I migliori vini d'Abruzzo sfilano a Milano nella notte di degustazione "Abruzzo di Sera" - InformaCibo

I migliori vini d’Abruzzo sfilano a Milano nella notte di degustazione “Abruzzo di Sera”

di Informacibo

Ultima Modifica: 29/09/2014

di Mariella Belloni – foto by Canio Romaniello

Milano settembre 2014. ‘Abruzzo di Sera’, il buon vino proposto al pubblico milanese con una degustazione organizzata dal Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo, in collaborazione con il Movimento Turismo del Vino d’Abruzzo. Un banco d’assaggio che ha eletto a protagoniste ben ventitré aziende disseminate fra Chietino, Pescarese e Teramano e i loro vini migliori. Per un’enologica sfilata che spazia da Citra a Tollo, dalla Tenuta I Fauri a Feudo Antico, da Ciavolich e Marramiero, da Stefania Pepe ai Marchesi de’ Cordano, passando per la Casa Vinicola Roxan, per l’azienda agricola Nicola Di Sipio e per le cantine di Ortona, Miglianico, Ripa Teatina e Mucci. Giusto per citare alcuni fra i produttori presenti.

Sulla ribalta, dunque, tante denominazioni di origine: la Docg Montepulciano d’Abruzzo Colline Teramane e le Doc Abruzzo, Cerasuolo d’Abruzzo, Controguerra, Montepulciano d’Abruzzo, Ortona, Trebbiano d’Abruzzo, Tullum e Villamagna. Nonché otto Indicazioni Geografiche Tipiche: Colli Aprutini, Colli del Sangro, Colline Frentane, Colline Pescaresi, Colline Teatine, del Vastese o Histonium, Terre de L’Aquila e Terre di Chieti. Per un vero e proprio excursus bacchico, capace di rendere onore a vitigni autoctoni quali il pecorino, la passerina, la cococciola, il montonico e il moscatello.

Nettari da sorseggiare rigorosamente nei calici di vetro. Ma i vini non erano soli, ad accompagnarli non mancavano gli altri fiori all’occhiello della regione dannunziana, come i pregiati extravergini targati dal Frantoio Oleario Tiberio Ernesto di Tollo e da quello Hermes di Penne, dalla Masseria Le Due Colline, l’elegante ristoro di campagna raggiungibile in pochi minuti dal centro storico di Città S. Angelo e situato su un poggio collinare con vista sul Gran Sasso e dall’azienda agricola Forcella di Città Sant’Angelo nonché la tradizionale pasta condita “alla pecorara” preparata in diretta dal pastificio abruzzese ‘La Mugnaia’ di Elice. Una rampa di lancio verso Expo 2015.

«Le aziende vitivinicole abruzzesi sono orgogliose di poter consolidare il rapporto avviato tre anni fa con il pubblico lombardo e, in particolare, milanese, – spiega Tonino Verna (a sinistra nella foto in alto), presidente del Consorzio di Tutela dei Vini d'Abruzzo – rafforzando, così, anche la volontà di varcare i confini nazionali. A Milano i vignaioli abruzzesi sono certi di trovare un consumatore che è già preparato ai temi dell'Expo quindi sensibile alla grande qualità dell'agroalimentare abruzzese, così longevo in tradizione e così rispettoso dell'ambiente. In prospettiva, l'enologia abruzzese trae beneficio da questo tipo di iniziative fuori regione, perché le sue possibilità di internazionalizzazione aumentano visibilmente».
 

