I prodotti super star nel carrello della spesa? Le uova, gli oli e i derivati dei cereali
Report Ismea: record degli ultimi 10 anni dovuto alle restrizioni imposte per fronteggiare il diffondersi del Covid 19
di Donato Troiano
Ultima Modifica: 05/05/2020
Il lockdown di questi mesi, necessario per contenere il virus, non rallenta la spesa alimentare e ci fanno scoprire gli acquisti super.
Anche nell’ultima rilevazione Nielsen le vendite a valore della Grande Distribuzione Organizzata anche se rallentano un po’, continuano a crescere.
Ora anche il report sui consumi dei primi tre mesi del 2020, secondo i dati diffusi dall’ Ismea, ci dicono che il Covid-19 continua a far crescere del 7% la spesa alimentare delle famiglie italiane.
Si tratta della variazione “più forte degli ultimi dieci anni dovuta alle restrizioni imposte per fronteggiare il diffondersi del coronavirus in tutto il territorio nazionale dalla fine di febbraio”.
Ma chi sono i prodotti super star nel carrello della spesa?
Sono tre: le uova con vendite record del 14%, gli oli e i derivati dei cereali con l’8%.
I dati hanno evidenziato inoltre un deciso +18% dei consumi delle famiglie a marzo che ha dato slancio a tutto il trimestre.
A fare da traino, segnala il report, sono i prodotti a largo consumo confezionato con +9,7% a cui si è maggiormente rivolta l’attenzione nelle prime settimane di emergenza; ma anche per i prodotti freschi sfusi la spesa inverte il trend e diventa positiva (+1,1%).
Le vendite dei prodotti confezionati incrementi del 20%
In un solo mese, quello di marzo, le vendite per i prodotti confezionati hanno registrato incrementi del 20% e quelle per i freschi sfusi del 9%. A perdere posizioni nel carrello in fase di emergenza, sono le bevande che pur aumentando del 5,2% su base annua, mostrano diversamente dai periodi precedenti un impulso meno deciso rispetto ai generi alimentari.
Tutti i comparti, secondo il report Ismea, hanno incrementi di spesa che vanno dal 4% al 14%. Se brillano le vendite di uova oli e derivati dei cereali, sotto la media invece ci sono i vini (+4,2%) e i prodotti ittici (+4,3), malgrado le conserve ittiche a partire dal tonno in scatola, abbiano rappresentato ad inizio emergenza uno dei prodotti più ricercati con incrementi settimanali delle vendite del 20%.
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