Grosoli è la presidente del Consorzio Aceto balsamico di Modena Igp
Confermato il Cda e si inizia così a festeggiare il decennale della registrazione dell'Igp avvenuta nel 2009
di Donato Troiano
Ultima Modifica: 16/05/2019
Mariangela Grosoli è stata confermata alla presidenza del Consorzio Aceto balsamico di Modena a Indicazione geografica protetta (Igp). L’Assemblea che ha rinnovato il Consiglio di Amministrazione ha indicato le linee propritarie per il futuro: valorizzazione e tutela del prodotto e della denominazione.
La soddisfazione per il percorso fatto in questo primo mandato si è riflettuta nella votazione che ha confermato tutti i membri del precedente Consiglio di Amministrazione uscente. Ecco i loro nomi: Brabant Valéry, Carandini Giovanni, Federzoni Sabrina, Giacobazzi Angelo, Grosoli Mariangela, Mazzetti Cesare, Ponti Giacomo, Toschi Francesco e Zini Enrico.
Si iniziano i festeggiamenti per il decennale della registrazione dell’Igp avvenuta nel 2009
La dichiarazione della presidente Mariangela Grosoli
L’Assemblea di quest’anno “rappresenta un momento davvero importante per il Consorzio – ha affermato Grosoli (nella foto) – innanzitutto perché si svolge nell’anniversario dei 10 anni dal riconoscimento Igp ottenuto in sede europea, in secondo luogo perché in questa sede si eleggono le nuove cariche sociali, le prime dopo che il Consorzio è stato per così dire rifondato, dopo l’accordo intervenuto nel 2013 con l’altro gruppo di produttori allora esistente. Ciò premesso, sono onorata di poter continuare a rappresentare gli interessi del territorio e del mondo dell’Aceto Balsamico – ha aggiunto – e, nel ripagare la fiducia che oggi mi è stata rinnovata, mi impegno a proseguire nell’importante lavoro di tutela del prodotto sul piano sia nazionale che internazionale, nonché a promuoverne i valori e le qualità in tutto il mondo. Soprattutto sullo scenario internazionale: l’Aceto Balsamico di Modena Igp è il prodotto del Made in Italy agroalimentare più esportato con oltre il 90% della produzione e questo rende più che mai necessario non abbassare mai la guardia nella lotta alla contraffazione e all’Italian Sounding“.
L’assemblea è stata anche l’occasione per analizzare i dati di mercato. Il 201,8 a causa della problematica vendemmia 2017 ha segnato un rallentamento in termini di volumi, ma non di fatturato, ma per l’anno in corso si prevede un riallineamento con i dati degli esercizi precedenti.
Chi continua a non condividere la conduzione del Consorzio, (ha abbandonato il Consorzio due anni fa in aperto contrasto con le scelte dell’ente) e alla vigilia del Cda auspicava una nuova leadership (leggere Informacibo) è Armando De Nigris.
Il critico commento di Armando de Nigris, tra i principali produttori di Aceto Balsamico in Italia
“Le preoccupazioni che avevamo espresso alla vigilia sono state confermate. Avevamo auspicato -dice de Nigris, Presidente del Gruppo De Nigris- una riorganizzazione delle cariche in grado di esprimere una leadership autorevole, terza, di garanzia e non rappresentata da un produttore, per essere in grado di interpretare le vere esigenze del territorio e dare un nuovo impulso alla sua crescita. Abbiamo avuto invece la riconferma dello stesso CDA che in questi anni non è stato in grado di affrontare in modo risolutivo problematiche fondamentali: a cominciare proprio da quelle che recentemente hanno evidenziato una carenza dei controlli della filiera, mettendo in seria difficoltà le aziende. Vedo con molta preoccupazione il futuro del nostro comparto che oggi, anche alla luce del trend negativo del mercato, si mostra più che mai in salita”.
L’export supera il 90 per cento, più del 50% fuori dall’Europa
Il mercato rimane principalmente quello esterno con un export che supera il 90% di cui più del 50% fuori dai confini europei.
Sul fronte della tutela il Consorzio è riuscito a portare un importante contenzioso avviato in Germania di fronte alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea che, entro i primi mesi del 2020, dovrebbe emanare il suo giudizio definitivo. A questo proposito il Direttore del Consorzio, Federico Desimoni ha dichiarato: “Queste procedure legali sono il frutto di un lavoro congiunto del Consorzio con avvocati di altissimo livello sia italiani che di altri Paesi che hanno espresso al meglio la loro professionalità, ma tutto questo è stato possibile perché i produttori ci hanno creduto e, con il loro contributo economico, hanno sostenuto questa battaglia”.
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