Hotels & Chains in Italy 2016: la ricerca presentata alla Bit
di Informacibo
Ultima Modifica: 16/02/2016
Milano febbraio 2016. È stato presentato presso l’area Mice di Bit 2016 di Milano, lo studio di Horwath HTL Hotel Chains in Italy 2016 che quest’anno si è realizzato grazie anche alla collaborazione di Associazione Italiana Confindustria Alberghi e RES – STR Global e TrustYou™.
L’indagine delinea le evoluzioni intervenute nel settore ricettivo italiano nell’ottica sia delle compagnie alberghiere sia di quelle delle strutture indipendenti. Come si muove il mercato in termini di domanda e offerta? Come si sviluppano le catene alberghiere? In che modo i brand internazionali si avvicinano al prodotto turistico italiano? Quali gli investimenti nel settore attirano maggiormente le aziende estere?
Gli esiti della ricerca sono stati presentati da Giorgio Ribaudo, Project Manager di Horwath HTL e discussi da Giorgio Palmucci, Presidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi.
Novità assoluta di questa edizione è l’analisi dell’offerta ricettiva italiana e uno studio sulla penetrazione dei brand per tipologia di contratto di gestione.
Dalle prime analisi è emerso che, benché inferiore rispetto alle dato medio europeo, dal 2003 ad oggi il numero di camere dei gruppi alberghieri italiani è cresciuto passando dal 6% al 14% rispetto all’offerta complessiva e si prevede un ulteriore margine di crescita che nel biennio 2017/2018 potrà raggiungere il 15%. La dimensione di una struttura alberghiera di catena, conta mediamente 109 stanze mentre in Italia il dato è pari a 33 unità.
L’attuale attività di riqualificazione del comparto sta trainando positivamente le aziende del segmento up-scale e luxury che colgono le opportunità per ampliare il proprio business mentre le strutture 1 e 2 stelle sono diminuite del 32,6% rispetto al 2004.
Il settore alberghiero italiano sta cambiando lentamente ma occorrerà attendere ancora qualche anno prima che si profili un assetto nuovo e più vicino agli standard europei.
«Aver partecipato alla realizzazione della ricerca Hotels & Chains in Italy 2016 rappresenta un motivo di soddisfazione per l’associazione», dichiara Giorgio Palmucci, Presidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi. «Sono tanti gli aspetti emersi dallo studio ed è importante evidenziare i punti di forza del settore così come gli elementi di criticità per programmare interventi mirati in un mercato fortemente caratterizzato dalla concorrenza internazionale. Il settore alberghiero italiano ha un potenziale inespresso e deve tener conto dei mutamenti in atto dotandosi di tutti quegli strumenti in grado di anticipare tendenze e opportunità che possono arrivare anche attraverso gli investimenti internazionali».
"I dati positivi di chiusura del 2015 del settore turistico ricettivo italiano sul campione da noi analizzato faranno sicuramente aumentare l'interesse delle catene internazionali per il bel Paese, anche e soprattutto per quelle destinazioni cosiddette secondarie che mostrano segnali di crescita. Basti pensare a Torino, la cui ottima performance e l'impegno profuso per la promozione del suo patrimonio artistico e culturale ha fatto sì che il New York Times la inserisse tra le mete da non perdere nel 2016. Questo, unitamente al potenziamento dei collegamenti aerei con Asia e Stati Uniti, richiamerà sempre più l'attenzione degli stakeholder internazionali per gli investimenti nel comparto alberghiero in Italia”, ha commentato Marco Malacrida, Presidente di RES – STR Global e TrustYou".
Condividi L'Articolo
L'Autore