Torna I limoni per la ricerca per finanziare la ricerca scientifica d’eccellenza sul cancro
di Oriana Davini
Ultima Modifica: 01/04/2022
Parte oggi la sesta edizione de I limoni per la Ricerca, iniziativa nata dalla collaborazione tra Citrus l’Orto Italiano e Fondazione Umberto Veronesi.
L’obiettivo? Raccogliere fondi per finanziare il lavoro di medici e ricercatori che dedicano la propria vita alla ricerca scientifica d’eccellenza.
Dove e come
Dal 1° al 15 aprile, nei supermercati, ipermercati e discount aderenti all’iniziativa, saranno in vendita in retine da 500 grammi i limoni siciliani varietà primofiore, cioè quelli ottenuti dalla prima fioritura delle piante.
Per ogni retina acquistata (il prezzo è di 2 euro), 40 centesimi saranno devoluti alla Fondazione Umberto Veronesi a sostegno dei ricercatori.
Diamo i numeri, per capire come anche un piccolo gesto possa fare grandi cose: in cinque edizioni, I limoni per la ricerca hanno permesso di finanziare il lavoro annuale di 30 medici e ricercatori. Solo l’anno scorso, sono stati raccolti 210mila euro, che hanno permesso di adottare sette ricercatori.
“Da anni sosteniamo una nuova mentalità, che vede la ricerca di laboratorio affiancata e proiettata alla prevenzione e cura dei tumori – spiega Monica Ramaioli, direttore generale di Fondazione Umberto Veronesi -. proprio per questo, finanziamo sempre più numerosi scienziati capaci di pensare e agire contemporaneamente da ricercatori e da clinici, impegnati a trovare soluzioni di cura efficaci”.
Chi è Citrus l’Orto Italiano
Partner tecnico ed esclusivo del progetto (così come de I broccoli per la ricerca) è Citrus l’Orto Italiano, società benefit impegnata nella valorizzazione e riscoperta dell’ortofrutta italiana attraverso filiere etiche e rispettose dell’ambiente.
“I nostri limoni, siciliani e non trattati in superficie, superano controlli e analisi per garantire gli elevati standard qualitativi e di sicurezza – assicura Marianna Palella, ceo e founder di Citrus l’Orto Italiano -. Sosteniamo i produttori italiani e insieme a loro diamo vita a filiere trasparenti e sostenibili, per generare con il nostro lavoro un impatto positivo sul pianeta”.
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