrato una crescita del numero dei visitatori e degli incassi rispetto allo stesso periodo del 2016. I visitatori sono aumentati del 11% mentre gli introiti hanno conquistato un +14,5%. Gli istituti più performanti sono la Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea di Roma, con un più 84% di visitatori e un più 182% di introiti, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, più 83,2% di visitatori e più 205,8% di introiti, seguiti dal Museo di Capodimonte con un più 55% di visitatori un più 29,8% di introiti, dalla Reggia di Caserta, +23,3% di visitatori e più 27% di introiti, dai musei Reali di Torino, +20,5% di visitatori e più 13,3% di introiti, e dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli che ha conquistato un più di 19,9% di visitatori e un più 73% di incassi. Amche nel 2017 i grandi attrattori mantengono uno sviluppo costante: è il caso del Colosseo, con più 10,2% di visitatori e più 9,3% di introiti, delle Gallerie degli Uffizi +14,6 % e più 15,1% della Galleria dell’Accademia di Firenze, +11,3% e +11,8%, e della Pinacoteca di Brera, +12,7 % e +16,6%.
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