Cantina Tollo è interprete e ambasciatrice per eccellenza dei vitigni autoctoni abruzzesi, come dimostrano i numerosi e prestigiosi riconoscimenti nazionali e internazionali a vini che interpretano al meglio il territorio e la tradizione della Regione – afferma Andrea Di Fabio, Direttore Commerciale e Marketing di Cantina Tollo. Partecipiamo quindi con grande entusiasmo a un evento che per il terzo anno di fila porta a Milano il meglio dell’enologia abruzzese, valorizzando così l’intero territorio regionale, ricco di preziose tradizioni ma sempre più proiettato verso il nuovo e verso l’internazionalizzazione”.
Tra passato e presente l’arte del Buon Vino. Quasi un secolo di storia testimonia il lavoro e la passione dell’azienda Costantini per l’arte del Buon Vino, una tradizione che vede protagonista questa terra d’Abruzzo dove, nel lontano 1910, la famiglia Costantini iniziava l’attività vitivinicola, riuscendo negli anni ad accrescere il prestigio dei propri prodotti, nel rispetto dell’ambiente, della coltivazione più attenta e delle più scrupolose tecniche di vinificazione.
Una tradizione che continua…Oggi, è Antonio Costantini a condurre con grande passione l’azienda di famiglia contribuendo in maniera determinante alla sua forte crescita grazie anche all’ausilio della moderna tecnologia sapientemente impiegata per selezionare le migliori uve per la produzione di vini di grande qualità. La lunga esperienza nel settore, la passione e la tenacia lavorativa fanno di questa realtà un importante punto di riferimento nel panorama vitivinicolo pescarese. Modernità e sana tradizione artigianale, un connubio perfetto per la storica cantina che, grazie anche alle inimitabili caratteristiche del territorio, tra il Gran Sasso e l’Adriatico, che creano un microclima ideale per ottenere vini corposi, robusti, adatti all’invecchiamento e, allo stesso tempo, vini giovani e di pronta beva, valorizzano fortemente la qualità e la particolarità dei suoi vini.

Trebbiano d’Abruzzo doc Costantini. Il vino si presenta con un colore giallo paglierino tenue, brillante. Odore delicato e persistente con sentori di frutta matura, che esprime all’assaggio morbidezza e freschezza. E’ un vino da consumarsi entro l’annata successiva a quella di produzione, per meglio apprezzarne le caratteristiche organolettiche. Ottimo come aperitivo, è indicato per pietanze a base di pesce o carni bianche.
Di Costantini anche Iodolanda, il Pecorino dal colore giallo paglierino con riflessi dorati e note verdoline. All’olfatto è intenso con sentori di frutta gialla matura, agrumi, vaniglia e salvia. Al gusto è fresco, minerale, persistente e con grande corpo. Si abbina a piatti a base di pesce, primi piatti e carni bianche.

Cantina Marramiero: la natura è dentro ogni suo bicchiere di vino. Dante Marramiero è stato il fondatore dell’attuale cantina, reinterpretando in chiave moderna la secolare tradizione contadina presente nel luogo. Tutto alla vista sembra condurre alla casa avita nel cuore dei filari, su un cocuzzolo a 270 m, fra profondi pendii ad est e dolci declivi a sud/sud est. Il mare a vista ed i 3000 m del Gran Sasso sono davanti agli occhi. Passato e futuro: Ogni scelta è frutto del connubio tra l’amore per la terra e l’attenzione per il progresso, l’attaccamento ala lavoro e lo sprigionarsi dell’arte , il rispetto dei più antichi processi di vinificazione e l’utilizzo delle più moderne tecnologie.
Tra il Gran Sasso ed il mare, nella Masseria Sant’Andrea sulle Colline Pescaresi nasce il “Dante Marramiero” da ceppi di oltre 40 anni. Si affina per 120 mesi, di cui 24 in tino, 24 in piccole botti nuove di 5 diverso tipi di rovere e 72 mesi in bottiglia. E’ di color rubino intenso, vivo e profondo con accenni di sfumature granata, profumi persistenti, ampi e complessi, che esprimono note di frutta, spezie e fiori.
Da un vitigno selezionato di notevole elevatura per la struttura e corposità nasce Inferi, imbottigliato in quantità limitata. L’invecchiamento per almeno14/18 in botti di rovere francese e di slavonia ed il successivo affinamento in bottiglia ne completano la maturazione. Il suo colore rosso rubino carico con riflessi granata, i suoi profumi intensi e varietali con note vanigliate, il suo sapore persistente, caldo, corposo ed armonico lo rendono un vino distinto e carismatico allo stesso tempo. Potete gustarne appieno le qualità abbinandolo a primi piatti a base di tartufo, a carni rosse, selvaggina, formaggi stagionati e salumi.

