Guida identità golose 2019: ecco tutti i premiati
Questa edizione conta 1024 ristoranti recensiti, da 44 Paesi, con oltre 200 le novità
di Donato Troiano
Ultima Modifica: 04/12/2018
Come l’anno scorso anche quest’anno la sala dell’hotel Gallia di Milano è stato scelto dal duo Marchi-Ceroni per presentare l’edizione numero 12 della guida Identità Golose 2019.
La “guida”, che, come negli ultimi anni, NON è cartacea, è già on-line QUI
I 14 riconoscimenti speciali
Premio miglior chef a Gianluca Gorini di DaGorini a San Pietro in Bagno (Forlì-Cesena)
Premio la miglior chef a Karime Lopez di Gucci Osteria a Firenze
Premio miglior chef pizzaiolo: Gennaro Battiloro di Battil’oro a Seravezza (Lucca)
Premio miglior sommelier: Emanuele Izzo di Piazzetta Milù a Catellammare di Stabia (Napoli)
Premio miglior sommelier donna: Anna Cardin di Oro dell’Hotel Cipriani a Venezia
Premio miglior maitre: Alberto Tasinato di Alchimia a Milano
Premio miglior food writer: Alessandra Dal Monte del Corriere della Sera
Miglior cestino del pane: Valentino Cassanelli al Lux Lucis del Principe a Forte dei Marmi (Lucca)
Premio birra in cucina a: Giuseppe Lo Iudice e Alessandro Miocchi di Retrobottega di Roma.
Premio miglior sous-chef a: Remo Capitaneo di Enrico Bartolini al Mudec a Milano
Premio sorpresa dell’anno: Alberto Gipponi di Dina a Gussago (Brescia)
Premio miglior chef pasticcere: Lucia De Prai di The Cook a Genova
Premio miglior chef straniero: Ricard Camarena del ristorante omonimo di Valcencia
Premio giovane famiglia alla Famiglia Alajmo de Le Calandre a Sarmeola di Rubano (Padova)
Dieci racconti delle città e regioni
La sezione Storie di Gola, sono le segnalazioni di luoghi del cuore raccontati quest’anno da: Beppe Palmieri (Modena e Bologna), Nicola Ultimo (Milano), Raffaele Alajmo (Venezia), Catia Uliassi (Senigallia), Marco Reitano (Roma), Cristiana Romito (Abruzzo), Enrico Baronetto (Londra), Giovanni Alajmo (Parigi), Stefania Giordano (Bilbao) e Jonathan Benno (New York).
“Guidare oltre le immagini” è il titolo dell’introduzione di Paolo Marchi
“Cresce l’orgoglio intelligente – scrive l’ideatore di Identità Golose, Paolo Marchi, nell’introduzione – ci rendiamo sempre più conto che non siamo il solo Buon Paese al mondo e siamo più disposti al confronto. Magari per convincerci ancora di più che meglio le nostre cucine. Però sono sempre meno slogan vuoti e parole dette giusto per restare aggrappati a vetusti stereotipi. Col tempo ci renderemo anche conto che è giunto il momento di definire bene cosa si debba intendere con Cucina di qualità, dal panino all’esperienza totale passando per la pizza e i piatti unici in pausa pranzo. Senza delegare in eterno tutto alle stelle di una guida rossa che non può ignorarci, ma nemmeno esaltarci nella dovuta maniera. In estrema sintesi: perché i sushi bar sono alta cucina, meritevoli di essere premiati e le nostre pizzerie la vergogna del firmamento Michelin?”.
Identità 2019 al Centro Congressi di Via Gattamelata
Il congresso si terrà dal 23 al 25 marzo, sarà intitolato “Il fattore umano: costruire nuove memorie”.
Credit delle foto Simon’s Food di Parma
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