Guidi: tradizione e innovazione si incontrano nel cuore della Romagna
Intervista a Roberto Guidi, responsabile dell’area commerciale dell'azienda agricola di Roncofreddo
di Simone Pazzano
Ultima Modifica: 14/09/2020
La società agricola Guidi di Roncofreddo da oltre 50 anni è un punto di riferimento in Romagna. Fondata nel 1968 da Giancarlo Guidi, l’azienda – nota per i suoi prodotti avicoli e l’impegno per il territorio – è gestita dal fondatore e dai suoi figli. E proprio con Roberto Guidi, responsabile dell’area commerciale, abbiamo parlato delle difficoltà di questo 2020, di prodotti di qualità e impegni per il futuro e per l’ambiente.
Inevitabile cominciare da un primo bilancio post lockdown, un’analisi dei mesi difficili attraversati dalle aziende italiane. Per la società agricola di Roncofreddo i risultati sono stati positivi, nonostante le difficoltà: “Rispetto a quello che è successo in altri settori, – spiega Roberto Guidi – noi possiamo dire di essere tra i comparti ‘fortunati’. Nel senso che il consumo delle nostre carni e dei nostri prodotti si è mantenuto. Anzi, guardando gli ultimi dati è anche cresciuto. Considerando quindi tutte le difficoltà, anche di gestione degli stabilimenti e del personale, i risultati sono stati migliori delle nostre aspettative. E ne siamo molto contenti. Nonostante i nostri siano prodotti di nicchia, abbiamo avuto incrementi di volume soddisfacenti“.
Carni di nicchia, ma dalla grande tradizione. Oltre al pollo, l’azienda agricola romagnola produce infatti anche capponi, galli e faraone: carni legate alla cucina tradizionale italiana, ma su cui Guidi sta lavorando per avvicinarle sempre di più ai consumatori più giovani.
“Produciamo avicoli speciali da oltre 40 anni. In passato erano carni cucinate soprattutto per le feste, le ricorrenze e in momenti speciali. – sottolinea Roberto Guidi – Col tempo siamo riusciti però a portare questi sapori, queste tradizioni anche nella cucina quotidiana. Abbiamo cambiato il modo di presentarli, sempre più pronto, veloce e disponibile per il consumatore. Ultimamente collaboriamo anche con chef importanti per fare ricette che presentino queste carni in modo diverso. Con una cucina più moderna, che vada incontro alle esigenze di un pubblico più giovane“.
Una fetta di consumatori che magari non conoscono così bene le qualità di carni come la faraona. “Esatto. La faraona, ad esempio, è una carne dal tocco di selvaggina. Ha un gusto deciso, che forse non piace a tutti. In passato era consumata soprattutto a dicembre e nel periodo primaverile. Da tempo ormai la produciamo 12 mesi all’anno e attraverso gli chef stiamo facendo nuove ricette, a base di petto di faraona, perché vogliamo identificarla come ingrediente di cucina gourmet, di estrema qualità. Un piatto di sicuro non anonimo“.
Ma l’azienda di Roncofreddo non si è concentrata solo sulla produzione di avicoli di qualità. Negli anni è cresciuto il reparto ortofrutta, con particolare attenzione alle albicocche. Un amore nato col tempo: “Considerando il clima e la geografia del nostro territorio, albicocco, pesco e susino erano i frutti più indicati. Ci siamo “specializzati” sulle albicocche – spiega Guidi – perché ci sembrava il frutto più idoneo per andare incontro ai nuovi consumi e alle nuove generazioni. Per le caratteristiche organolettiche e per la facilità di consumo. E poi ci eravamo affezionati a questo frutto, che comunque coltivavamo da oltre 40 anni “.
Un prodotto che sta regalando soddisfazioni. “Negli anni abbiamo capito tutti quei piccoli segreti per ottenere un prodotto di alta qualità. Fino a una decina d’anni fa il calendario produttivo durava circa 40 giorni, oggi invece grazie ad una accurata selezione di varietà, riusciamo ad avere albicocche da maggio a tutto settembre“.
Calendario e progetti che le difficoltà di questo 2020 hanno rallentato, ma non arrestato. In casa Guidi si guarda infatti al futuro. “Il lockdown effettivamente ha rallentato un po’ i progetti di marketing e comunicazione del 2020. Stiamo preparando la campagna per il cappone di Natale e ci stiamo impegnando nel consolidare i progetti già in corso. Le novità previste per il 2020 arriveranno nel primo quadrimestre 2021 e ancora non possiamo svelarle“.
Quello che il lockdown non ha cambiato è l’impegno dell’azienda – che nel Dicembre 2019 ha ottenuto il certificato Friend of the Earth, programma internazionale per l’agricoltura e l’allevamento sostenibile – nei confronti del territorio e dell’ambiente. “I mesi di blocco hanno frenato le tappe che ci eravamo prefissati, soprattutto per il periodo primaverile-estivo, ma stiamo perfezionando gli impegni presi in corso di certificazione. Mentre l’anno prossimo ci sarà un’ulteriore evoluzione, su cui stiamo già lavorando“, conclude Roberto Guidi.
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