I trend di consumo del pane: cresce la richiesta di farine bio e antiche
Nella classifica per consumo la farina bianca batte le farine integrali (39%), il pane di semole di grano duro (28%) e quello di farine multi-cereali (24%)
di Donato Troiano
Ultima Modifica: 22/01/2020
L’industria molitoria nazionale trasforma annualmente 5.400.000 tonnellate di frumento tenero che consentono la produzione di circa 4.000.000 di tonnellate di farina destinate per il 65% alla produzione di pane e sostituti del pane e per il 35% ad altri usi quali biscotteria, produzione di pizza, produzione di prodotti dolciari o pasticceria.
Il pane prodotto con farina bianca non ha concorrenti sulla tavola degli italiani: è scelto dal 72% degli intervistati di un sondaggio lanciato da Italmopa (Associazione industriali mugnai d’Italia) tramite il portale www.infofarine.it, sui nuovi trend di consumo del pane in Italia e presentato al Sigep di Rimini (Salone internazionale di gelateria, pasticceria e panificazione artigianale).
Nella classifica per consumo la farina bianca batte le farine integrali (39%), il pane di semole di grano duro (28%) e quello di farine multi-cereali (24%).
Nel corso della Conferenza ‘I nuovi trend di consumo del pane in Italia. I drivers che orientano la scelta del consumatore’. introdotta da Cosimo De Sortis (Presidente Italmopa), Italmopa ha analizzato e illustrato i maggiori elementi che orientano i consumi del pane in Italia.
In Italia si consuma meno pane che negli altri Paesi europei
Il consumo annuo pro-capite di pane si situa, in Italia, su circa 41Kg, un quantitativo inferiore a quello registrato in tutti gli altri principali Paesi europei (Romania 88 kg, Germania 80 Kg, Olanda 57 kg, Polonia 52 Kg, Spagna 47 Kg, Francia 44 Kg, Regno Unito 43 Kg).
“La strutturale riduzione del consumo di pane sembra confermata –commenta il presidente sezione Molini a frumento tenero Italmopa Giorgio Agugiaro– anche per il 2019, seppur in misura più contenuta rispetto al passato. Tra le varie tipologie di pane emerge, in particolare, un trend positivo per quelle ottenute da farine di frumento integrale o semi-integrale. Per quanto concerne l’evoluzione dei canali distributivi, si assiste, in risposta all’incremento del peso della Gdo, ad una diversificazione dell’offerta da parte dei panificatori che investono sempre più nell’immagine dei panifici che diventano luoghi di consumi, di incontro e convivialità”.
Verso un aumento di consumo di pane ottenuto da farine bio e farine di grani antichi
In prospettiva, e per quanto riguarda alcune tra le tipologie più ‘trendy’ di pane, il 24% degli intervistati ha dichiarato che intende incrementare il proprio consumo di pane ottenuto da farine bio, il 19% da farine di grani antichi e il 18% da farine macinate a pietra. Solo il 14% dei consumatori intende invece puntare su un consumo maggiore di pane ottenuto da farine di soli grani nazionali/regionali (risposte multichoice).
Relativamente alle fonti di informazione alle quali attingono i consumatori per orientare le proprie scelte in materia di alimentazione, emerge il ruolo predominante dei canali social, scelto dal 61% degli intervistati, mentre il 33% si affida ai consigli di amici e parenti, il 22% a canali più tradizionali (TV/radio/quotidiani) e l’11% alle dichiarazioni di testimonial e influencer (risposte multichoice) .
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