Citra: Un territorio, un nome, una storia
Fondato nel 1973, Citra Vini è il primo consorzio d’Abruzzo. Raggruppa nove cantine sociali della provincia di Chieti (seconda provincia italiana per superficie vitata dopo Trapani) con un totale di 3000 soci e 6000 ettari di vigenti coltivati: un terzo dei vigneti abruzzesi. Un’area di 80 Km2 che presenta differenti terroir e microclimi, che donano uve con caratteristiche chimiche e aromatiche diverse tra loro. Citra seleziona, controlla e valorizza la produzione enologica: di circa un milione di ettolitri di vino conferiti dalle cantine socie, gli enologi ne destinano all’imbottigliamento solo una parte altamente selezionata, per una produzione complessiva di 18 milioni di bottiglie l’anno. Citra ospita la bottaia più grande del centro-sud Italia, che può accogliere oltre 7 mila ettolitri di vino ed è destinata all’affinamento dei prodotti di alta gamma. Citra e Ultra, due avverbi latini, identificativi dei Principati in cui risultava suddiviso l’Abruzzo nelle carte geografiche del Regno dei Borboni e dello Stato Pontificio, risalenti al diciassettesimo secolo. Il nome Citra è allora denso di significati: esprime il forte legame con il territorio e rimanda ad un’antica sapienza vitivinicola che nella provincia di Chieti si perde nella notte dei tempi. Un’esperienza rinnovata dai fieri soci, giorno per giorno, con orgoglio e passione. Passione. Tradizione. Unione. Di generazione in generazione, di padre in figlio. Il testimone passa di mano in mano, con il suo carico di conoscenze e saperi, di abilità e abnegazione, di atavico rispetto per la natura e amore per la vite. L’attesa ripagata… da vini di carattere. Luci soffuse, atmosfera rarefatta: si provano mille sensazioni nella bottaia più grande d’Abruzzo, tra le maggiori del Centro Sud Italia. Nella quiete più assoluta riposano i vini di razza, affinandosi in preziose botti di rovere, che donano sapori e sentori inconfondibili. In religioso silenzio si compie un piccolo miracolo: nobili frutti della natura si trasformano in uniche ed irripetibili opere d’arte. Una paziente attesa ripagata da Vini di Carattere.

Caroso Montepulciano D’Abruzzo DOP Riserva, da uve Montepulciano e di colore rosso carico con leggeri riflessi violacei e bordature granata; odore intenso e ammaliante, con note di frutti di bosco ed amarena. Ha profumi di notevole complessità in cui gli aromi balsamici ed il fruttato si coniugano alle note speziate; sapore elegante e potente, dalla ricca trama tannica. Le sensazioni retrolfattive sono caratterizzate da frutta rossa (amarena) amalgamate a sentori di spezie e liquirizia, con un finale complesso e di lunga persistenza. Abbinamenti: antipasti di salumi, formaggi vari stagionati, primi piatti importanti a base di sughi di carne, tartufo e funghi porcini. Ideale con arrosti e cacciagione da piuma e da pelo.
Laus Vitae Montepulciano D’Abruzzo DOP, da uve Montepulciano e dal colore rosso intenso con sfumature violacee e porpora; odore di frutta rossa, confettura di mora e marasca, sentori di viola. Apprezzabili nuances di vaniglia, cacao, nocciola, cuoio, liquirizia e pepe nero; sapore pieno, caldo, corposo. Tannino dolce ed equilibrato. Con finale lungo e persistente. Abbinamenti: primi piatti importanti, chitarrina al castrato, timballo all’abruzzese, pappardelle al cinghiale, porchetta, filetto al pepe verde, agnello scottadito, funghi porcini ripieni, polenta e salsiccia. Formaggi a stagionatura lunga: pecorino abruzzese di 5-8 anni.
 

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Capo Redattore