I Portici di Bologna, sì alla candidatura Unesco
Sono 62 i chilometri di portici candidati a patrimonio Unesco. L'esito della candidatura è atteso nel 2021
di Donato Troiano
Ultima Modifica: 22/01/2020
Buone notizie per i Portici di Bologna e per il turismo emiliano-romagnolo. Deliberata dal Consiglio direttivo della commissione nazionale Italiana per l’Unesco – riunito oggi presso il ministro dei Beni Culturali – la presentazione della candidatura dei Portici di Bologna alla Lista del Patrimonio Mondiale per il 2020.
L’esito della candidatura – spiega una nota dello stesso ministero – è atteso nel 2021.
“Un grande e meritato traguardo per Bologna, un risultato di tutta la città“. Così il sindaco della città, Virginio Merola.
Sono 12 gli elementi, o meglio i tratti, selezionati nell’ambito dei 62 chilometri di portici della citta’, localizzati sia al centro che nelle aree più periferiche. La decisione di presentare la candidatura per la Lista del Patrimonio Mondiale riconosce i Portici di Bologna come il risultato eccellente di un sistema di regolamentazione urbanistica delineato nel corso di nove secoli e come un modello architettonico e al tempo stesso sociale, un luogo di integrazione e scambio in cui i principali protagonisti della città (cittadini, visitatori, studenti) vivono e condividono idee e tempo. Nati e rimasti tuttora come proprietà privata per uso pubblico, i portici vengono riconosciuti come un elemento identificativo della città di Bologna, sia dalla comunità che dai visitatori, e sono un punto di riferimento per uno stile di vita urbano sostenibile, in cui gli spazi religiosi e civili e le abitazioni di tutte le classi sociali sono perfettamente integrate.
Il Presidente della Commissione Nazionale, Franco Bernabe’, ha dichiarato: “La presentazione della candidatura de I Portici di Bologna alla Lista del Patrimonio Mondiale per il ciclo 202-2021, approvata dal Consiglio Direttivo della Commissione, rappresenta la conclusione di un lavoro corale tra societa’ civile e amministratori locali. La candidatura mette in evidenza il valore universale del portico come elemento architettonico, culturale e identitario”.
L’Arte dei Tortellini e del Panettone pronti per la “tentative list“
Dopo il riconoscimento da parte dell’Unesco di alcuni importanti tasselli del buon cibo all’italiana, come la dieta mediterranea e l’Arte del pizzaiuolo napoletano, ora pronti per passare nella lista delle candidature ci sono i tortellini, che la tradizione vuole siano stati realizzati da un cuoco intenzionato a riprodurre la perfezione dell’ombelico di Venere, dea dell’amore e l’Arte del fare il Panettone.
La curiosità della giornata: ambedue queste eccellenze del made in Italy, sono state citate (per puro caso proprio ieri a Bologna) da Alfonso Pecoraro Scanio, presidente di UniVerde, durante un affollato incontro, Opera2030, svoltosi nella città felsinea sul green deal dal basso. Qui sotto la notizia su Informacibo:
https://www.informacibo.it/emiliaromagna2030-per-un-green-deal-dal-basso-e-in-rete/
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